Medical Drama



22
luglio

LA SCELTA DI LAURA: FLOP PER L’AUDITEL, SUCCESSO PER I SUOI TELESPETTATORI

La Scelta di Laura (Giulia Michelini e Giorgio Pasotti) 

Si avvia verso la conclusione, questa sera in prime time, La Scelta di Laura, il medical drama dell’estate di Canale 5; e lo fa con un pubblico di telespettatori, per lo più donne, fidelizzato, che seppur poco numeroso ha dimostrato di gradire la serie, al pari della critica. Lo share medio (16% circa) registrato dalla fiction, difatti, non deve trarre in inganno sulla qualità del prodotto che seppur non esente da limiti, è superiore per storylines, recitazione e sceneggiatura a molte altre produzioni del Belpaese. D’altronde, per una serie nata sotto una cattiva stella (prima, la messa in onda rimandata all’ estate, periodo poco adatto ad un medical, poi l’abbandono del vecchio titolo Chirurgia d’urgenza in favore di un altro, di matrice soappistica, per sfuggire alla crisi e all’inflazione medical italiana) il flop era quasi inevitabile.

Ma le cause dell’insucesso vanno oltre la pessima strategia di lancio e la programmazione messa in atto da Mediaset, e sono adducibili alle connotazioni della fiction che, anelando a modelli americani irragiungibili, la rendono ”sperimentale” e, in quanto tale, incapace di far presa su una larga fetta di pubblico. La Scelta di Laura, infatti, ha scontato il fatto di essere poco sofisticata per gli amanti del medical drama, abituati alla pregiata fattura della serialità americana, e troppo sofisticata per i più numerosi fan della fiction italiana medical,  le cui preferenze, in tema di serialità, sono ancorate a trame semplici, prevedibili e  a personaggi stereotipati (alla Dottoressa Giò, per intenderci). Il gradimento dell’italiano medio, probabilmente, sarebbe stato assicurato se il telefilm, anzichè La Scelta di Laura, si fosse chiamato e avesse seguito le vicende de “La misericordiosa dottoressa Laura” e se, magari, la protagonista, al posto dell’aspra Michelini fosse stata una Manuela Arcuri, tanto monoespressiva quanto scollaciata.

Il verdetto negativo emesso dall’auditel non lascerebbe speranze per una seconda stagione, eppure, a parer nostro, il buon livello qualitativo della serie e la fidelizzazione del pubblico dovrebbero essere “patrimoni” da salvaguardare, in casa Mediaset. La soluzione potrebbe essere quella di proporre una seconda stagione su Italia1, rete meno ambiziosa dal punto di vista dell’auditel e maggiormente aperta a prodotti “innovativi”. Sulla rete giovane del Biscione la fiction potrebbe, altresì, fungere da apripista per eventuali produzioni seriali (ad oggi inesistenti) che, analogamente a La Scelta di Laura, prendano a riferimento i modelli americani.

Per concludere, ecco, per gli accaniti fan che si staranno chiedendo come andrà a finire la serie, le trame degli episodi finali:




3
giugno

MENTAL: L’UOMO CHE LEGGEVA GLI UOMINI, IN CONTEMPORANEA MONDIALE SU FOX DAL 4 GIUGNO

Mental, pilot (Chris Vance e Silas Weir Mitchell)

La mente umana è un mistero tanto affascinante quanto difficile da svelare. Pochi, infatti, sono gli uomini capaci di andare a fondo, di esplorare la sua complessità, di vincere sulle imperscrutabili sfumature che la caratterizzano. Il dottor Jack Gallagher (Chris Vance) è tra questi. Egli legge la mente ma non solo, si distingue per fisicità e audacia, assurgendo, così, al ruolo di protagonista assoluto di Mental, nuova serie prodotta da Fox International Channels e in onda dal 4 giugno alle ore 22 ogni giovedì su Fox in contemporanea in 35 paesi del mondo. Viene ripetuta, in tal modo, da Fox la strategia di lancio globale intrapresa altresì per The Listener e che ha, tra gli altri, lo scopo di limitare la pirateria. La prima puntata della serie è, però, già visibile in streaming, da qualche giorno, sul sito di Fox Italia.

La serie che fonde medical e mistery, affronta una branca della medicina poco trattata dai medical tradizionali, la psichiatria. Ciò la rende interessante ma, allo stesso tempo, toglie action alle storylines e aggiunge lentezza al racconto che si snoda attraverso troppe parole, dialoghi e situazioni. L’originalità del telefilm è, purtroppo, legata solo al contenuto e non al modus narrandi. Il personaggio principale è, infatti, ancora una volta, come di recente sta accadendo nella serialità americana, ”figlio” di House: Jack è uno psichiatra che utilizza metodi poco ortodossi e anticonvenzionali, a rischio di mettere in pericolo l’ospedale in cui lavora; ha per capo una donna; ispeziona le case dei pazienti…

A riprova di quanto detto, il telefilm si apre con il protagonista denudatosi, nei corridoi dell’ospedale, per aiutare un uomo, anch’egli nudo, in preda ad una crisi di follia. Tale similarità è la principale motivazione alla base della tiepida accoglienza del telefilm da parte della critica americana, e potrebbe essere anche la ragione dell’altrettanto tiepido risultato in termini di audience della serie (5.8 milioni gli spettatori che hanno seguito negli States la prèmiere).


30
gennaio

ER-MEDICI IN PRIMA LINEA: AL VIA LA 14^ STAGIONE IN ATTESA DELLE PRESTIGIOSE RENTREE DELLA FINAL SEASON

E.R. Medici in prima linea @ Davide Maggio .it

Non si trovano mai abbastanza parole per descrivere un capolavoro. Personaggi che non potremmo mai dimenticare, fervide emozioni incise nei nostri cuori, ricordi indelebili nelle nostre menti. Tutto questo e ancora di più è Er-Medici in prima linea, da venerdì 30 gennaio in prime time su Raidue con gli episodi inediti della quattordicesima stagione.

ER è il telefilm dei record che ha rivoluzionato non solo il genere medical ma l’intera serialità televisiva sia per i temi trattati che per la struttura narrativa. Più di 300 episodi in 15 anni di messa in onda, 22 Emmy Awards vinti, punte di quaranta milioni di americani incollati al video, telefilm più visto in Italia negli ultimi quindici anni e con record di permanenza in prime time, budget di due milioni di dollari a puntata. Questi solo alcuni degli innumerevoli primati del miglior medical drama mai realizzato.

Sieropositività, omosessualità, eutanasia, le guerre in Iraq e in Darfur, sono le tematiche inusuali e ad alto impatto emotivo per cui la serie si è distinta negli anni. Pur rispettando quasi pedissequamente le canoniche unità aristoteliche di tempo, luogo e spazio, ER rifugge i canovacci prefissati di ogni serie tv, non esiste una struttura lineare, come in un reality tutto può succedere da un momento all’altro e il ritmo e l’adrenalina sono dietro l’angolo. A riprova di ciò, il primo episodio della quarta stagione fu trasmesso in diretta negli Stati Uniti.





23
gennaio

MEREDITH O ADDISON? ENTRAMBE! I NUOVI EPISODI DI GREY’S ANATOMY E PRIVATE PRACTICE DAL 26 GENNAIO SU FOXLIFE

Grey’s Anatomy 5 - Patrick Dempsey e Ellen Pompeo @ Davide Maggio .it

La tua scelta è semplice, lei o me. Io sono sicura che lei è una gran donna, ma vedi io ti amo, in un modo veramente incredibile, cerco di amare i tuoi gusti musicali, ti lascio l’ultimo pezzo di torta, potrei saltare dalla montagna più alta se me lo chiedessi e ciò che mi porta ad odiarti mi spinge ad amarti per cui prendi me, scegli me, ama me.

 Con queste parole Meredith Gray si rivolge al suo Dottor Stranamore, in bilico tra sua moglie e la sua compagna. La giovane e volubile Meredith o la matura e sicura di sé Addison? Questo l’eterno dilemma che travagliava il dottor Sheperd condannato a scegliere tra le due donne. Dilemma per il dottor Sheperd ma non per voi. Voi potete averle entrambe: Meredith Gray e Addison Sheperd, infatti, vi aspettano su FoxLife (canale 112 di SKY)  nella stessa sera. Dal 26 gennaio ogni lunedì dalle 21:00 tornano in prima visione assoluta in Italia Grey’s Anatomy e Private Practice con gli episodi rispettivamente della 5ª e 2ª stagione.

Scrittura brillante, storie toccanti, ritmo sostenuto, personaggi ben delineati e l’irresistibile mix soap-medical drama sono tutti gli ingredienti che caratterizzano Grey’s Anatomy e che ne hanno decretato il successo. Vorremo poter usare le stesse parole per descrivere il suo spin-off Private Practice, ma proprio non possiamo. Il telefilm potrebbe sì avere una sua gradevolezza ma è ben lontano dalla cifra stilistica e dall’originalità del suo capostipite: banalità e pochezza narrativa padroneggiano troppo spesso nel corso della serie.

Scopri cosa accadrà nei nuovi episodi e le interessantissime curiosità sulle due serie riportate per voi nel post:


22
settembre

CRIMINI BIANCHI: RICKY MEMPHIS INDAGA IN CORSIA

Crimini Bianchi @ Davide Maggio .it

Aiutare chi ha subito un danno o un’ingiustizia a causa del mal funzionamento del sistema sanitario, contribuendo a migliorare l’efficacia dello stesso, attraverso la creazione di un’associazione no profit. E’ questo lo scopo dei cinque agguerriti protagonisti di Crimini Bianchi, la nuova serie, in sei puntate da 100 minuti, al via, su Canale 5, mercoledì 24 settembre.

Ancora una volta sarà una serie medica ad imperversare sui nostri schermi. Dimenticatevi però i salvataggi miracolosi, i medici onniscienti e infallibili o gli ospedali all’avanguardia che hanno caratterizzato sinora gli italici e non medical drama. Crimini Bianchi racconterà senza cliché di storie di malasanità ispirate a vicende reali. Ciò ha suscitato inevitabili polemiche e proteste, da parte di alcuni esponenti del sistema nazionale sanitario, secondo i quali la fiction presenta un’immagine distorta del settore (vedremo…).

Il cast, di tutto rispetto, vedrà Daniele Pecci interprete di Luca Leoni, giovane e promettente cardiochirurgo, impossibilitato ad operare dopo un incidente d’auto. Insieme a lui, Ricky Memphis (di ritorno alla lunga serialità dopo Distretto di Polizia) sarà Claudio Bruni, avvocato e migliore amico di Luca e Christiane Filangieri, Francesca Corona,  fidanzata di Stefano e ginecologa in un pronto soccorso. Antonio Manzini interpreterà, invce, Enrico Castelli, anestesista e single impenitente. Dulcis in fundo Micaela Ramazzotti nei panni di Chiara Rinaldi, specializzanda in cardiochirurgia.