Maurizio Crozza



5
giugno

LE PAGELLE DELLA SETTIMANA TV (28/05-3/06/2012). PROMOSSI CROZZA E POMERIGGIO CINQUE CRONACA, BOCCIATI CENERENTOLA E IL CAOS PALINSESTI IN RAI

Alessandra Viero

10 a Maurizio Crozza.  Altro che Fabio Fazio e Roberto Saviano, il comico genovese si conferma Re Mida de La7 con ascolti superiori all’8% di share. Risultati sì inferiori a quelli fatti segnare da Quello che (non) ho ma, a differenza di quest’ultimo programma, sono stati raggiunti senza poter contare né su budget milionari né tanto meno su grandi ospiti e notevoli battage pubblicitari.

9 alla scelta di Mediaset di non mandare in vacanza Pomeriggio Cinque proponendone una versione rinnovata e affidata alla giovane giornalista Alessandra Viero.

8 a Arturo che fa il colpaccio aggiudicandosi il canale 20 del DTT. L’auspicio è che il canale Sitcom possa essere all’altezza di siffatto posizionamento.

7 alla conferma della giuria di X Factor. D’accordo, una variazione sul tema non avrebbe guastato alla sesta edizione del talent, che a differenza dello scorso anno non potrà contare sull’effetto novità, ma è anche vero che il mix tra Simona Ventura, Arisa, Elio e Morgan era pressochè perfetto.

6 al pungente Piero Chiambretti che, ospite di Tv Talk, dice la sua senza peli sulla lingua in relazione a Quello che (non) ho. Il conduttore stigmatizza l’aspetto didascalico dello show dei ”troppo buoni” Fazio e Saviano mettendosi nei panni dei telespettatori:  “Noi poveri stupidi a casa non sapevamo che il bene era meglio del male“. In più ha da ridire sugli ascolti non eccezionali rispetto ai costi; cosa che si potrebbe far notare anche in relazione ai suoi di programmi.




23
dicembre

L’ANNO D’ORO DI MAURIZIO CROZZA

L'anno d'oro di Maurizio Crozza

Anno di grazia, occasione di consacrazione. Per Maurizio Crozza il 2011 ha l’oro in bocca. Dietro al successo di Ballarò c’è anche la sua firma: nel balzo qualitativo e quantitativo che Giovanni Floris ha conquistato negli ultimi mesi, fino a diventare talvolta persino il fuggitivo dell’auditel nella serata del martedì sera, c’è anche lo zampino del comico genovese che con la sua apertura fa da calamita anche ai meno interessati al dibattito.

Abile imitatore (Zichichi, Marzullo, Altafini solo per ricordare alcuni dei suoi esperimenti a Quelli che…) per lui il successo popolare arriva ai primordi della Ventura alla domenica pomeriggio. Subito dopo la scelta di abbandonare la Mona, per Crozza, impegnato nel frattempo in tour teatrali e programmi più di nicchia, una fisiologica flessione di eco mediatica, senza particolari ripercussioni sul radicamento nella simpatia del pubblico.

Per il pelato showman di Italialand, successo di stagione che ha accompagnato La 7 verso una media di stagione molto interessante, il periodo d’oro coincide infatti con il cambiamento di atmosfere. Dallo sventolare delle bandiere arancioni nelle elezioni che hanno rovesciato il destino politico italiano all’insediamento Monti la sua è stata un’escalation fatta di buone intuizioni e talento. Efficacissime le sue parodie di Brunetta, Bossi e Bersani: per quest’ultimo un pungolo decisivo per trovare una comunicazione più brillante con gli elettori.

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27
ottobre

I POLITICI IN TV? NON VANNO PRESI ‘ALLA LETTERA’

Silvio Berlusconi, Porta a Porta

In Europa hanno capito l’antifona: i politici italiani non vanno presi ‘alla lettera’. A pagarne le conseguenze per primi sono stati Silvio Berlusconi e Gianni Letta, che nei giorni scorsi hanno partorito a fatica una missiva d’intenti da presentare a Bruxelles. Sembrava di rivedere Totò e Peppino alle prese con l’epistola alla Malafemmina: “Punto, due punti! Ma sì, fai vedere che abbondiamo… Abbondandis’id abbondandum“. Alla fine il documento è stato consegnato all’Unione Europea ed ora è il momento delle reazioni dipolimatiche. Ieri sera il premier è intervenuto telefonicamente alla trasmissione Porta a Porta per rassicurare gli italiani sulla buona riuscita dell’operazione anti-crisi.

Avremo una serie di provvedimenti nell’arco dei prossimi mesi” ha annunciato il Cavaliere, dicendosi certo che il Governo terrà fino al 2013. Collegato con Bruno Vespa, il Presidente del Consiglio ha anche lanciato un appello a Bini Smaghi perchè si dimetta dalla Bce e si evitino così frizioni con la Francia. Alle parole pronunciate da Berlusconi sono seguite le reazioni allarmate degli esponenti d’opposizione, tutti critici nei confronti delle misure previste dall’Esecutivo. Muro contro muro, ancora una volta. Come da copione. Il ping-pong delle dichiarazioni si è susseguito per l’intera puntata e alla fine la sensazione che rimaneva al telespettatore era quella di non averci capito un’acca.

In un momento politico così delicato, il pubblico rimane sempre più confuso di fronte ai comizietti da salotto. E la resposabilità di tale situazione è anche della tv, la quale spesso sostituisce le notizie con le dichiarazioni preconfezionate dalle segreterie di Partito. E il fenomeno, sia chiaro, riguarda un po’ tutti i programmi di informazione. Pensiamo ad alcune puntate di Ballarò o di Piazza Pulita che degenerano in sterili bagarre innescate dagli Onorevoli seduti in studio. Parole, parole, parole… Noi” contro “voi“: la dialettica del politichese prende il sopravvento e buona notte ai contenuti.





26
ottobre

LE PAGELLE DELLA SETTIMANA TV (17-23/10). PROMOSSI XFACTOR E CROZZA, BOCCIATI GLI OSPITI DI ‘TI LASCIO’ E POMERIGGIO CINQUE

Pomeriggio Cinque, Remo e Claudia

10 a XFactor. Sky ha saputo valorizzare mediaticamente ancor meglio un prodotto già di per sè ad alta riconoscibilità. All’immagine raffinata è corrisposto poi un buon esordio per ascolti e fattura del prodotto.

9 a Maurizio Crozza. Con Italialand il comico genevese è riuscito ad unire critica e pubblico che ha decretato il sorpasso di La7 su un’agonizzante Canale 5. Ps.: perchè nessuno si ‘indigna’ per il fatto che il programma di punta de La7 sia ad opera di uno che possiede una bella vetrina su Rai3?

8 a Mara Venier. La signora del pomeriggio festeggia il suo compleanno con una settimana da record per La Vita In diretta che arriva, con Buon Pomeriggio Italia, a battere Uomini e Donne e registrare picchi del 27%, nella prima parte. Con buona pace di Maria e Maria Carmela.

7 ad Alessia Marcuzzi by H&M. Furbata oppure – molto più probabilmente – no, il look della ‘nuora dei Pooh’ ha fatto parlare e non era mai stato sperimentato sinora. Aspettiamo adesso un abito firmato Alessandra Facchinetti…

6 a Alessandro Cattelan. Difficile giudicare dai casting l’operato del nuovo conduttore di XFactor, peraltro snobbato in conferenza stampa. Volenteroso ma ancora spaesato, per sapere se ci toccherà rimpiangere Facchinetti bisognerà attendere il live.


25
ottobre

BALLARO’: CROZZA CON LA SCUSA DELLA GAG INTERROGA MARIA STELLA GELMINI

Ballarò- Crozza interroga la Gelmini sperando di metterla in imbarazzo

Siam quasi alla fantapolitica, lo diciamo e non lo neghiamo. Da Ballarò, dalla copertina affidata al solito Maurizio Crozza, ringalluzzito più che mai dagli ascolti mirabolanti di Italialand, arriva l’ennesima dimostrazione di come giri in questo momento. Nel bel mezzo della gag sul fatto della settimana, e cioè le risatine sotto i baffi alemanni e transalpini al solo pronunciare del nome di Berlusconi, il comico tira fuori il coniglio dal cilindro.

In studio c’è Mariastella Gelmini, ancora pesantemente indolenzita dalla gaffe dei neutrini: quale migliore occasione per fare il colpaccio? Fingendo di non ricordare il nome del premier norvegese Crozza gira subito la domanda al ministro della Scuola. Occasione ghiotta, ghiottissima. Momento thrilling per la pidiellina. Se Maria Star non sapesse sarebbe il colpo di grazia, l’umiliazione finale ad una figura molto fragile.

La titolare del dicastero della Ricerca non finisce nella trappola. La domanda non era delle più semplici e per sua fortuna riesce a cavarsela con nonchalance.  L’attacco è sventato, la Gelmini almeno per il momento salva la sua credibilità istituzionale, impedendo ai famelici vicini di svolazzare su quella che il comico voleva rendere definitivamente una carcassa mediatica. Crozza con tono di sfottò deve dichiarare:

Bravissima Gelmini, hai visto allora che le cose le sa?





5
ottobre

BALLARO’, CROZZA A DELLA VALLE: E’ COME SE LA D’URSO COMPRASSE UNA PAGINA DI GIORNALE PER DIRE BASTA AI PROGRAMMI DI MERDA

Ballarò- Crozza e la paura di vedere Bailarò

Maurizio Crozza anche questa settimana torna a colpire. Nella sua copertina a Ballarò l’obiettivo principale è Diego Della Valle, in collegamento con Floris, dopo la sua sortita sui giornali contro la politica italiana. Non gli viene perdonato di dire “Basta” ai politici pur essendo stato sostenitore di Mastella. E per rendere l’idea afferma:

E’ come se Barbara D’Urso comprasse una pagina dei giornali e ci scrivesse ‘basta coi programmi di merda’

E rincara pure la dose, buttandola sullo scherzo:

D’Urso, scherzavo. No, scherzavo, Giova. Non vorrei che la settimana prossima, poi, a Mediaset, la D’Urso facesse Bailarò.

Tutti ridono, come già avvenuto nel week end con la parodia della Cabello e come presumibilmente accadrà con gli interventi della Littizzetto e di tutti i comici vari. Fortuna per Barbarella che non ci saranno per un poco Luca e Paolo a massacrarla, ma un Enrico Brignano che di solito vira altrove con il suo umorismo.


28
settembre

BALLARO’…E IL PAESE IN CUI I MINISTRI SMENTISCONO I COMICI TELEVISIVI (VIDEO DI CROZZA)

Maurizio Crozza- Ballarò

Stilettata decisa e profonda quella di ieri sera di Maurizio Crozza nella copertina di Ballarò (video dopo il salto) a Berlusconi, Gelmini e Brunetta, come prevedibile del resto dopo i mille assist che i rappresentanti dell’esecutivo hanno fornito negli ultimi giorni alla comicità del web e dei media. Ce n’è anche per la Cei, accusata dal comico genovese di continuare a fare il bello e il cattivo tempo. Perchè i giambi diretti contro il Premier e l’ipocrisia di non nominarlo esplicitamente?

L’irresistibile ripescaggio del personaggio Zichichi per schernire la nota ministeriale sul finanziamento ad un fantasmagorico e risibile tunnel per neutrini, l’imitazione del ministro in miniatura, con tanto di inserto mafioso stile Padrino, per dirimere la querelle sul certificato antimafia per l’azienda. Naturalmente la comicità per sua natura caricaturizza ad effetto parole, fatti e personaggi e non è strano che una risata globale conquisti la platea.

Tocca al ministro Ignazio La Russa, pallido e ingessato come mai nello sforzo di non ridere alle gustosissime parodie dell’apertura, dover smentire i tormentoni delle gaffe dei ministri ridimensionando l’entità e, a suo dire, i malintesi. Sul tunnel non c’entra Maria Stella, il temerario Brunetta è stato frainteso. Giovanni Floris senza scaldarsi più di tanto piazza lì una battutina eloquentissima, facendo riferimento al caos generale che ci rende il Paese in cui i ministri smentiscono i comici.


25
settembre

MAURIZIO CROZZA PREPARA IL SUO RITORNO CON UNA GUSTOSISSIMA IMITAZIONE DI ANGELA MERKEL

Maurizio Crozza nei panni di Angela Merkel

Italialand-Nuove attrazioni: la nuova creatura a firma Maurizio Crozza comincia a prendere forma. In diretta su La 7 dal 21 ottobre in prime time lo show dell’uomo copertina di Ballarò promette benissimo. Se il buongiorno si vede dal mattino, e tutto sarà capace di essere brillante come il promo che sta intrattenendo i telespetattori del terzo polo, ne vedremo davvero delle belle.

“Poteva dire che sono una donna non facile da corteggiare e invece no…Poteva dirmi donna dai fianchi larghi e poco sensuale e invece no…Esagero? Dimmi che sono forte di chiappa, ci sto dentro. e invece no. Berlusconi mi ha detto cu**na in******le.

Altro che il “non siamo qui a smacchiare i giaguari” che è stato capace di ammorbidire la comunicazione seriosa di Pierluigi Bersani e dare nuove chiavi di feedback con l’elettorato all’intero Pd, la novita, è il caso di dirlo, è very cool. Il personaggio che gronda nuova comicità è la cancelliera tedesca Angela Merkel, figura a cui nell’ultimo periodo l’Italia ha guardato sia per il problema finanziario dello spread sia per un’ennesima bischerata del Premier.

Lo spunto verrebbe direttamente da una delle famigerate chiamate di Berlusconi a Gianpi, non ancora ratificata da trascrizioni ma solo farfugliata qua e là, con un epiteto addossato alla Merkel che parafraseremmo definendolo un commento poco elegante su alcune forme abbondanti della collega. Come farsi scappare allora questa chicca formidabile nella galassia Wikileaks?