Il bilancino dell’Agcom torna in azione. A quasi due settimane dalle elezioni europee, il Garante per le comunicazioni ha di nuovo rilevato “alcune criticità riguardanti la parità di trattamento tra i soggetti politici e istituzionali”. Anche stavolta, al centro dei richiami ci sono stati gli spazi riservati al premier Matteo Renzi e a Silvio Berlusconi. In particolare, nel periodo compreso tra 19 aprile e il 2 maggio, l’Autorità ravvisato un eccessivo spazio concesso all’ex Cavaliere e a Forza Italia da parte di Studio Aperto e del Tg4.
Agcom: troppo Berlusconi su Tg4 e Studio Aperto
Il Consiglio dell’Agcom ha segnalato un “persistente squilibrio” nei due telegiornali Mediaset, pur prendendo atto di una “riduzione della concentrazione, nelle edizioni principali, del tempo riservato a Forza Italia”. Secondo l’organo di garanzia, anche TgCom24 avrebbe riservato troppo spazio all’ex Cavaliere, mentre per Laeffe si è rilevato uno sbilanciamento a favore del Movimento Cinque Stelle. A seguito degli esposti ricevuti, l’Autorità ha così predisposto richiami nei confronti di Rai, Rti, La7 e Sky sollecitando le emittenti ad assicurare una presenza adeguata a tutte le liste e non soltanto a quelle con maggior rappresentanza parlamentare.
Agcom: meno Renzi al TgLa7
Il cartellino giallo è scattato nuovamente anche per il TgLa7, che già era stato richiamato dall’Agcom nella sue precedente rilevazione (periodo compreso tra il 5 e il 18 aprile scorsi). Il notiziario, in particolare, era stato attenzionato per il troppo spazio concesso al premier Matteo Renzi, non senza una reazione stizzita da parte del direttore della testata Enrico Mentana. “Il tg non è una farmacia” aveva detto il giornalista, prendendosela con “la stupidità della legge (par condicio, ndDM) e l’insipienza dell’Agcom“.