Marzio Honorato



21
ottobre

UN POSTO AL SOLE COMPIE 20 ANNI – PATRIZIO RISPO E MARZIO HONORATO A DM: FAZIO NON CI INVITA? E’ PADRONE DI DECIDERE I SUOI OSPITI. C’E’ UNA GRANDE SNOBBERIA

Marzio Honorato e Patrizio Rispo

Era il 21 ottobre 1996 quando sui teleschermi di Raitre nasceva la prima soap tutta italiana: Un Posto al Sole. Un progetto tanto rischioso quando ambizioso e che, poco a poco, ha dato i suoi frutti fino a diventare un solido access prime time per la terza rete. In occasione del ventesimo compleanno, DavideMaggio.it è andato negli studi Rai di Napoli, che ad Un Posto al Sole devono tanto, dove ha incontrato due degli interpreti storici: Marzio Honorato e Patrizio Rispo alias Renato Poggi e Raffaele Giordano. Ecco la nostra video intervista.




15
marzo

MARZIO HONORATO A DM: UN POSTO AL SOLE E’ DIVENTATO UNA DROGA, POTREI LASCIARE SOLO PER LAVORARE DIETRO LE QUINTE

Marzio Honorato

L’ansioso e goffo Renato Poggi è ormai una delle colonne portanti di Un posto al sole, la celebre soap di Rai3 che, dopo tanti anni di “onorato servizio”, continua ad appassionare una buona fetta di spettatori alle sue storie e ai suoi personaggi. Dopo una brillante carriera che vanta numerosissime collaborazioni, da Eduardo De Filippo a Giuseppe Tornatore, Marzio Honorato, napoletano doc, continua ad essere affezionato a Palazzo Palladini. Allo stesso tempo l’attore non smette di dedicarsi a nuovi progetti, come la produzione del nuovo film Sodoma – l’altra faccia di Gomorra (nelle sale dal 4 aprile)…

Parliamo di Sodoma-l’altra faccia di Gomorra, il film da te prodotto insieme a Germano Bellavia in uscita il 4 aprile. Da dove nasce quest’idea?

L’idea è nata molto per caso perché il mio amico e collega di soap Germano Bellavia mi propose di produrre mezz’ora di una puntata pilota televisiva con l’inedito trio di comici Ardone, Peluso e Massa che prima non conoscevo. Da questa prima mezz’ora mi sono divertito talmente tanto – premettendo che sono un po’ serioso ed è difficile che mi diverta molto di fronte a una comicità italiana e napoletana dalle battute sempre uguali – che mi sono detto “che peccato che sia già finito, vorrei vederne ancora”. E così è nata l’idea di produrre un lungometraggio.

L’ironia è una buona arma contro una realtà poco felice come quella della camorra?

L’ironia è una delle maniere per combatterla insieme, naturalmente, ai dati di fatto e alle denunce come Gomorra che ne è un caposaldo. Noi e Corrado Ardone abbiamo portato al limite cinematografico i vizi e le manie private che sicuramente avranno queste persone, anche se noi non li conosciamo. Non vogliamo far ridere sul tema della camorra, ma abbiamo voluto prenderne l’altra faccia, così come il titolo del film. E questo nostro tentativo è stato premiato a New York, ha avuto molto successo in Francia.

Come hai detto, il film è stato anche premiato a New York. E in Italia che cosa vi aspettate?