Marò



2
marzo

GRANDE FRATELLO 13: GIULIA LATORRE, FIGLIA DEL MARO’, SOGNAVA IL GF MA E’ STATA SCARTATA. BUFERA SUL WEB, LA RAGAZZA SI DIFENDE DAGLI INSULTI

Il marò Massimiliano Latorre con la figlia Giulia

Domani riparte su Canale 5 Grande Fratello. Una trentina di ragazzi sono in attesa di sapere se diventeranno concorrenti della tredicesima edizione del reality condotto da Alessia Marcuzzi (alcuni si conoscono già). Tra di loro, però, non c’è Giulia Latorre. Sì, Latorre; figlia di Massimiliano Latorre, uno dei due marò trattenuti in India. La ragazza ha partecipato ai provini ma è stata scartata. Lei spera ancora di far parte del GF13, ma intanto deve difendersi dagli insulti.

GF13 – Giulia Latorre scartata e delusa

La ragazza, delusa, spera ancora di essere ricontattata. Il suo sembra essere un vero e proprio appello affidato all’Ansa:

“Sogno di andare al Grande Fratello da quando sono minorenne ma non potevo partecipare alle selezioni. Adesso che ho vent’anni ci ho provato, ma non è andata bene [...] Mi sono iscritta online ai provini quasi per gioco: non avrei mai pensato mi chiamassero. Invece, poi, la sorpresa della convocazione a Roma ma tutto si è risolto con un “le faremo sapere” [...] Adesso ho letto che il programma comincerà il 3 marzo e, a quanto pare, io non ci sarò [...] Magari potrebbero chiamarmi a metà trasmissione: vorrei tanto fare questa bellissima esperienza”.

GF13 – Giulia Latorre replica stizzita alle critiche




18
febbraio

FESTIVAL DI SANREMO 2014: LE MOGLI DEI MARO’ RIFIUTANO L’INVITO, LA PARIETTI SPONSORIZZA CRISTIANO DE ANDRE’

Cristiano De Andrè da Sanremo

C’è poco da fare. Autori e conduttori possono impegnarsi quanto vogliono per organizzare il miglior Festival di Sanremo possibile, studiare ospiti perfetti, scegliere canzoni giuste, invitare cantanti che piacciono. Ma nulla farà parlare e terrà vivo l’interesse attorno alla kermesse quanto gli elementi esterni che minacciano la buona riuscita dello spettacolo e che potrebbero, chissà, vanificare tutti i loro sforzi.

..:: Tutto su Sanremo 2014 ::..

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Festival di Sanremo 2014: tutti temono l’incursione di Beppe Grillo

Questa sera parte Sanremo 2014 e ormai si parla soprattutto di Beppe Grillo. Anche il salotto de La Vita in diretta, da ieri in trasferta sanremese, ha scelto l’eventuale opera disturbatrice del comico genovese come argomento d’apertura, tanto da ripercorrere preventivamente la storia di tutte le contestazioni che hanno in qualche modo disturbato lo show negli anni passati.

E il pensiero vola subito a Maurizio Crozza, protagonista l’anno scorso di uno dei momenti più tristi ed imbarazzanti del Festival 2013 e che quest’anno tornerà come ospite della finalissima. Una scelta discutibile, quella di Fabio Fazio, che ha puntato ancora una volta su di lui nonostante l’ultima volta l’attore non sia riuscito a dominare la platea e ad andare avanti dopo i fischi. Se Crozza ci sarà e Grillo chissà, di certo non saliranno sul palco le moglie dei due Marò ancora detenuti in India.

Festival di Sanremo 2014: la storia tra Alba Parietti e Cristiano De Andrè


14
marzo

LA GUERRA DEI FIOCCHI: USIGRAI NE CHIEDE UNO PER ROSSELLA URRU E PER LE MORTI BIANCHE

Fiocco Giallo per I Marò

Il sindacato Usigrai non ci sta: anche sui gesti simbolici occorre più riflessione e meno ‘discriminazioni’. Se raccoglie consenso unanime l’idea di condurre i Tg delle reti di Stato con un fiocco giallo, in segno di solidarietà ai Marò, vittime di un caso di diplomazia internazionale quantomeno singolare, ci si chiede perché si facciano dei distinguo. La richiesta più che altro si concentra sull’interrogativo: perché nessun simbolo per Rossella Urru?

Non tanto una polemica antimilitarista ma piuttosto un invito ad essere sempre dalla parte di tutti gli italiani tragicamente in ostaggio all’estero e più in generale una vicinanza ideale a tutte le lotte e le vittime che coinvolgono l’Italia come Paese e gli italiani come persone. Nel dettaglio ecco la richiesta di chiarimenti da parte del sindacato:

‘Sul fiocco giallo per i marò che indossano i conduttori di alcuni tg, iniziativa a quanto pare della Direzione generale della Rai, avremmo gradito essere interpellati. Poiché siamo tutti dalla parte dei militari italiani, che svolgevano il loro dovere in acque internazionali avremmo suggerito semplicemente di trovare un segno che mettesse insieme il caso che li riguarda con quelli di Rossella Urru e degli altri italiani sequestrati all’estero. Sarebbe stato un modo da Servizio pubblico per tenere insieme tutte le sensibilità‘.

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