Mario Ferri



27
dicembre

Isola dei Famosi 2019: riparte Saranno Isolani per la scelta del naufrago ‘non famoso’. Ecco i concorrenti – Foto

Saranno Isolani

Saranno Isolani

Tra meno di un mese sarà ancora Isola dei Famosi. Giovedì 24 gennaio 2019 prenderà il via su Canale 5 la quattordicesima edizione, condotta da Alessia Marcuzzi, che vedrà anche quest’anno tra i naufraghi il vincitore di Saranno Isolani. Torna, infatti, l’appuntamento con il reality sul web, che anticipa la partenza del programma vero e proprio.




15
marzo

ESCLUSIVO DM! INVASIONE ALL’ISOLA DEI FAMOSI 2015: IL RACCONTO E I VIDEO DI MARIO ‘FALCO’ FERRI

Mario Ferri in Honduras

Mario Ferri in Honduras

E’ balzato agli onori delle cronache per un’invasione di campo durante il match Italia-Olanda del 14 novembre 2009. Da lì, le sue incursioni con tanto di maglietta di Superman, portatrice dei messaggi più svariati (da Save Favelas Children a Ciro Vive), sono diventate un appuntamento ricorrente nei campi da gioco. Da Genova (Sampdoria-Napoli, 16 maggio 2010) a Salvador (Belgio-Usa, 2 luglio 2014, Mondiali Brasile), passando per Durban (Spagna-Germania, 7 luglio 2010, Mondiali SudAfrica), Firenze (7 settembre 2010, qualificazioni Europei), Madrid (Real Madrid – Milan, 19 Ottobre 2010,  Champions League), Abu Dhabi (Inter-Mazembe, 19 Dicembre 2010, Coppa del Mondo per club) e Londra (Manchester-Barcelona, 28 maggio 2011, finale Champions League), ne ha combinate parecchie in giro per il mondo. Questa volta, però, Mario Ferri – conosciuto come Il Falco – decide di invadere un’isola. Quella dei Famosi in Honduras. Il bello è che ci è riuscito, ma la notizia è passata praticamente inosservata. Noi abbiamo deciso di contattarlo e Mario ci ha racconta tutto, mostrandoci i video del suo ‘attacco isolano’.

I VIDEO SONO IN FONDO ALL’ARTICOLO!

Allora Mario, com’è nato tutto?

Ad ottobre mi chiama la redazione dell’Isola dei Famosi e mi dice che ci sarebbe la possibilità di fare un colloquio conoscitivo. Decido di andarci. Iniziamo a parlare delle mie invasioni di campo, delle magliette (di Superman, ndDM), delle dediche, del perché lo facessi… inizio così un percorso di 3/4 colloqui che va avanti fino a dicembre. Loro mi fanno come ultima domanda: “Mario perchè dovremmo prendere te e non un altro?”. Rispondo: “se mi prendete voi ci vengo volentieri, se non mi prendete voi ci vengo lo stesso”. Si fanno una grossa risata.

Due curiosità, la prima: con chi hai parlato di Magnolia?

Silvia Gandolfi. Sono andato nei loro studi di Milano, a piazzale Udine (via Deruta, ndDM).

La seconda curiosità è sulla tua “professione” di invasore…

E’ un hobby: nella vita “normale” mi piace il calcio, nella vita “folle” faccio l’invasore di campo. Ma la mia professione è un’altra: organizzo eventi, serate a Pescara, nella mia città.

Come ti è venuto questo ‘hobby’?

Anni fa, nel 2008-2009, quando ero un pazzo ventenne, feci una scommessa con gli amici per bloccare una partita di calcio. Il giorno dopo c’era Italia-Olanda a Pescara e, poichè un’invasione di campo l’avevano già fatta, dovevo fare un’invasione di campo che avesse senso. Mi dissi: “devo lanciare un messaggio”. Mi misi così una maglia di Superman – siccome ero un fan – scrivendoci su “Cassano in Nazionale”. Era una superpolemica a quei tempi e la Nazionale peccava di fantasia. Faccio questa prima invasione e succede un bordello; io ragazzo ruspante mi ritrovo addosso Tg1, Tg2, Gazzetta. Si chiedevano chi mi mandasse, perchè l’avessi fatto, il perchè dello stemma… Queste cose, tra l’altro, ad un ragazzo di 20 anni possono far piacere; aumentano le ragazze, aumenta il lavoro e poi non nascondo l’adrenalina che questo gesto mi aveva dato. Da lì purtroppo ho inanellato 15 vicende identiche in giro per il mondo.

Ma anche qualche querela?

Qualche? Sempre. Ogni volta corrisponde una piccola denuncia calcistica. Nella mia giornata tipo da invasore c’è sempre qualche ora in questura.

E poi?