marco polo



19
dicembre

SERIE TV NEWS: THE WALKING DEAD, LUKE CAGE, SALEM, MARCO POLO, SCANDAL E THE LEFTOVERS

Leftovers

Pochi rumor e tanti annunci ufficiali tra le notizie seriali degli ultimi giorni. L’aria natalizia, però, non sempre rende tutti più buoni. Così, mentre Luke Cage trova sotto l’albero la conferma per una nuova stagione, Marco Polo e Salem si vedono rifilare un carico di carbone, costretti a salutare il proprio pubblico. Sofferenze invece per The Walking Dead, raggelata da un progressivo calo di ascolti. Scandal si prepara nel frattempo al ritorno, arricchendosi di una new entry dal cognome non del tutto sconosciuto.




13
giugno

MARCO POLO: LA GRANDE SIMPATIA DI PIERFRANCESCO FAVINO NEL PRESENTARCI LA SECONDA STAGIONE! (VIDEO)

Pierfrancesco Favino e Lorenzo Richelmy

In Marco Polo (la seconda stagione dal primo luglio disponibile su Netflix), Pierfrancesco Favino interpreta il padre del protagonista Lorenzo Richelmy; nell’intervista che vedrete qui in basso, invece, indossa anche i panni del “padre padrone“. Il volto del ragù in barattolo con malcelata simpatia cerca di difendere il figlio televisivo, che però sarebbe stato l’unico a poter parlare con cognizione di causa. Oggetto del contendere è la dichiarazione che Lorenzo avrebbe rilasciato al Fatto Quotidiano in cui diceva senza troppi giri di parole che “la fiction italiana fa cagare“. Per capirne di più e soprattutto avere maggiori info su Marco Polo 2, ecco la nostra video intervista.


29
ottobre

PIERFRANCESCO FAVINO A DM: NETFLIX E’ IL NUOVO CHE TROVA UNA COLLOCAZIONE (VIDEO)

Pierfrancesco Favino

Potremmo definirlo l’”ambasciatore” italiano di Netflix. Pierfrancesco Favino è, infatti, nel cast della serie Marco Polo e nel film Suburra, che il colosso americano sta distribuendo in America, oltre a vantare una non nascosta passione per quello che Netflix rappresenta e ha rappresentato sinora. DavideMaggio.it l’ha incontrato.





12
dicembre

MARCO POLO: SU NETFLIX IL KOLOSSAL CON LORENZO RICHELMY E PIERFRANCESCO FAVINO

Lorenzo Richelmy

Ci sono voluti ben 95 milioni di dollari per confezionare un prodotto che potesse dare filo da torcere, in termini di imponenza, a Il Trono di Spade. A provare l’impresa è stata Netflix che, forte dei successi di House of Cards e Orange Is the New Black, ha ben pensato di contrastare la rivale HBO con una nuova serie dal sapore “epico”. Marco Polo è il nome di questo nuovo progetto – disponibile proprio da oggi – che narrerà il viaggio del celebre mercante italiano presso la corte di Kublai Khan, condottiero mongolo e fondatore del primo Impero cinese della Dinastia Yuan.

La trama di Marco Polo

Così come Game Of Thrones, il nuovo telefilm punterà su molti elementi di azione, avventura e sentimento: ci saranno guerre (il focus sarà centrato su quella tra Nord e Sud), cortigiani corrotti da cui stare in guardia, bordelli e quindi probabilmente scene di nudo, lotte violente piene di aggressività, contesti romantici in cui far sviluppare l’amore (in primis quella tra Marco ed una sua compagna di prigionia) ed animali pronti a rappresentare le fazioni opposte dedite allo scontro. Per fortuna però ci saranno anche caratteristiche che impediranno di cadere nella sterile emulazione: lo show infatti non sarà corale ma verterà unicamente sulle vicende del protagonista ed ovviamente farà riferimento a molti accadimenti storici, cosa che non accade nella serie fantasy “rivale”.

Lorenzo Richelmy e Pierfrancesco Favino nel cast

Ma veniamo al cast. Ad interpretare i personaggi principali ci saranno due italiani: si tratta di Lorenzo Richelmy (I liceali, Sotto una buona stella) e di Pierfrancesco Favino, rispettivamente nelle vesti di Marco Polo e di suo padre Niccolò. Vedere due attori nostrani in un contesto così “kolossal” ed internazionale ci fa sentire tutti un po’ più importanti. E, per loro, non si tratta semplicemente di recitare: farlo in inglese ed imparare il kung fu, l’arte marziale su cui punterà “Marco Polo”, rappresenta quel vanto in più che permetterà di uscire a testa alta qualora la serie non trovasse il consenso del pubblico mainstream.