Marchio



18
agosto

JERSEY SHORE: MIKE ‘THE SITUATION’ PAGATO PER NON INDOSSARE ABERCROMBIE

Mike The Situation- Jersey Shore

Notizia gustosissima che sta facendo il giro del mondo per la sua particolarità, svolta che potrebbe aprire un mondo. Il concetto è il seguente: ti pago basta che eviti di farti vedere in giro con abiti del mio marchio. E’ successo a Mike Sorrentino, alias The Situation, forse il protagonista più celebre della Tamarreide ameriacana Jersey Shore. Un noto marchio americano, Abercrombie, ha chiesto al protagonista del reality, con una bella offerta di soldi, di non associare più il suo volto al loro nome, anche se inconsciamente: il rischio è quello di danneggiare la filosofia di brand aziendale.

Esattamente al contrario di quanto avveniva finora dunque, quando al secondo giorno di popolarità chiunque veniva ben prezzolato per sfoggiare magliette, pantaloni, scarpe o accessori vari direttamente collegabili a marchi presenti sul mercato. A costringere l’azienda a questa contromossa è stata la scelta del ragazzo di indossare un paio di pantaloni chiaramente identificabili con quella griffe in uno degli ultimi episodi del reality show girato a Firenze.

Questo il comunicato, dall’eloquente titolo Una vittoria per tutti, con cui il brand ha spiegato questa scelta di marketing estendendo anche agli altri colleghi di Mike Sorrentino l’invito a non indossare loro abiti:

Siamo consapevoli che si tratta di uno show di intrattenimento, ma crediamo che l’associazione al nostro marchio sia contraria alle aspirazioni di A&F e potrebbe non essere gradita a nostri fan.




24
giugno

DE LAURENTIS, CdA RAI: ATTENZIONE AL RISCHIO PLAGIO DI BALLANDO CON LE STELLE

Ballando con le stelle e l'accusa di plagio a Io Ballo

Che fosse una polemica destinata a trascinarsi anche in autunno questo lo si poteva immaginare. Ci pensa oggi però il consigliere dell’Udc Rodolfo De Laurentis a riattizzare il fuoco della polemica su quello che sarà lo scontro a distanza tra Ballando con le stelle e Io Ballo.

Torno a riportare l’attenzione, come ho gia’ fatto in passato in Consiglio di Amministrazione sul rischio di plagio del programma Ballando con le stelle, che, secondo quanto informalmente appreso, sarebbe oggetto di un’ipotesi di imitazione da parte di un competitor attraverso uno schema sostanzialmente identico a quello della popolarissima trasmissione della Rai.

Come biasimare del resto quest’obiezione (e la protesta di Milly Carlucci) che il consigliere ha espresso tramite una lettera alla Lei che tutto puote in questo momento. Si rischia veramente l’effetto grottesco facendo un po’ la cronistoria delle ultime dinamiche dell’intrattenimento italiano. Come se non ci fossero menti brillante disposte a scommettersi in nuove proposte si assiste ormai da anni alla resa alla logica del format, o della fotocopia per meglio dire, già bello e impacchettato. Gravissima dichiarazione di morte della fantasia autoriale se pensiamo che Io ballo segue le orme di Io Canto nell’ispirazione dell’ammiraglia Mediaset a Raiuno (seppur con dei presupposti diversi).