Ludovica Leoni



17
aprile

LA PUPA E IL SECCHIONE, IL RITORNO: DA DOMENICA 18 APRILE SU ITALIA1

Gli piace vincere facile, ma non è detto che sia così. Siamo sicuri che basti mettere a confronto delle belle topolone e degli imbranatissimi fantozzi per creare un programma che riscuota successo? Dopo le anticipazioni degli scorsi giorni, ecco nuove info su “La Pupa e il SecchioneIl ritorno”, il comedy show condotto da Enrico Papi e Paola Barale che da domenica 18 aprile torna in prima serata su Italia 1, dopo quattro anni di assenza. La formula è semplice ma il risultato è esplosivo, sostengono gli autori.

Il giochino perverso è questo: sette coppie formate ciascuna da una bellissima ragazza, la cui ragione di vita è la mondanità, e da un cervellone studioso e iperacculturato. La missione delle pupe sarà trasformare i secchioni in fighi alla moda, disinibiti nell’approccio con il gentil sesso; quella dei giovani Einstein, invece, di far interessare le topolone ad attività culturalmente più impegnative di quanto possano esserlo shopping e discoteche. Per raggiungere tale scopo ci saranno delle prove da affrontare, che richiederanno una dinamica collaborazione tra i componenti della coppia. Trionferà chi riuscirà a coniugare al meglio le caratteristiche della pupa con quelle del secchione. Il principio dei vasi comunicanti forse li salverà. I concorrenti, prima e dopo la puntata settimanale, conviveranno in una splendida villa alle porte di Roma, con arredi vintage dal sapore anni ’70. Una casa dotata di tutti confort, con una biblioteca, il terrazzo, il giardino, la palestra e dei “laboratori”.

Nel corso della diretta le coppie saranno sottoposte alla valutazione di una giuria (composta da estimatori e detrattori di entrambe le categorie) che, di settimana in settimana, considererà  capacità, impegno e risultati raggiunti e deciderà chi non potrà proseguire il gioco. Tra i giurati più attesi c’è sicuramente Vittorio Sgarbi, che nella scorsa edizione del programma si era reso protagonista di una storica telerissa con Alessandra Mussolini. L’onorevole non sfuggì alle grinfie della furia sgarbiana, ricevendo l’epiteto di “picchiatrice fascista”, ormai passato alla storia delle tele-risse doc.