lettera



25
agosto

MAX LAUDADIO SFOTTE LA CASTA SU RADIO2: “DELINQUENTI”. ORA A FARLO “BAILARE” CI PENSA LORENZA LEI

Max Laudadio

Le parole sono importanti. Il monito urlato da Nanni Moretti nel film La palombella rossa ora risuonerà anche nelle orecchie di Max Laudadio. Ieri il conduttore della trasmissione Attenda in linea, su Radio2, si è infatti lasciato scappare un’espressione veemente nei confronti dei parlamentari italiani che forse gli sarebbe convenuto evitare. Li ha definiti “delinquenti“, giusto per gradire. Un’uscita a gamba tesa sugli stinchi della cosiddetta Casta che ha innescato un piccolo incidente diplomatico tra Viale Mazzini e la Presidenza del Senato. Nella polemica è intervenuto anche il DG Rai Lorenza Lei, che ha annunciato l’intenzione di valutare eventuali provvedimenti nei confronti dei responsabili del programma.

Durante la diretta radiofonica, Laudadio ha risposto ad un ascoltatore che biasimava i prezzi stracciati dei pasti consumati in un ristorante riservato ai parlamentari. Nel suo intervento, però, il conduttore si è lasciato andare ad una considerazione piuttosto colorita riferita ai signori politici. “Se ’sti delinquenti facessero il loro lavoro, sarebbe tutto a posto, il problema è che non lo fanno, capito?” ha commentato. Una bastonata tra capo e collo riservata all’intoccabile classe dirigente. In diretta Rai. Proprio nelle settimane in cui divampano le polemiche sui privilegi di cui godono i governanti.

In modulazione di frequenza, lo sfottò anti-Casta di Laudadio è arrivato direttamente al Presidente del Senato, che ha reagito con una lettera indignata al Direttore Generale della Rai. Nella missiva a Lorenza Lei, Renato Schifani ha definito “epiteti ingiuriosi” i commenti del conduttore radiofonico, aggiungendo:

“Non posso consentire che la pur comprensibile critica di alcuni aspetti di quelli che ormai vengono comunemente chiamati costi della politica trascenda in espressioni indiscriminatamente oltraggiose, tanto più da parte di un professionista del servizio pubblico“.




24
aprile

MASI RICHIAMA I DIRETTORI DI TG2 E TG3: FLORIS, ANNUNZIATA E SANTORO VIOLANO LA PAR CONDICIO

Mauro Masi, DG Rai

Il bilancino dell’informazione Rai pende troppo a sinistra e va riequilibrato, almeno secondo Mauro Masi. Ieri il DG di Viale Mazzini ha inviato una lettera di richiamo al direttore del Tg3 Bianca Berlinguer e a Mario De Scalzi, direttore ad interim del Tg2, sotto le cui responsabilità rienatrano i programmi d’approfondimento delle rispettive reti in tempo di par condicio. L’ammonimento, in particolare, riguarda le trasmissioni di Michele Santoro, Giovanni Floris e Lucia Annunziata, che avrebbero strizzato un po’ troppo l’occhio all’opposizione in queste settimane pre-elettorali.

Il più ‘indifeso’ rispetto al monito del DG pare Santoro, il quale giovedì scorso ha dedicato un’intera puntata del suo Annozero agli ultimi sviluppi del Ruby gate, con interviste e sfrucugliamenti ad hoc che incastrassero il Presidente del Consiglio. Durante la trasmissione, il giornalista ha mostrato anche un video inedito, “scomparso dai mezzi d’informazione”, nel quale Silvio Berlusconi racconta una barzelletta a luci rosse. Nonostante in studio fosse presente l’avvocato del  premier Maurizio Paniz, secondo Masi il programma avrebbe ecceduto con le staffilate anti-Cav. Il richiamo all’Annunziata riguarda invece la puntata di Potere alla quale erano invitati i magistrati Pierluigi Davigo e Armando Spataro insieme all’ex ministro della giustizia Roberto Castelli. ”I due giudici sono figure istituzionali e quindi al di fuori della par condicio“ ha rivendicato la giornalista.

La tirata d’orecchie indirizzata a Giovanni Floris, tramite Bianca Berlinguer, si riferisce invece a Ballarò di martedì scorso, 19 aprile. Il programma ospitava il ministro della pubblica istruzione Mariastella Gelmini e il vicesegretario del Pd Enrico Letta, tra i quali si è innescato un acceso confronto sui tagli alla scuola pubblica. Il momento cult della serata è stato raggiunto quando il senatore democratico ha incalzato l’esponente di Governo brandendo una tabella fitta di dati e cifre (dettagli e video qui).  ”La puntata è stata corretta ed equilibrata” si è difeso Floris, aggiungendo: “non sono stato nemmeno sentito dall’azienda: non credo che un richiamo possa essere varato senza sentire la parte in causa“. Ma gli ’sbilanciamenti sinistri’ ravvisati da Masi non finiscono qui.


16
aprile

PARAGONE CONTRO LIOFREDI: SUI PALINSESTI ESTIVI SI INFIAMMA IL CONFRONTO TRA I VERTICI DI RAI2

Gianluigi Paragone

La gestione dei palinsesti estivi è stata come benzina sul fuoco, e così tra i vertici di Rai2 ora si sono accesi alcuni contrasti. Pare infatti che il direttore della seconda rete Massimo Liofredi ed il suo vice Gianluigi Paragone siano davvero arrivati ai ferri corti a seguito di incomprensioni, e di posizioni divergenti, sulla pianificazione televisiva dei mesi caldi. Il giornalista e conduttore de L’Ultima Parola avrebbe inviato, a riguardo, una lettera al DG Mauro Masi e al Presidente Paolo Garimberti per far sentire la sua voce di dissenso. Lo rivela Italia Oggi, secondo il quale Liofredi avrebbe anche già provveduto a restituire al collega il colpo basso infertogli.

La lettera di Paragone. Sulla scrivania dei massimi vertici di Viale Mazzini sembra sia arrivata una nota rovente da parte del vicedirettore di Rai2, critico nei confronti di Liofredi e di certi suoi atteggiamenti. Il responsabile della seconda rete, in particolare, avrebbe stabilito i palinsesti riunendosi con soli due dirigenti di fiducia, senza aggiornare o riunire i vicedirettori in merito alle deleghe ricevute. Un comportamento che, come conseguenza, è riuscito a scontentare anche il giornalista Roberto Giacobbo, ora contrariato del fatto che il suo programma Voyager non venga più trasmesso come accadeva in passato.

La reazione di Liofredi. Come riporta Italia Oggi, il direttore di Rai2 ha provveduto a restituire le sciabolate sferrate da Paragone, ad esempio non approvandogli la messa in onda di una versione estiva de L’Ultima Parola (che avrebbe dovuto seguire le vicende politiche anche nei prossimi mesi) e bloccandogli le note spese. Gli screzi tra i due dirigenti Rai ora sembrano essersi particolarmente inaspriti, ma in realtà è da qualche tempo che i due battibeccano e quando si sfiorano fanno scintille.





9
dicembre

MAURO MASI REPLICA ALLE ACCUSE: NESSUNA CENSURA SU FAZIO E MAZZETTI. ORA IL SUO GRATTACAPO SONO LE SPESE DEL MINZO

Mauro Masi

Mauro Masi vuole precisare due o tre cosette. Non ci sta ad essere ritratto dai giornali come il grande Censore di Fabio Fazio, colui che avrebbe rimproverato il conduttore dei record per aver sforato di soli due minuti in una puntata del suo Vieni via con me. E guai a chi lo accusa di iniquità per quella sospensione di 10 giorni rifilata al capostruttura di Raitre Loris Mazzetti (maggiori info qui). A partire da quegli episodi, infatti, il Corriere della Sera aveva pubblicato un articolo a firma di Aldo Grasso intitolato “Rai due minuti di follia”. Una prosa critica che non è piaciuta al DG di Viale Mazzini, il quale ieri ha replicato a tono sullo stesso giornale.

Nessuna censura. Mauro Masi assicura che nonostante le dichiarazioni “furbine” di Fazio non c’è stata nessuna reprimenda nei suoi confronti, ma soltanto “una lettera di routine che la Direzione del palinsesto manda da decenni in casi analoghi a tutte le trasmissioni e a tutte le reti, in particolare quando ci sono gli spostamenti di spot pubblicitari“. La stessa interpretazione l’aveva data il viceDG Antonio Marano, che nei giorni scorsi aveva posto il problema degli affollamenti pubblicitari e definito “cavolate” le parole sdegnate del conduttore di Raitre.

La mazzata a Mazzetti, invece, non c’entra nulla con lo sforamento di Vieni via con me. Il capostruttura della terza rete “ha in corso una procedura disciplinare che è la settima consecutiva applicatagli da diverse Direzioni Generali” ha replicato Masi sul Corriere, spiegando che anche il Presidente Paolo Garimberti lo aveva sollecitato ad agire in tale direzione. Nella sua risposta al giornalista Grasso, Masi ha ostentato sicurezza vantando di “non nascondersi dietro a soluzioni ‘furbine’ care a molti” ma di metterci la faccia e la reputazione.


14
aprile

TG1: TIZIANA FERRARIO CONTRO IL DIRETTORE AUGUSTO MINZOLINI

Non c’è pace per il TG1 di Augusto Minzolini. Dopo l’attacco frontale di Maria Luisa Busi in un’intervista a Repubblica, Tiziana Ferrario, uno dei mezzibusti storici del primo TG Rai e tra i tre “epurati” dalla nuova direzione (nonchè tra i non firmatari della lettera di sostegno al Direttore), ha optato per una lettera sulla bacheca della redazione per esprimere tutto il proprio disappunto sulla linea editoriale adottata e sulle discutibili scelte del Direttore, rivolgendosi direttamente ai colleghi:

“Quello che sta accadendo da mesi in questo giornale, le emarginazioni di molti colleghi, i doppi e tripli incarichi di altri, le ripetute promozioni e le ricompense elargite sotto forma di conduzioni e rubriche sono il frutto di una deregulation che viene da lontano ma che si è ulteriormente inasprita e che a mio parere non promette nulla di buono per il futuro e ci sta portando ad una perdita di credibilità del Tg1.Da mesi siamo sui giornali, sotto pressione non certo per gli scoop che abbiamo messo a segno, perché non vedo scoop da tanto tempo, ma per le aspre polemiche che ci circondano. L’ esperienza del passato mi insegna che è un cattivo segno quando si incomincia a guardare in quale fascia di età stiamo recuperando ascolti, quando è davanti agli occhi di tutti che siamo sempre sotto il 30% di share. Una soglia che una volta temevamo di toccare e vivevamo come una sconfitta.”

Non si è fatta attendere la risposta di Augusto Minzolini, evidentemente uno dei bersagli di questa lettera, che giustifica la scelta di cambiare alcuni volti storici per dare l’opportunità ad altri giornalisti di emergere.





19
agosto

CORONA, CHI ERA COSTUI? FABRIZIO CORONA RINFRESCA LA MEMORIA A SIMONA VENTURA (E LA INVITA PER UN CAFFE’ RIPARATORE)

Fabrizio Corona - Simona Ventura 

“Cara Simona, sono passate due settimane dal nostro litigio al Sottovento, ma soltanto ora ho trovato il coraggio di scriverti”: così esordisce, con un’insolita sobrietà, Fabrizio Corona, in una lettera indirizzata alla Ventura e pubblicata nel numero di Chi in edicola da oggi. Sul settimanale diretto da Alfonso Signorini, il reuccio delle paparazzate dà la sua versione riguardo i fatti accaduti quella fatidica sera in costa Smeralda, ma soprattutto chiede piccato alla presentatrice: “perchè hai dichiarato ai giornali di non conoscermi?”. 

Difatti, all’indomani della ben nota scaramuccia nel celebre locale di Porto Cervo – scatenata, a dire di Corona, da un “prostituta” di troppo indirizzato a una sua collaboratrice da Domenico Zambelli, storico factotum della Mona  -, sui giornali fioccarono le (inverosimili) parole della Ventura: Corona? Non so chi sia”. Inverosimili perché per anni li sapevamo insieme nella scuderia di Lele Mora: gioco forza una cena di Natale, un aperitivo occasionale, non dico per un massaggio ai piedi del capo a bordo piscina, ma almeno per un caffè si saranno incrociati ’sti due. E invece: Corona? Non so chi sia”. Punto.

E allora “grazie a Chi ti rinfresco un pò la memoria. Quanti pranzi e quante cene abbiamo condiviso in dodici anni di frequentazione, che entrambi abbiamo avuto, con Lele Mora? Quanti?” scrive il Nostro lanciandosi in un impetuoso rondò mnemonico, non senza condire il tutto conA  un retrogusto che sa quasi di minaccia mal celata, Potrei scrivere un libro sulla «Simona segreta», e tu lo sai bene, molto bene”. A detta di Corona, poi, i rapporti tra loro non sarebbero mancati nemmeno dopo le vicende giudiziarie che spinsero la Ventura a lasciare l’agenzia di Lele Mora. Anzi. “Come fai a non ricordare quello che è successo lo scorso dicembre, esattamente due giorni prima di Natale?”, la incalza Corona.


21
maggio

MAURIZIO COSTANZO SCHERZA COL FUOCO

Continua il botta e risposta a distanza tra Maurizio – Ciccio Baffo – Costanzo e Barbara Berlusconi…

Ricordate quando, il 19 aprile scorso, Barbara Berlusconi (nella foto) ha dichiarato alla Bignardi, in un’intervista per le Invasioni Barbariche, che non farebbe MAI vedere ai suoi figli Buona Domenica e i reality?!? Bene!

La risposta del “boss”  della televisione italiana non s’è fatta attendere.

Durante l’ultima puntata di Tetris (Raisat Extra) in un’autointervista (durata un bel po’ di puntate) dichiara, infatti :

«È ovvio che dopo tanti anni (…) qualcuno dica che lei sputa nel piatto dove mangia, in fondo lo dice anche quella “giovinetta” Barbara Berlusconi… ».

Auto-risposta:

«Non so nemmeno se ha mai visto il programma e non so se parla per propria scienza o per scienza infusa. Non so neanche se c’è qualche problema all’interno della famiglia. Perché quando le famiglie si allargano e ci sono due lire – cioè due euro – qualche problema può esserci…». 

La “giovinetta” (con le palle, a quanto pare) risponde con una bella lettera inviata al Direttore del Corriere della Sera.

Eccola qui :

Gentile Direttore
sono rimasta spiacevolmente stupita dalle parole dette, nei miei confronti, da Maurizio Costanzo nell’intervista «a se stesso » durante la trasmissione Tris, e pubblicate dal suo giornale giovedì 18 maggio. Dopo un mese bisogna essere particolarmente rancorosi, o sentirsi intoccabili, per rilasciare tali dichiarazioni. Mi imbarazza e mi spiace che un uomo di cultura, con un’esperienza professionale e un ruolo pubblico come il suo non sappia accettare le opinioni altrui. Soprattutto perché in tanti anni di talk show ha sostenuto la libertà di espressione e il rispetto delle opinioni. Credevo che egli applicasse questi suoi principi anche nella vita personale, non solo sul palcoscenico. Ho visto Buona Domenica, non so se Costanzo possa dire altrettanto della mia intervista barbarica, tenendo conto della sua reazione. Visto che la domanda di Daria Bignardi era: «Cosa non faresti vedere ai tuoi figli dei programmi Mediaset?», gli suggerirei, in modo che la sua critica sia costruttiva e non distruttiva, di spiegare il valore educativo della sua trasmissione, soprattutto per i più piccoli. Il mio discorso riguardava, infatti, l’importanza che la famiglia riveste nella scelta di programmi adatti ai propri figli e nell’educazione all’uso del mezzo televisivo.

Il suo comportamento, ad ogni modo, non può essere giustificato. Maurizio Costanzo dimostra poco rispetto verso i giovani. Perché insultando me, liquidandomi come «giovinetta», rivolge un’offesa a tutti i ragazzi, manifestandoci poca stima e scarsa considerazione. Mettendo in dubbio la nostra capacità di esprimere un’opinione critica e autonoma. Come se volesse dire: proprio perché siete giovani, non avete il diritto di essere considerati. I giovani non meritano di essere insultati. Bisogna cercare di accettare e capire il loro punto di vista, di correggerli, se necessario, e di educarli in modo rispettoso. Vivo in condizioni economicamente privilegiate, ma non per questo mi ritengo depositaria di verità assolute o scienza, propria o infusa.

Mio padre e mia madre mi hanno cresciuta nella convinzione che il diritto di esprimere, con educazione, la proprie opinioni ed i propri gusti nel privato, in pubblico o nell’esercizio della propria professione, sia una componente importante del rispetto che ogni individuo deve a se stesso ed agli altri. L’amicizia tra il Dottor Costanzo e mio padre, al di là delle opinioni politiche, la «libertà con la quale ha potuto esercitare il suo mestiere» all’interno dell’azienda che i miei fratelli gestiscono, «come forse pochi altri avrebbero permesso», sono l’espressione dei valori di lealtà e rispetto, e non i problemi, che la mia famiglia «allargata» mi ha trasmesso.

Inviterei il Dottor Costanzo a chiudere questo spiacevole confronto, poiché non è sicuramente un confronto alla pari.
Barbara Berlusconi

Superfluo qualsiasi commento.

Semplicemente S F A N C U L A T O!

Questa donna è una grande!!!

[Lettera tratta da : Dagospia]