Leonardo Metalli



16
settembre

Tg1, due giornalisti denunciano caos agli spettacoli: «Conclamato dissesto gestionale, mancanza di risorse»

Tg1

Nella redazione del i nervi sono tesi e i rapporti col direttore altrettanto alterati. Al centro della bufera, in particolare, c’è la sezione Cultura e Spettacoli del notiziario, che dopo il pensionamento di Vincenzo Mollica sarebbe finita nel caos. Questa la denuncia di due giornalisti della testata – il vice caporedattore Gianni Maritati e l’inviato Leonardo Metalli – che in una accalorata lettera al Presidente Rai hanno manifestato il loro disagio, parlando di “lungo e conclamato dissesto gestionale” del tg.




3
marzo

RAI, LEONARDO METALLI E UN COLLEGA SANZIONATI PER CRITICHE ALL’AZIENDA. VIALE MAZZINI CONTROLLA I DIPENDENTI SUI SOCIAL?

Leonardo Metalli

Volano lettere disciplinari e sanzioni, a Viale Mazzini. Nei giorni caldi in cui il servizio pubblico si prepara alla riforma annunciata dal Governo, chi critica l’azienda rischia grosso: ne sanno qualcosa alcuni giornalisti Rai, che sono stati ammoniti formalmente per aver espresso sui social network qualche parola ritenuta di troppo. Opinioni, nulla di più, che tuttavia hanno fatto scattare punizioni dall’alto.

Rai, Metalli critica il Tg1 e Gubitosi: sanzionato

Il caso più eclatante (ma non l’unico) riguarda Leonardo Metalli, giornalista del TG1 che si occupa di musica e spettacolo, il quale nel giro di due settimane si è visto recapitare due lettere disciplinari, assieme ad una sospensione dal lavoro e dallo stipendio per due giorni. Il motivo? Su Facebook, il giornalista aveva espresso un’opinione sulla linea della sua testata. “Tutto fantastico per il Tg1 quello che fa il Governo. La realtà è molto diversa, pensionati senza cena e pochi regali di Natale per pagare le tasse sulla casa” aveva scritto Metalli sul suo profilo, rimproverando al Tg1 un atteggiamento filogovernativo. Per quelle parole l’azienda lo ha accusato di aver tradito “gli obblighi di diligenza, correttezza e buona fede derivanti dal rapporto di lavoro“.

Sempre sul social network, ma stavolta in un gruppo chiuso utilizzato come bacheca sindacale e visibile ai soli iscritti, Metalli aveva commentato il fatto che – come emerso dal materiale giudiziario – il bar interno dei dipendenti fosse affidato alla cooperativa di Salvatore Buzzi, principale imputato dell’inchiesta su Mafia Capitale. “Le Olimpiadi della mafia a Roma. Già in corso. Il direttore generale voleva controllare gli orari dei giornalisti Rai e non si accorgeva che i Bar erano dei mafiosi” aveva scritto il giornalista. Sebbene quella critiche fossero ‘private’, l’occhio di Viale Mazzini le ha scovate. E la reazione non si è fatta attendere.

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