Laura De Marchi



4
maggio

RAIUNO HA “VOGLIA D’ARIA FRESCA”?

Stasera, alle 21.10, Raiuno trasmetterà il secondo dei quattro appuntamenti con Voglia d’Aria fresca la comicità “made in Viale Mazzini” ideata e condotta dal golden boy della prima rete Carlo Conti. Dopo il buon esordio della settimana scorsa, con oltre 5milioni e 600mila telespettatori (22,70% di share) e la vittoria del prime time sulla fiction “Squadra Antimafia” di Canale 5, molta è l’attesa per questa seconda puntata che, se vedrà confermato il successo del debutto, potrà far considerare come riuscito il primo tentativo da parte della rete piu’ istituzionale dell’etere di svecchiare il palinsesto strizzando l’occhio ad un pubblico più giovane da sempre appannaggio delle reti Mediaset.

E se l’auditel dovesse rispondere positivamente anche questa settimana, si potrebbe persino parlare di concreta risposta ai collaudati “Zelig” e “Colorado” del Biscione da parte della Tv di Stato. D’altro canto i comici sono quasi gli stessi!  Aria Fresca, infatti, pur dovendo essere sinonimo di novità, propone dei personaggi, che seppur bravissimi sono reduci, nella stragrande maggioranza dei casi, da altre trasmissioni comiche come Zelig, Colorado, e persino dal redivivo Bagaglino dei tempi che furono. Ma non è questa la vera pecca.

Le aspettative del telespettatore non sarebbero state disattese se le varie performances dello scorso martedì non avessero avuto per oggetto esibizioni viste e straviste in altri lidi catodici: e così per una Sconsolata Anna Maria Barbera o un Franco Neri che sciorinano un repertorio dello Zelig di sette anni fa, abbiamo assistito ad un Manlio Dovì in tenuta cantante neomelodico (tale Alessio Di Gigi) o presidente Sarkozy nello stesso stile e con gli stessi travestimenti tanto cari alla comicità portata da Pingitore al Salone Margherita. Ed ancora, eccoci riproposti i Fratelli Atto del duo comico Giustini-Salvadori che lo stesso Conti accompagnava (con le stesse identiche gag!) sul palco di Vernice Fresca nei primi anni novanta, o un’improbabile Emanuela Aureli nelle vesti di una Clerici un po’ su di giri a “Ti lascio una canzone”.