La perfezione non è di questo mondo, dicono. Evidentemente neanche dell’altro, se la miniserie La Bibbia – di cui vedremo questa sera la terza puntata in prima serata su Rete 4 (qui le anticipazioni) – pare essere piena zeppa di imperfezioni che riguardano la vita di Gesù e dei personaggi che gli ruotano attorno.
La Bibbia: in sceneggiatura necessarie modifiche del testo sacro
Due sono stati i “detrattori” che hanno condannato il grande successo di History Channel: lo sceneggiatore Jonathan Merritt e il teologo Peter Enns, che hanno sottolineato molti punti in cui lo show e il testo originale della Bibbia non combaciano. Gli ideatori della miniserie, Roma Downey e Mark Burnett, avrebbero ammesso gli errori affermando però che erano voluti nonché necessari a spiegare una storia così lunga e complessa in sole dieci ore totali di montato.
Alcuni dei dubbi sollevati sembrano in effetti strumentali e, se di imprecisione si tratta, i colpevoli non sono tanto gli sceneggiatori dello show quanto il comune sentire: per esempio, per quanto nella Bibbia non venga mai specificato quanti sono i Magi, per tutti noi e anche per la miniserie sono tre; se il re Saul viene mostrato nell’atto dell’urinare piuttosto che in quello del defecare, è forse per una questione di “decenza” scenica. Ma l’elenco è lungo, vediamolo insieme.