Kevin Williamson



4
febbraio

THE FOLLOWING: UCCIDERE NON E’ MAI STATO COSI SOCIAL

Kevin Bacon e James Purefoy

Un affascinante duello a tinte noir tra un eroe tormentato e una mente eccelsa che ha scelto la via dell’oscurità per elevarsi e fare proseliti. Parliamo di The Following, la serie che si presenta come un evento e ha tutte le caratteristiche per mantenere le ambiziose premesse. Lo stampo, a giudicare dal pilot, è cinematografico, merito di una sceneggiatura ad alto tasso tensivo e inusuale per la televisione generalista a stelle e strisce. Tutto ciò si mescola alla maestria degli interpreti principali Kevin Bacon – all’esordio da protagonista in tv – e James Purefoy (visto in Rome).

Il primo veste i panni dell’agente F.B.I. Ryan Hardy, richiamato all’indagine dopo l’evasione di Joe Carroll (Purefoy), il diabolico serial killer che aveva arrestato 9 anni prima dopo l’uccisione di 14 studentesse in un’università della Virginia dove insegnava letteratura con la passione per Edgar Allan Poe. Esperto nell’analisi dei profili psicologici, Hardy si getta sulle tracce dell’assassino che nel frattempo ha iniziato ad utilizzare i social network per alimentare una sorta di macabro culto degli omicidi seriali, una rete di killer che rischia di spandersi per tutto il Paese “Non mi piace il termine setta. Io preferisco chiamarli ‘amici’ o ’seguaci (followers)”, ripete Carrol.

Per fermarlo e arginare la sua furia omicida che rischia di diventare social, il detective protagonista si fa affiancare dagli agenti Debra Parker (Annie Parisse) e il giovane Mike Weston (Shawn Ashmore). Natalie Zea interpreta Claire Matthews, la donna contesa da Hardy e Carroll in una sfida nella sfida. Come se non bastasse il carisma del serial killer fa proseliti e la prevenzione alla sua lucida follia deve essere a tutto campo in una lotta contro il tempo in cui è difficile capire di chi fidarsi… La “nuova frontiera” dei serial killer conferisce originalità alla serie anche se, unita all’ossessione di Carrol per Poe, affascinante ma forse eccessiva, rischia nel lungo periodo di togliere verosimiglianza al prodotto. In questo senso la scelta di limitare a 15 – pare per volere di Bacon che non ha intenzione di trascurare la sua carriera cinematografica – il numero di episodi della prima stagione è da considerarsi positiva.




15
dicembre

THE VAMPIRE DIARIES: ITALIA1 GIOCA ALL’AZZARDO CON IL TEEN-DRAMA VAMPIRESCO IN PRIMA SERATA

The Vampire Diaries

Parola d’ordine: love sucks. Amore maledetto, mistero, sangue, visi di cera e canini appuntiti, i nuovi idoli dei teenagers sono belli, maledetti ed eternamente giovani. Dopo Buffy, la serie cult che ha vampirizzato gli adolescenti di mezzo mondo, Twilight la saga che ha umanizzato i vampiri rendendoli sempre piu affascinanti e True blood, che ci ha svelato il lato sexy dei cacciatori di sangue, arriva The Vampire Diaries. La serie tv firmata da Kevin Williamson (ideatore di Dawson’s Creek), dopo aver conquistato i telespettatori del digitale terrestre, debutta in chiaro, stasera alle 21,10 su Italia 1.

Basato sull’omonima decalogia di Lisa Jane Smith, The Vampire Diaries narra le vicende di una ragazza di Mystic Flass, Elena Gilbert (Nina Dobrev) che, orfana dei genitori, si trasferisce, insieme al problematico fratello baby-pusher, dalla zia Jenna (Sara Canning). Ma l’incontro con Stefan Salvatore (Paul Wesley) stravolge ancor di più la sua difficile vita. Stefan infatti sembra un adolescente normale ma in realtà è un vampiro centenario che nota in Elena la straordinaria  somiglianza con Katherine, la donna che vampirizzò lui e suo fratello Damon (Ian Somerhalder) durante gli anni della guerra civile. Elena e Stefan iniziano a frequentarsi, ma la loro relazione è ostacolata da Damon, tornato a Mystic Fall per vendicarsi della morte di Katherine.

Giunta alla seconda stagione e già vincitrice di un People’s Choice Award e di sette Teen Choice Award, The Vampire Diaries ha debuttato in America nel 2009 sul network americano The CW, tenendo incollati al teleschermo quasi 5 milioni di telespettatori. Il segreto alla base del successo è il mix tra horror e fantasy, formula che tanto appassiona il pubblico più giovane, amante del mistero e delle passioni maledette.

Dopo il salto, la trama del pilot.


3
febbraio

THE VAMPIRE DIARIES: UN AMORE CHE MORDE. DA STASERA SU MYA

Sullo sfondo di ruvidi paesaggi e gotiche atmosfere si consuma la dolce passione di Elena, adolescente bella e inquieta, e Stefan, affascinante e misterioso ragazzo. Ma un’oscura storia si cela dietro Stefan: “Per oltre un secolo ho vissuto nel segreto, nascondendomi nell’ombra solo al mondo, fino ad ora. Sono un vampiro. E’ questa la mia storia”. Ma tutto ciò è nulla dinnanzi ai loro sentimenti; un amore che morde, che divora e che fa perdere il controllo. Un amore che ti succhia l’anima ma che finisce  per essere immischiato in un triangolo maledetto, quando Elena si tramuterà in oggetto della passione per Damon, il diabolico fratello di Stefan, che, con ogni mezzo, tenterà di impossessarsi di lei.

Elena, Stefan e Damon sono i protagonisti di The Vampire Diaries, nuova serie al via da stasera alle 21.45 su Mya. Prodotta da Kevin Williamson, già creatore di Dawson’s Creek e delle saghe di Scream, nasce sulla scia dei successi cinematografici di Twighligt. Ciò malgrado è tratta dalla saga letteraria di Lisa Jane Smith “Il Diario del Vampiro” pubblicata in America nel 1991, esattamente 14 anni prima che Stephenie Meyer pubblicasse Twilight. Oltre ai vampiri, la serie ha in comune con Twilight uno straordinario successo di pubblico: in onda dal 2009 su The Cw, The Vampires Diaries fa registrare ascolti intorno ai 4 milioni, notevolmente superiori alla media di rete. Proprio per lo straordinario successo Oltreoceano, noi che abbiamo visto in anteprima la serie, non potevamo che rimanere un tantino delusi.

Non ci ha convinto la storia d’amore un pò “troppo cortese” e immediata, l’assenza di elementi nel pilot che paventassero il futuro triangolo, e soprattutto i personaggi secondari, mal delineati forse a causa di un pessimo casting. Lo stesso, però, non si può dire per il cast protagonista, rivelatosi azzeccato, con i tre attori che riescono ad imprimere una forte credibilità ai loro ruoli. Note positive della serie sono anche i “controcanti” dei due protagonisti che leggono vicendevolmente i loro diaries; frasi e racconti che siamo sicuri faranno impazzire le giovani donne. In ultimo una curiosità:  in America, il lancio della serie è stato legato ad una massiccia campagna pubblicitaria di donazione del sangue che ha portato ad una lodevole iniziativa e ha riscosso un grande successo. “Starve a vampire. Donate Blood” (“Fai morire di fame un vampiro. Dona il sangue), questo il claim.

Per chi volesse saperne di più su Vampire Diaries, dopo il salto la trama e la descrizione dei personaggi.