Che The Voice sia un format di successo lo confermano gli ottimi ascolti che il programma sta collezionando sulle emittenti dei paesi in cui va in onda. In Francia ha letteralmente sbancato – la première ha infatti raggiunto 9.1 milioni di telespettatori con uno share del 37.9% – mentre negli States, fortino di American Idol, ha raggiunto anche i 16 milioni di spettatori, mantenendo salda la leadership nel prezioso target commerciale. Un successo che non poteva che ripetersi anche in Gran Bretagna, dove spadroneggiano i format di Simon Cowell, X Factor e Britain’s Got Talent.
Il talent show ideato dal papà del Grande Fratello, John De Mol, in onda dal 24 marzo sulla pubblica BBC One, ha debuttato con ben 8.4 milioni di telespettatori e un incredibile 37.6% di share, con un picco di 9.6 milioni e il 42.3% di share. Numeri che, se confermati nelle prossime settimane, potrebbero creare qualche problemino a Cowell, che nella stessa serata va in onda su ITV 1 con il suo Britain’s Got Talent, la cui sesta edizione ha debuttato assieme a The Voice con un risultato tutt’altro che negativo: 9.4 milioni di spettatori e il 39.2% di share, confermandosi programma più visto.
In realtà i due colossi televisivi oltremanica si danno battaglia “solo” per qualche minuto: The Voice è infatti in onda dalle 19 alle 20:20 mentre Got Talent dalle 20 alle 21:20. Ma è proprio in quei venti minuti di “scontro diretto” che è emersa la forza del format di Talpa Media: dalle 20 alle 20:20 BBC ha totalizzato una media di 8.9 milioni di spettatori con il 36.2% di share, mentre ITV si è dovuta accontentare del 27.3% di share con 6.7 milioni.