Invasione



15
marzo

ESCLUSIVO DM! INVASIONE ALL’ISOLA DEI FAMOSI 2015: IL RACCONTO E I VIDEO DI MARIO ‘FALCO’ FERRI

Mario Ferri in Honduras

Mario Ferri in Honduras

E’ balzato agli onori delle cronache per un’invasione di campo durante il match Italia-Olanda del 14 novembre 2009. Da lì, le sue incursioni con tanto di maglietta di Superman, portatrice dei messaggi più svariati (da Save Favelas Children a Ciro Vive), sono diventate un appuntamento ricorrente nei campi da gioco. Da Genova (Sampdoria-Napoli, 16 maggio 2010) a Salvador (Belgio-Usa, 2 luglio 2014, Mondiali Brasile), passando per Durban (Spagna-Germania, 7 luglio 2010, Mondiali SudAfrica), Firenze (7 settembre 2010, qualificazioni Europei), Madrid (Real Madrid – Milan, 19 Ottobre 2010,  Champions League), Abu Dhabi (Inter-Mazembe, 19 Dicembre 2010, Coppa del Mondo per club) e Londra (Manchester-Barcelona, 28 maggio 2011, finale Champions League), ne ha combinate parecchie in giro per il mondo. Questa volta, però, Mario Ferri – conosciuto come Il Falco – decide di invadere un’isola. Quella dei Famosi in Honduras. Il bello è che ci è riuscito, ma la notizia è passata praticamente inosservata. Noi abbiamo deciso di contattarlo e Mario ci ha racconta tutto, mostrandoci i video del suo ‘attacco isolano’.

I VIDEO SONO IN FONDO ALL’ARTICOLO!

Allora Mario, com’è nato tutto?

Ad ottobre mi chiama la redazione dell’Isola dei Famosi e mi dice che ci sarebbe la possibilità di fare un colloquio conoscitivo. Decido di andarci. Iniziamo a parlare delle mie invasioni di campo, delle magliette (di Superman, ndDM), delle dediche, del perché lo facessi… inizio così un percorso di 3/4 colloqui che va avanti fino a dicembre. Loro mi fanno come ultima domanda: “Mario perchè dovremmo prendere te e non un altro?”. Rispondo: “se mi prendete voi ci vengo volentieri, se non mi prendete voi ci vengo lo stesso”. Si fanno una grossa risata.

Due curiosità, la prima: con chi hai parlato di Magnolia?

Silvia Gandolfi. Sono andato nei loro studi di Milano, a piazzale Udine (via Deruta, ndDM).

La seconda curiosità è sulla tua “professione” di invasore…

E’ un hobby: nella vita “normale” mi piace il calcio, nella vita “folle” faccio l’invasore di campo. Ma la mia professione è un’altra: organizzo eventi, serate a Pescara, nella mia città.

Come ti è venuto questo ‘hobby’?

Anni fa, nel 2008-2009, quando ero un pazzo ventenne, feci una scommessa con gli amici per bloccare una partita di calcio. Il giorno dopo c’era Italia-Olanda a Pescara e, poichè un’invasione di campo l’avevano già fatta, dovevo fare un’invasione di campo che avesse senso. Mi dissi: “devo lanciare un messaggio”. Mi misi così una maglia di Superman – siccome ero un fan – scrivendoci su “Cassano in Nazionale”. Era una superpolemica a quei tempi e la Nazionale peccava di fantasia. Faccio questa prima invasione e succede un bordello; io ragazzo ruspante mi ritrovo addosso Tg1, Tg2, Gazzetta. Si chiedevano chi mi mandasse, perchè l’avessi fatto, il perchè dello stemma… Queste cose, tra l’altro, ad un ragazzo di 20 anni possono far piacere; aumentano le ragazze, aumenta il lavoro e poi non nascondo l’adrenalina che questo gesto mi aveva dato. Da lì purtroppo ho inanellato 15 vicende identiche in giro per il mondo.

Ma anche qualche querela?

Qualche? Sempre. Ogni volta corrisponde una piccola denuncia calcistica. Nella mia giornata tipo da invasore c’è sempre qualche ora in questura.

E poi?




19
maggio

DA LA PROVA DEL CUOCO A CUOCHI E FIAMME: LA CUCINA INVADE LA TELEVISIONE GENERALISTA

La Prova del Cuoco

La Prova del Cuoco

La Rai ci ha visto lungo nel lontano 2000 quando approvò il progetto di un programma culinario nell’ancora poco esplorata, quantomeno sulla prima rete pubblica, fascia pre-prandiale. E dopo ben 11 anni, nonostante la frammentazione degli ascolti e un diretto competitor assolutamente forte (Forum), la Prova del Cuoco si conferma un successo di Rai1, con una media che vacilla tra il 18 e il 20% di share.

La cucina è una passione che accomuna gran parte degli italiani e non è mica un caso che siamo tra i più apprezzati in tutto il mondo. Non stiamo qui a disquisire su quanto siamo bravi e quanto sia sia salutare la nostra cucina, ma preferiamo soffermarci sull’incredibile interesse che sta mostrando la televisione generalista verso il “genere cucina”. Per anni relegato al satellite, dove spopolano le offerte del gruppo Sitcom, la cucina sta vivendo una nuova giovinezza, forse eccessiva, sulla generalista.

Mica solo grazie alla Clerici. Anzi, forse gran parte del merito è di Benedetta Parodi che ha in qualche modo “sdoganato” il genere con i suoi menu velocissimi, come Cotto e mangiato dopotutto, adatti alla frenetica vita degli italiani (qui una nostra intervista a Benedetta Parodi). Altrettanto veloci sono le prove di Cuochi e Fiamme, promosso di recente su La7 – che ospita anche Chef per un giorno -, e le ricette di Federica de Denaro a Casa di Paola nel daytime di Rai1. E una nuova produzione è in arrivo addirittura nel prime time di Canale5, a dimostrazione, ma non avevamo dubbi comunque, che le potenzialità non mancano.


1
febbraio

GRANDE FRATELLO 11: GRAZIANO CECCHINI TENTA L’INVASIONE DIMOSTRATIVA NELLA CASA

Graziano Cecchini

La moda dell’invasione di campo sdoganata da Mario Ferri, il leggendario tifoso di Cassano (che ultimamente ha addirittura confessato di aver ricevuto una proposta sessuale da un giocatore straniero dell’Inter) ormai dilaga a più non posso. La notizia è di quelle che fanno drizzare le orecchie: Graziano Cecchini, avanguardista futurista, ha tentato di fare irruzione nella casa per un’azione dimostrativa eclatante.

Tutto è avvenuto poco prima dell’inizio della diretta. Un allarme per incendio lanciato presso Cinecittà per un carrello contenente fumogeni a cui era stato appiccato il fuoco. Probabilmente Cecchini, noto alle cronache per aver colorato di rosso le acque della Fontana di Trevi, sperava di distrarre l’attenzione per insinuarsi nel regno del Grande Fratello. Dopo qualche minuto infatti ha bucato la recinzione esterna e si è nascosto all’interno di un container in prossimità delle ringhiere attendendo l’attimo propizio. La polizia è riuscita però a bloccarlo e portarlo in Questura.

L’artista in questione è un esperto di azioni magniloquenti per creare uno shock nel pubblico, come la vera avanguardia vuole. Se Duchamp novant’anni fa trasformava un water in un oggetto da venerazione museale a Cecchini non resta che tentare l’ingresso nella casa più spiata e osservata d’Italia. Un personaggio così non poteva non piacere a Vittorio Sgarbi che da buon provocatore nato l’ha nominato Assessore del Nulla al comune di Salemi.