Interviste



6
settembre

RICCARDO CHIATTELLI (CIELO) A DM TV: PUNTIAMO SU MASTERCHEF MA STUDIAMO UN PROGRAMMA DI INFOTAINMENT

Quattro chiacchiere con Riccardo Chiattelli, manager delle aree Programmazione, Produzione e On-air Promotion di Cielo, il canale free sul digitale terrestre della piattaforma Sky.

Il canale punta molto su MasterChef, il format di cucina che debutterà in prima serata il 21 settembre ma c’è una novità che viene svelata ai nostri microfoni: è allo studio un programma mattutino di infotainment in collaborazione con Sky Tg24.




30
agosto

FEDELE CONFALONIERI RIVELA: MENTANA VOLEVA MINZOLINI AL TG5. SANTORO? LO PREFERIVO SUL PONTE DI BAGDAD

Enrico Mentana e Augusto Minzolini

Chi l’avrebbe mai detto: nel suo harem di telegiornalisti del TG5, tra Lamberto Sposini, Emilio Carelli e Cesara Buonamici, Enrico Mentana avrebbe voluto anche Augusto Minzolini. Lo ha rivelato Fedele Confalonieri in un intervento radiofonico nel corso del programma ‘La Zanzara’ condotto da Giuseppe Cruciani su Radio 24. E chissà che il Presidente Mediaset non abbia volutamente punto Chicco Mentana ripescando un vecchio scheletro dall’armadio:

Minzolini a Mediaset? I direttori gia’ li abbiamo, sta bene lì dov’è. E poi a Mediaset voleva portarlo Mentana una decina di anni fa, quando era alla Stampa e Mentana era il direttore del Tg5. Voleva assumerlo. Oggi e’ un’altra storia“.

E com’è andata la storia è sotto gli occhi di tutti: Mentana che ha riconquistato la scena imponendosi come l’anti-Minzolini, raccogliendo consensi proprio grazie al suo telegiornale che si è nettamente contrapposto al modello minzoliniano per stile e per scelta delle notizie. Confalonieri ha parlato anche del futuro di Emilio Fede, per il quale si era vociferato di una possibile sostituzione alla direzione del TG4:

No, per ora resta lì. E poi quelli di una certa età vanno ascoltati. Una volta erano i consiglieri, nel villaggio di Asterix erano quelli con la pozione magica che danno i consigli ai giovani”.


30
agosto

GERRY SCOTTI SU IO CANTO: ABBIAMO ALZATO L’ETA’ DEI CONCORRENTI. MONEY DROP PRONTO PER IL PRESERALE

Gerry Scotti

Di mettere i paletti se ne riparla magari il prossimo anno: anche per la prossima stagione l’agenda di Gerry Scotti è piena di impegni. Finalmente libero dal preserale che da lunedì sarà nelle mani di Paolo Bonolis, il conduttore pavese ha pronte nel suo arsenale quattro cartucce destinate alla prima serata. Si comincia con la terza edizione di Io Canto (da Giovedì 15 settembre) che per la seconda volta dovrà sgomitare con i marmocchi canterini di Antonella Clerici, nonostante le reciproche promesse di “non belligeranza”:

Bisogna riuscire a non personalizzare le sfide. E fare il meglio che si può. C’è una scommessa che nasce anche dagli input delle associazioni dei genitori e pure di chi analizza la tv pensando che sia praticamente l’unica maestra di vita, cosa su cui forse ci sarebbe da discutere. Comunque: alziamo l’età media dei concorrenti, che sarà più verso i 12-16 anni. I piccolini possono essere una punteggiatura di tenerezza, ma concordo che 6 anni è presto per stare davvero in gara“.

Smorza le polemiche, ma allo stesso tempo difende le scelte degli anni precedenti che hanno portato sul palco di Io canto talenti come Cristian Imparato e Benedetta Carretta, di ritorno anche nella nuova stagione:

Però siamo chiari, in serie A arriva chi ha iniziato a giocare a calcio presto: se vuoi coltivare un talento devi farlo dai 12 anni, non dai 18. Tornare nello show cementa i rapporti affettivi che si creano dietro le quinte, che però noi non mostriamo perchè questo non è un reality nè è Amici“.





25
luglio

STEFANO ORSUCCI, HEAD OF DEVELOPMENT & INTERNATIONAL FORMATS DI MAGNOLIA, A DM: ECCO PERCHE’ UN MINUTO PER VINCERE NON E’ LA COPIA DE IL CUBO. XFACTOR 5, MENO NAZIONALPOPOLARE E STESSO BUDGET. ENZO E CARLA PRONTI PER SHOPPING NIGHT.

Stefano Orsucci

Un Minuto per vincere clone de Il Cubo? Per Magnolia la risposta è un “no” secco. In seguito al nostro articolo che sollevava la questione, Stefano Orsucci, head of development and international formats di Magnolia, ha scelto di intervenire su queste pagine per spiegare le differenze intercorrenti tra i due format. Un’occasione utile per una chiacchierata a 360 gradi con l’ex direttore dei canali intrattenimento Sky, da 11 mesi nella società del gruppo Zodiak: dal mercato mondiale dei format a Shopping Night, la nuova sfida di Enzo e Carla per Real Time che ci rivela in anteprima, passando per il beffardo destino di Parenti Talenti e naturalmente XFactor, alle prese con il debutto su SkyUno, MasterChef, programma di punta di Cielo, e l’Isola dei Famosi.

Minute to win it e The Cube: due format differenti per te. Perchè?

Sì. The Cube è un gioco molto tecnologico, con un cubo tridimensionale in studio. E’ spettacolare  e, allo stesso tempo, di grande tensione. I partecipanti sono fisicati, è una cosa un po’ da superuomini mentre la filosofia di Un minuto per vincere è: “tutti possono farcela”. Si tratta di un gioco per famiglie per il preserale di Rai1, molto moderno, dove ci si allena a casa con oggetti quotidiani per una prova che è un po’ come quelle che si facevano da piccoli. Non c’è stata nessun tipo di contaminazione tra i due format tant’è che in Inghilterra Itv manderà in onda anche Minute to Win it. Se fosse stata una copia questo non accadrebbe.

Sembra che alla base ci sia un’idea simile ma declinata in maniera differente…

Ci sono delle prove da eseguire in un tempo stabilito e si vincono dei soldi, ma queste sono molto differenti come dicevo.

E se la versione italiana di The Cube fosse più semplice, magari improntata all’ironia, data la presenza di Mammucari, cosa accadrebbe?

L’hanno registrato sul set inglese che è futuristico per cui penso che sarebbe stato difficile farne una versione semplificata. Poi è chiaro che Teo abbia un approccio più scanzonato ma non credo che si assomiglieranno. Anzi, non si assomigliano.

Chi ha acquistato per primo il format?

Noi. Come MasterChef, ‘Minute to win it’ è un format di Shine, società che Magnolia rappresenta in Italia e con cui abbiamo un rapporto privilegiato.

MasterChef  si inserisce in un filone, quello della cucina, del quale si inizia ad abusare…

La differenza fondamentale tra questo e gli altri programmi di cucina è l’elemento aspirazionale. Master Chef è l’XFactor della cucina: se tu hai sempre desiderato fare lo chef e ti ritieni bravo ma nella vita fai altro, grazie alla televisione puoi realizzare il tuo sogno. Si parte da un grande casting per poi seguire una liturgia che in 3 mesi, grazie ai coach e ai giudici, punta a far crescere professionalmente i concorrenti.

Cosa puoi dirci del programma?


19
aprile

SIMONA ERCOLANI A DM: SE FACCIAMO UN 12% DI SHARE CON UMAN, MI FACCIO STAPPARE UNA BOTTIGLIA!

Simona Ercolani

Il concept –giocoso, ci tiene a sottolinearlo- del programma è che i concorrenti dei reality hanno preso un virus, rappresentato dall’abitudine ad un pizzico di popolarità e, quindi, una certa dipendenza dal pubblico che li ha portati a chiudersi in un mondo autoreferenziale che prevede la tv e, al massimo, i giornali di gossip. La terapia ‘riabilitativa’ prevede il bastone e la carota.

Esordisce così Simona Ercolani, Capo Progetto di Uman – Take Control, il nuovo reality-tamagotchi di Italia 1 in partenza il 2 maggio prossimo. Chiuso il cast, infatti, abbiamo pensato di fare affidamento sulla responsabile dei contenuti del programma che ha pensato bene di accoglierci in compagnia di Sorcio, che non è un ratto ma il suo gatto più brutto che coccola durante la nostra chiacchierata.

La grande novità è che il programma sarà in diretta streaming sul web e avrà tre finestre live su Italia 1 a ‘colazione’, ‘pranzo’ e ‘cena’ (orientativamente alle 11, alle 14 e alle 19. Ma gli orari non sono ancora definiti). Il popolo del web, rispondendo a delle domande, prenderà le decisioni che riguardano i concorrenti.

Parlavi di ‘bastone e carota’ ma Uman sembra un bastone vero e proprio…

Da una parte è il bastone: ti piace dipendere dal pubblico? Allora dipendi completamente dal pubblico. Qualunque cosa ti riguarda la deciderà il pubblico. Ad esempio prendi il cibo: loro avranno del cibo garantito, ma semplice. Tutto ciò che è cibo come piacere lo deciderà il pubblico. Se ad esempio “Tizio” vuole del pollo fritto, sarà il pubblico a scegliere se darglielo o meno con i relativi punti. Ma c’è anche un’altra modalità: potrebbero esserci due persone a volere il pollo fritto oppure noi autori potremmo decidere di chiedere al pubblico se vuole dare il pollo fritto a ‘Tizio” oppure a “Caio” che magari non lo aveva chiesto.

Punti?

Si. Ogni azione, ogni decisione prevede anche una razione di punti.

Ma cosa potranno chiedere?

Qualunque cosa tranne quelle cose che appartengono ai ‘diritti’.  Vuoi vedere un parente? Vuoi sentire una canzone? Vuoi dormire con uno degli altri concorrenti? Vuoi uscire per andarti a fare un giro? Vuoi che Tizio faccia la doccia? E poi c’è tutta la parte che riguarda l’arredamento: il laboratorio verrà arredato man mano sino a diventare una casa. Anche in questo caso decide il pubblico. L’obiettivo è quello di portare il mondo all’interno del reality per far capire ai concorrenti che la realtà non è fatta solo di televisione e gossip. Il tono sarà comunque giocoso, non tedioso.

Chiamalo giocoso. Saranno rinchiusi in delle celle a prendere ordini dal pubblico…

Ma sta a loro, poi, rispettare o meno il volere del pubblico. Se accettano guadagnano punti. In caso contrario li perdono. Il libero arbitrio non gliel’abbiamo tolto.

Ci sarà un’area comune?

Ci saranno otto celle e un’area comune nella quale, tra l’altro, ogni giorno riceveranno delle visite: una sorta di wikipedia dal vero. Per esempio entra il pompiere che ti dice perché ha scelto di fare il pompiere.

Le votazioni sono esclusivamente attraverso il web?

Per quanto riguarda la settimana, si. In prime time invece interverrà il televoto.  Con il televoto il pubblico stabilirà chi può e in che modo guadagnare altri punti. Perché il programma verrà vinto da chi totalizzerà il punteggio maggiore.

Ci saranno delle prove?

Si, ci saranno delle prove in studio che si ispirano a dei videogiochi esistenti.

Facciamo  un esempio?





5
aprile

IL TERREMOTO A FORUM: INSULTI PER STRADA A RITA DALLA CHIESA, DELUSA DAGLI AMICI DI SINISTRA. LE IENE ATTACCANO, SOLIDARIETA’ SOLO DA CLERICI E GILETTI.

Rita Dalla Chiesa

Questa volta sul banco degli imputati ci è finita lei. Non dev’essere affatto comoda la poltrona su cui siede in questi giorni Rita Dalla Chiesa. Il polverone che da mercoledì scorso impazza in rete e sui giornali ha finito per strabordare anche fuori dai media, nella vita reale della conduttrice di Forum. La vicenda è nota: Marina Villa, una delle tante figuranti che compaiono nel programma di Canale 5, si è dichiarata una terremotata dell’Aquila ringraziando il Presidente del Consiglio per gli ottimi tempi della ricostruzione: “Solo 300 – 400 persone sono rimaste ancora negli hotel perché fa comodo. Mangiano, bevono e non pagano niente. Ci vorrei andare anche io“.

Sull’ottimismo forzato della signora, la Dalla Chiesa ha immediatamente espresso i suoi dubbi, ringraziando però al tempo stesso anche lei il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso. E poco importa che tale Marina fosse una terremotata reale: a pochi minuti dalla puntata, la notizia che Rita Dalla Chiesa si fosse “venduta al potere” aveva già fatto il giro della rete e le critiche iniziavano a piovere a raffica. Molti si appellano alla memoria del padre, il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa: “La Palermo onesta che amava tuo padre ti disprezza” e “Tuo padre si sta rivoltando nella tomba” sono solo alcuni dei messaggi arrivati. Al “Corriere della Sera“, la conduttrice ha raccontato l’aspetto più duro della vicenda.

Qualche critica se l’aspettava, ma agli insulti ricevuti per strada non era preparata. Già, perchè è successo anche che la signora di Forum si sia dovuta allontanare da una pizzeria di Ponte Milvio dopo essere stata istigata da due tavoli vicini. E all’Auditorium Parco della Musica, due ragazzi senza nemmeno aver visto la trasmissione, le chiedono se non si vergogni a condurre un programma del genere. Nemmeno gli amici delle Iene, che pure convivono sotto lo stesso “tetto”, si sono risparmiati qualche frecciatina sulla vicenda. Frasi pronunciate in diretta come “È ora di cambiare quella vecchia anziana figurante che fa la parte della conduttrice” e la richiesta a Bertolaso di concederle un restauro completo, non sono piaciute alla diretta interessata.


15
gennaio

ALBALLOSCURO: ALBA PARIETTI E LE SUE INTERVISTE OSCURE SU LA7D DAL 3 FEBBRAIO.

Alba Parietti

Finalmente ce l’ha fatta. Dopo cinque anni passati a pane e ospitate e dopo l’esperienza di Wild West e di Grimilde, di cui non si dimentica mai di ricordarne il successo ottenuto nell’unica puntata andata in onda (quasi il 18% su Italia1 nel giugno del 2006), Alba Parietti torna finalmente alla conduzione di un programma in prime time sul La7D.

In Alballoscuro, questo il geniale titolo del programma scritto da Giovanni Benincasa in onda dal 3 febbraio per 10 puntate, Alba Parietti smetterà i panni dell’intervistata e vestirà quelli di un’intervistatrice molto particolare. Ogni puntata prevede infatti due interviste a personaggi del mondo dello spettacolo, della cultura, dello sport e dell’attualità che sottoscriveranno un “contratto con i telespettatori”. La particolarità di tali interviste, ciò che in altre parole le rende diferrenti da quelle barbariche proposte sulla stesse rete, sta nel fatto che la Parietti verrà a conoscenza dell’ospite, che non potrà mai esimersi dal rispondere, solo durante la puntata – annullando così i ruoli tra l’intervistato e l’intervistatore.

Nel cast, seppur dietro le quinte, ci sarà anche una garanzia come Claudio Sabelli Fioretti, il cui compito sarà quello di stendere le 500 domande che l’Alba nazionale estrarrà casualmente durante l’intervista. Al fianco della conduttrice troveremo invece l’attrice Francesca Reggiani, comica “annunciatrice” del programma (nella prima puntata gli ospiti verranno introdotti dalla parodia di Carla Bruni). Vedremo come questo ‘umile ritorno’ verrà accolto dai telespettatori.

Per maggiori info, leggete DM su Sorrisi, martedì in edicola.


4
ottobre

DARIA BIGNARDI E’ TOP NELLE INTERVISTE POP. MA LASCI STARE LA POLITICA

Daria Bignardi e Renzo Bossi a Le Invasioni Barbariche

Ogni tanto ci piace ricordarla così, quando, algida, muoveva le fila di arditi talk show destreggiandosi tra il morboso e il sociologico. Zarina del trash intellettuale sembrava fosse destinata a diventare l’antagonista principale di Maria De Filippi. Ma Daria Bignardi, con il passare del tempo, ha scelto una strada che l’avrebbe allontanata dal “basso” e  resa paradossalmente più sciolta e distante dalla celebre collega catodica.  

Un percorso che non ha mancato di premiare il suo talento consacrandola icona della televisione radical chic. Nelle Invasioni Barbariche, la sua creatura più riuscita insieme a Tempi Moderni, ha saputo imporre uno stile elegante improntato all’essenzialità e all’attenzione ai dettagli. Più dell’accomodante Fazio o del logorroico Chiambretti, la Bignardi è la regina delle interviste pop. Un meccanismo quasi perfetto che si inceppa solo quando c’è la politica di mezzo.  

La signora Sofri è “tendenziosa”, malcela le proprie idee abbandonandosi a sprezzanti ghigni che infastidiscono lo spettatore perchè provengono dall’intervistatrice piuttosto che dall’intervistato. E quando fa di tutto per nascondere il proprio dissenso, il risultato è un’intervista scialba che si protrae a lungo nel tentativo di rianimarla. La prima puntata delle Invasioni Barbariche ha messo in evidenza una formula ancora valida ma che ha svanito la freschezza e l’originalità dei primi tempi.