Irriverente, cinico, sempre e comunque polemico. Mai banale. Filippo Facci è uno di quei giornalisti che sanno usare la penna come fosse un fioretto in mano a D’Artagnan. Molti lo considerano vicino al centrodestra, lui invece si definisce uno che pensa con la propria testa. Attualmente dispensa le sue stoccate dalle pagine del quotidiano Libero e, televisivamente, sull’emittente di Telecom Italia Media, La7, dove da ieri è approdato al timone di In Onda estate, il talk show di access prime time in programma dal lunedì al venerdì. Un’esperienza che lo vede al suo esordio assoluto come conduttore televisivo, al fianco della collega giornalista Natascha Lusenti.
Filippo, questo per te è un vero e proprio debutto: come ti senti?
Mi sento “normale”. E’ vero, non ho mai fatto il conduttore, anche se sono stato assunto a Mediaset per 12 anni e credo di comprendere qualche meccanismo televisivo. E’ la mia prima volta e questo potrebbe essere il pericolo o la risorsa, perché normalmente vengo considerato una persona da moderare e non moderatrice. Però le sorprese non mancano mai…
Al programma hai impresso uno stile particolare. E’ una scelta voluta?
La mia ambizione è quella di sparire, e in questo sono d’accordo con Natascha Lusenti. Non devo farmi notare, non devo spiazzare: la mia bravura sarà quella di saper tirar fuori dagli ospiti ciò che possa interessare al telespettatore, che oggi è molto diverso dalle aspettative degli addetti ai lavori. Non ho paura di essere didascalico o di spiegare daccapo cose che basta perdersi una puntata per non ricordare già più.
Quindi non ti vedremo battibeccare con Natascha Lusenti come accadeva l’anno scorso con la coppia Telese – Costamagna?
Neanche per idea, non è la nostra intenzione e la riterremo una cosa negativa e poco professionale, se esiste ancora questa espressione. In verità il tipo di programma che faremo lo sappiamo solo venti secondi dopo l’inizio della diretta, ma non ci sarà una contrapposizione basata sul fatto che siamo un uomo e una donna, né tantomeno ci sarà alcuna attribuzione di conduttore di destra o di sinistra.
Di recente hai scritto che l’informazione televisiva è affetta da “cretinismo bipolare”. Cosa intendi con questa espressione?