L’aggettivo “storico” le ricorda Napoleone, ma è impossibile non usarlo quando si parla di lei: Emanuela Folliero è un volto Mediaset da più di vent’anni (con qualche piccola interruzione) nonchè l’unica annunciatrice rimasta in quel di Cologno. Malgrado l’esperienza, però, le proposte scarseggiano e così l’ex “signora” Salem ha pensato bene di passare dall’altra parte della barricata. E’ sua l’idea alla base di HollyFood – L’appetito vien guardando, il programma sul binomio cinema e cucina (in onda su La5 dal lunedì al venerdì alle 18.45 e la domenica alle 12.40) di cui Emanuela è autrice e conduttrice…
Emanuela questa settimana hai debuttato con Hollyfood – L’appetito vien guardando. Cosa puoi dirci a proposito del programma?
Il programma nasce da un mio libro, frutto del mio amore per il cinema e per la cucina, che ho pensato di portare in tv. In questo momento storico bisogna inventarsi delle cose perché le proposte scarseggiano. Lavorando a Mediaset da tanti anni e avendo di conseguenza acquisito una certa credibilità – altrimenti non mi avrebbero dato questo programma – sono riuscita a portare avanti dei progetti. Il mio lavoro diventa un altro lavoro, quello di reinventarsi. Tornando alla nascita di Hollyfood, insieme a Riccardo Pasini, mio ex autore di Stranamore e attualmente proprietario di una casa di produzione (Prodotto, ndDM), abbiamo cominciato a lavorare sull’idea per farne una puntata zero che è stata poi proposta a La5. Contestualmente abbiamo trovato anche alcuni sponsor.
Hollyfood è un progetto di brand entertainment al pari del tuo prossimo programma Come nuova. Quando lo vedremo in onda?
Non l’abbiamo ancora registrato, presumibilmente andremo in onda nella primavera del 2013. C’è un gran un lavoro dietro, bisogna cercare delle persone vere che si sottoporranno – secondo quello che al momento abbiamo scritto – ad una giuria, composta da me, uno psicologo, un chirurgo, che deciderà chi ha più bisogno di alcuni interventi estetici.
Da anni sei un volto simbolo di Mediaset, ti sei mai sentita non valorizzata o non sfruttata a dovere?
Personalmente no, mi sono sentita sempre abbastanza appagata, tra alti e bassi ci sono sempre da più di vent’anni. Devo ammettere che la cosa che mi dici la sento speso dalla gente comune e anche quando mi hanno dato programmi importanti, come Stranamore, mi sono sentita dire: “era ora”. Non so se siano frasi di circostanza, ma mi fanno riflettere e pensare effettivamente: “è vero potrebbero darmi qualcosa di più”. Nel frattempo mi invento delle cose, non sono mai stata una con l’ansia dell’autografo, io sto bene anche dietro le quinte.
Tutto ciò suona strano se si pensa che sei stata legata per anni ad un importante manager di Mediaset (Alessandro Salem, ndDM).