Giovanni Floris



11
marzo

DM LIVE24: 11 MARZO 2011. LA DALLA CHIESA E IL SESSO, LA D’URSO E IL VINO, COSTANZO E LE CANNE.

Diario della Televisione Italiana dell'11 Marzo 2011

>>> Dal Diario di ieri…

  • ForumFolies

lauretta ha scritto alle 14:30

Nella sessione pomeridiana di Forum si parla di carri funebri e scaramanzia e un ragazzo del pubblico: “Io c’ho fatto l’amore in un carro funebre… contro tutte le scaramanzie”. La Dalla Chiesa convinta: “Si, infatti!”. A quel punto sbotta Bracconeri: “Ma si infatti che! Ti sembra una cosa normale?”. E Rita Dalla Chiesa ridendo: “No, infatti”.

  • Vino

mats ha scritto alle 16:46

A Pomeriggio 5, durante l’intervista ad Emanuela Aureli, la d’Urso chiama il video dell’imitatrice ai suoi esordi alla Corrida ma ne parte uno che non c’entra nulla. Poco dopo si ritorna in studio con la d’Urso che dice: dovete sapere che oggi ho portato del vino e in regia se lo devono essere bevuto tutti. Rilancia il filmato che però non parte, e a quel punto dall’alto si sente la voce di Riccadonna, il regista: “Abbiamo un problema Barbara!”. La conduttrice, ridendo: “C’avete taaanti problemi!”

  • Canne

lauretta ha scritto alle 19:13

Durante il Maurizio Costanzo talk, Costanzo rivolto ad una signora del pubblico: “Signora, che si è fatta una canna? Perchè mi fa quei cenni?!”.




2
marzo

PAR CONDICIO IN RAI, IL PDL PROPONE I CONDUTTORI A ‘TARGHE ALTERNE’. E SANTORO: SIAMO AL MINCULPOP.

Michele Santoro, Bruno Vespa

Conduttori a “targhe alterne” per garantire la par condicio in tv. Qualcuno la bollerà all’istante come una provocazione bizzarra, da carnevale, ma la proposta avanzata ieri dal Pdl in Commissione di Vigilanza Rai ha tutta l’aria di essere seria. Anzi serissima. Secondo Alessio Butti, relatore di maggioranza della bozza,  l’occupazione delle serate televisive di martedì e il giovedì sarebbe infatti diventata una anomala “rendita a vantaggio di alcuni conduttori“, perciò una situazione non proprio all’insegna del pluralismo. Bisogna quindi cambiare registro… Michele Santoro e Giovanni Floris stiano in campana: il riferimento allo sbilanciamento a sinistra riguarda soprattutto loro.

Così, per evitare che una voce prenda il sopravvento o abbia più risonanza delle altre, il Pdl ha pensato ad un avvicendamento di giornalisti con diversa formazione culturale per i talk show che occupano le fasce migliori del palinsesto. In questo modo Annozero e Ballarò non sarebbero più le reginette incontrastate del prime time giornalistico. Secondo la relazione di Butti, potrebbero infatti essere sostituite a turno da “altri spazi informativi e/o di approfondimento affidati ad altri conduttori, da posizionare negli stessi giorni (martedì e giovedì), alla stessa ora (prima serata), sulle stesse reti e con le stesse risorse esistenti secondo una equilibrata alternanza settimanale“. Una proposta originale, senza dubbio.

Tra i giornalisti ‘filo-govenativi’ che potremmo quindi trovare in prima serata, magari proprio al posto di Santoro, ci sono Giuliano Ferrara (che il 16 marzo esordirà con Radio Londra dopo di Tg1 delle 20, ndDM), il presentatore de L’Ultima Parola Gianluigi Paragone, ma anche Bruno Vespa. Nella norma proposta da Butti ci sono anche regole che attribiscono  responsabilità civili e penali ai conduttori. In particolare, si stabilisce che “qualora non si giunga a formalizzare un accordo con il conduttore, la Rai provveda a stipulare contratti in cui sia individuata con chiarezza la responsabilità del conduttore e le relative sanzioni in ordine all’attendibilità e alla qualità delle notizie diffuse“. Secondo alcuni, un riferimento alle vicende di Milena Gabanelli e ai bisticci del suo Report con l’azienda.


14
dicembre

VOTO DI FIDUCIA: A BALLARO’ E PORTA A PORTA LE REAZIONI POLITICHE AL B-DAY. STRISCIA LA NOTIZIA CONSEGNA UN TAPIRO GIGANTE AGLI ‘SCONFITTI’

Silvio Berlusconi

Traballa ma tiene duro: la fiducia c’è. Silvio Berlusconi vince di un Fli (o fil, è uguale) e con uno scarto di soli tre voti incassa il “sì” della Camera al suo Governo. 314 a 311. Il dato politico è tutto a suo favore, ma le interpretazioni e i commenti si spaccano nel tentativo di attribuire un valore reale al risultato di oggi. “La vittoria numerica di Berlusconi è evidente quanto la nostra sconfitta” ha commentato ad esempio il Presidente della Camera Gianfranco Fini dopo la batosta ricevuta da Futuro e Libertà. Tra dirette e collegamenti la tv sta seguendo ora per ora l’evolversi del dopo-fiducia, considerando il possibile delinearsi di nuove coalizioni e le ipotesi di voto anticipato. Ora tutto è possibile.

La giornata politica sarà al centro della puntata di Ballarò in onda stasera. Giovanni Floris darà spazio al confronto e alle reazioni politiche suscitate dai risultati delle votazioni di Camera e Senato. Parteciperanno al dibattito il ministro dei Beni culturali e coordinatore del Pdl Sandro Bondi, il leader di Sinistra e Libertà Nichi Vendola e il capogruppo di Futuro e Libertà Italo Bocchino. Tra le fila dei giornalisti, il presidente di Rcs libri Paolo Mieli, il direttore del Tempo Mario Sechi e Massimo Giannini di Repubblica. Come sempre non mancheranno la copertina ironica di Maurizio Crozza e i sondaggi di Nando Pagnoncelli (Ipsos).

Dopo Ballarò, Rai3 offrirà al pubblico la possibilità di ascoltare un’altra autorevole voce di commento alla situazione politica e sociale del Paese. Parla con me di Serena Dandini, infatti, ospiterà il direttore del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli. Anche Porta a Porta di Bruno Vespa approfondirà  le conseguenze del voto di fiducia a Berlusconi a partire dalle 23:10 su Raiuno. In serata tutti i telegiornali riserveranno ampio spazio alla pagina politica e a quella degli scontri molto violenti, con cariche della polizia e feriti, che oggi hanno infiammato il centro di Roma.  





24
novembre

ARTISTI COL ‘CASCHETTO’

Fabio Fazio e Luciana Littizzetto

Fabio Fazio e Luciana Littizzetto, curati da Beppe Caschetto

E mica esiste solo Lucio Presta. E’ pur vero che l’agente di Bonolis e Benigni è il più esposto a livello mediatico, ma nel marasma televisivo del Belpaese, di agenti pronti a piazzare i propri protetti a destra e manca ne esistono a iosa. E chissà che Masi non abbia ragione quando parla di riportare le eccellenze senza l’ausilio di intermediari. Per carità, “ognuno nella vita ha degli intermediari”, per citare una delle tante frecciate del Paolino nazionale, ma forse “quando è troppo, è troppo”.

Beppe Caschetto – per fare un esempio – è un vero maestro. A capo della ITC Movie, Caschetto è manager e produttore televisivo e lavora senza troppi problemi con Rai, Mediaset, Telecom Italia e Sky. Una sorta di “polipo umano” che negli anni ha creato dei veri e propri “feudi televisivi” dove i suoi artisti si dilettano in ospitate e conduzioni varie. Victor Victoria è un esempio lampante: il talk della seconda serata di La7 è firmato tra gli altri da Andrea Zalone e Piero Guerrera (curati da Caschetto), è condotto da Victoria Cabello (curata da Caschetto) con la partecipazione di Geppi Cucciari (curata da Caschetto) ed è prodotto da ITC Movie (di Caschetto) in collaborazione con Neo Network.

Altro caso curioso è la seconda serata della domenica di Rai3: eliminato Glob L’osceno del villaggio, prodotto da ITC Movie e condotto da Enrico Bertolino (curato da Caschetto), la terza rete pubblica ha puntato su Gene Gnocchi (curato da Caschetto) con la versione comica dell’Almanacco (prodotta da ITC Movie) firmata tra gli altri da Luca Monarca (curato da Caschetto) e che in due delle tre puntate andate in onda ha ospitato Maddalena Corvaglia e Federica Fontana (curate da Caschetto). Chissà, forse le uniche disponibili…


23
novembre

BERLUSCONI INTERVIENE A BALLARO’ E SULL’EMERGENZA RIFIUTI ACCUSA: SIETE DEI MISTIFICATORI (VIDEO)

Silvio Berlusconi - Ballarò

Silvio alza la cornetta e chiama Ballarò. Il presidente del Consiglio Berlusconi è intervenuto telefonicamente in diretta nel talk show di Raitre condotto da Giovanni Floris. Il premier ha voluto dire la sua sul problema dei rifiuti a Napoli e Terzigno, di cui si stava discutendo in studio. “Il mio è un ritorno di protesta” esordisce il Cavaliere, che si lamenta di un servizio mandato in onda definendolo “assolutamente mistificatorio“. Poi si infiamma e spiega le mirabolanti misure che il Governo avrebbe preso in Campania per risolvere l’emergenza monnezza. “Le promesse fatte sull’emergenza rifiuti sono state assolutamente mantenute” dice. Un Berlusconi particolarmente infervorato, come non lo si sentiva da tempo.

All’inizio del collegamento con il premier Floris ha chiesto al Cavaliere di accettare anche delle domande. Berlusconi ci sta, ma poi parte in quarta e il maestrino dalla penna rossa di Ballarò non riesce più ad interromperlo. Lo fa solo dopo un paio di minuti, quando cerca di incalzarlo ed aprire una discussione. Ma il Cavaliere sbotta: “Non mi interrompa, mi lasci continuare“. Poi spara il siluro, attacca la trasmissione di Raitre e il suo conduttore. “Crede che la Rai sia sua mentre è pagata da tutti i contribuenti. Siete i soliti mistificatori ma è una tecnica che con me non funziona perché se permette di tv ne so io più di lei accusa Berlusconi, che riattacca il telefono senza lasciare spazio a repliche. Una tecnica collaudata che il Cav rispolvera ogni qual volta intervenga in trasmissioni non propriamente favorevoli al suo governo. Lo aveva fatto anche lo scorso giugno, telefonando sempre  alla trasmissione di Floris (il precedente, qui).

Il giornalista, terminato l’intervento fiume di Berlusconi di stasera, ha precisato: “Ballarò si caratterizza perché tutti si confrontano nella chiarezza, nella trasparenza. Abbiamo sempre ospitato le telefonate del Presidente Berlusconi pagando di nostro in capelli bianchi e in voglia di fare questo mestiere“. Applausi da curva ultrà in studio. Chi ha fatto gol?

QUI IL VIDEO





14
settembre

BALLARO’ TORNA A COMMENTARE LA POLITICA. FLORIS APRE CON LA POLEMICA: SAREI PARTITO PRIMA, MA LA RAI NON HA VOLUTO

Giovanni Floris, conduttore di Ballarò

C’é una maggioranza efficiente, in grado di governare? Esiste un’alternativa? Anche Giovanni Floris riparte da qui. D’altra parte l’agenda politica dell’ultimo mese lascia poco spazio alla fantasia, e sotto i riflettori dell’attualità c’è la spaccatura tra berluscones e finiani con lo spauracchio delle elezioni anticipate. Da sinistra, invece, si attendono ancora segnali di vita. Di tutto questo si parlerà nella prima puntata di Ballarò, il programma d’approfondimento di Raitre che torna oggi in prima serata. In studio, saranno ospiti di Floris Anna Finocchiaro (Pd), Pierferdinando Casini (Udc), Nichi Vendola (SeL), Maurizio Lupi (Pdl) e il deputato finiano Fabio Granata. Interverranno anche il direttore del Sole 24 Ore Gianni Riotta, il condirettore del Giornale Alessandro Sallusti e il presidente della Ipsos Nando Pagnoncelli. Durante la puntata, che anche quest’anno sarà introdotta da un monologo del comico Maurizio Crozza, verranno trasmesse interviste e contributi video.  

Nei giorni scorsi Floris ha dichiarato di aver invitato Berlusconi e Fini, anche se per ora il colpo grosso non gli è riuscito. Probabilmente il ‘maestrino’ di Ballarò confida ancora nel fatto che uno dei due leader questa sera ci ripensi o, più probabilmente, alzi la cornetta e decida di intervenire telefonicamente in diretta. L’obiettivo che il conduttore si prefigge per la nona edizione del suo talk è ambizioso, quello cioè di ”aprire un confronto costruttivo per trovare le soluzioni possibili, rivolgendosi alla politica, che dovrebbe risolvere i problemi di chi va a votare alle elezioni“.

La vigilia del ritorno di Ballarò è stata scandita da una polemica che ha trovato sfogo nelle parole che Paolo Ruffini ha pronunciato durante la conferenza stampa di presentazione del programma. ”Abbiamo chiesto all’azienda di partire (con Ballarò, ndDM) il 7 settembre, dopo il discorso di Fini a Mirabello ma Masi ci ha risposto che non era opportuno cambiare palinsesto. Così, mentre Mentana intervistava il Presidente della Camera noi trasmettevamo la replica del circo“. Ha denunciato il direttore reintegrato di Raitre. Al suo sfogo si è unito Floris, che ha ribadito: “Noi eravamo pronti a fare uno speciale solo con le forze interne, perciò la mancata messa in onda non ha avuto ragioni produttive o contrattuali“. La frecciata, si capisce, era rivolta al DG Masi.

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2
agosto

RAI: I TALK SHOW NON RIAPRONO. FLORIS: “PECCATO, AVEVAMO UNA PUNTATA PRONTA”

Silvio Berlusconi vs Gianfranco Fini

La situazione politica italiana è piuttosto critica, ma i talk show della Rai non riapriranno i battenti nella calura agostana. Se ci saranno approfondimenti, saranno affidati ai tg e ai direttori delle varie testate. È l’esito della riunione a viale Mazzini fra il direttore generale, Mauro Masi, e i direttori di telegiornali e giornali Radio Rai.

“I direttori delle testate potranno chiedere ampliamenti degli spazi previsti e, ove ritenuto necessario, anche variazioni di orario nei palinsesti” sottolinea la nota diffusa dalla Rai. Le proposte che arriveranno da Minzolini & Co. dovranno essere vagliate prima dal Vicedirettore Marano chiamato a coordinare le iniziative fra le diverse testate e poi dal Dg Masi che dovrà dare l’ok definitivo. 

In sostanza dovrebbe cambiare poco: il Tg1 approfondirà l’evoluzione del quadro politico all’interno di Tv7 e di Speciale Tg1, mentre il tanto atteso ritorno di Ballarò non ci sarà. Queste le parole di un rammaricato Giovanni Floris. «Peccato, un vero peccato» commenta Floris. «La puntata era pronta, avevamo coinvolto ospiti autorevoli, avevamo dei bei servizi da far vedere, come sempre sarebbe stata una puntata rigorosa ed equilibrata. Sarebbe stata insomma secondo noi un’ottima puntata»


1
agosto

MASI CONVOCA I DIRETTORI DEI TG: SITUAZIONE POLITICA DELICATA. LA RAI VALUTA UNA RIAPERTURA ANTICIPATA DEI TALK SHOW

Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini

Se succede il patatrac, l’informazione Rai non deve farsi trovare impreparata. Mauro Masi ci tiene, vuole tutti sul pezzo. Il Direttore Generale della tv pubblica infatti ha convocato per domani, lunedì 2 agosto, alle ore 11.00 i direttori di Tg1, Tg2, Tg3, Tgr, Rainews e Gr Radio Rai. Il motivo è presto detto: le vicende politiche di questi giorni, culminate con il divorzio tra Berlusconi e Fini, annunciano un periodo incandescente e pieno di colpi di scena, di fronte al quale i talk show e i programmi d’approfondimento della prima serata non possono attendere. Se dovessero aspettare l’autunno, campa cavallo. Non c’è tempo da perdere.

Una nota di Viale Mazzini diramata in queste ore giustifica la convocazione da parte di Masi con un bisogno urgente di “un approfondimento sugli impegni della comunicazione del gestore del servizio pubblico radiotelevisivo in relazione agli sviluppi della situazione politica nazionale“. Basta con le repliche a random e con i programmi frivoli tipici del periodo estivo, nel giro di pochi giorni i palinsesti potrebbero subire un sensibile aggiustamento in funzione di un’informazione più completa. Nel vertice di domani, cioè, si parlerà della possibilità di (ri)mettere in piedi già dalle prossime settimane alcuni programmi d’approfondimento, per raccontare meglio i futuri scenari politici del Paese.  

Giovanni Floris, da maestrino diligente, è stato il primo a rispondere all’appello: “Noi siamo pronti: se ci danno il via libera, Ballarò è pronta ad andare in onda martedì” ha detto il giornalista, il quale ha poi aggiunto “d’intesa con la rete abbiamo chiesto di fare uno speciale perché ci sembra che il momento politico lo meriti“. Floris si è poi dichiarato favorevole alla messa in onda sia dei talk serali che degli appprofondimenti da parte dei Tg perchè -ha detto- “non siamo mai stati  alternativi l’uno all’altro“. L’Usigrai, invece, non è dello stesso avviso, e vorrebbe che dell’informazione sugli avvenimenti politici di questi giorni si occupassero solo i tg.