Giovanni Floris, conduttore di Ballarò
C’é una maggioranza efficiente, in grado di governare? Esiste un’alternativa? Anche Giovanni Floris riparte da qui. D’altra parte l’agenda politica dell’ultimo mese lascia poco spazio alla fantasia, e sotto i riflettori dell’attualità c’è la spaccatura tra berluscones e finiani con lo spauracchio delle elezioni anticipate. Da sinistra, invece, si attendono ancora segnali di vita. Di tutto questo si parlerà nella prima puntata di Ballarò, il programma d’approfondimento di Raitre che torna oggi in prima serata. In studio, saranno ospiti di Floris Anna Finocchiaro (Pd), Pierferdinando Casini (Udc), Nichi Vendola (SeL), Maurizio Lupi (Pdl) e il deputato finiano Fabio Granata. Interverranno anche il direttore del Sole 24 Ore Gianni Riotta, il condirettore del Giornale Alessandro Sallusti e il presidente della Ipsos Nando Pagnoncelli. Durante la puntata, che anche quest’anno sarà introdotta da un monologo del comico Maurizio Crozza, verranno trasmesse interviste e contributi video.
Nei giorni scorsi Floris ha dichiarato di aver invitato Berlusconi e Fini, anche se per ora il colpo grosso non gli è riuscito. Probabilmente il ‘maestrino’ di Ballarò confida ancora nel fatto che uno dei due leader questa sera ci ripensi o, più probabilmente, alzi la cornetta e decida di intervenire telefonicamente in diretta. L’obiettivo che il conduttore si prefigge per la nona edizione del suo talk è ambizioso, quello cioè di ”aprire un confronto costruttivo per trovare le soluzioni possibili, rivolgendosi alla politica, che dovrebbe risolvere i problemi di chi va a votare alle elezioni“.
La vigilia del ritorno di Ballarò è stata scandita da una polemica che ha trovato sfogo nelle parole che Paolo Ruffini ha pronunciato durante la conferenza stampa di presentazione del programma. ”Abbiamo chiesto all’azienda di partire (con Ballarò, ndDM) il 7 settembre, dopo il discorso di Fini a Mirabello ma Masi ci ha risposto che non era opportuno cambiare palinsesto. Così, mentre Mentana intervistava il Presidente della Camera noi trasmettevamo la replica del circo“. Ha denunciato il direttore reintegrato di Raitre. Al suo sfogo si è unito Floris, che ha ribadito: “Noi eravamo pronti a fare uno speciale solo con le forze interne, perciò la mancata messa in onda non ha avuto ragioni produttive o contrattuali“. La frecciata, si capisce, era rivolta al DG Masi.