Gianluigi Nuzzi
Una trattativa clamorosa, micidiale. Senza via d’uscita. E una mano tesa alla ‘ndrangheta da parte delle Istituzioni. Inizierà così, con uno squarcio sui rapporti tra Stato e mafia, il racconto de Gli Intoccabili, la nuova trasmissione d’inchiesta condotta da Gianluigi Nuzzi su La7. Il programma, un viaggio sottotraccia nella “zona grigia” del Paese, esordirà stasera alle 23.10 con una storia in grado di far sobbalzare dalla sedia anche il magistrato Nicola Gratteri. “E’ la prima volta che sento di una trattativa” ha detto il Procuratore aggiunto di Reggio Calabria, ospite in studio della prima puntata. E questo è solo l’inizio. Gli Intoccabili passerà in rassegna tutti i centri nevralgici del potere, svelando intrecci pericolosi e retroscena inediti. Per saperne di più abbiamo parlato direttamente con il conduttore del nuovo format giornalistico di La7.
Gianluigi, innanzitutto oggi chi sono gli Intoccabili?
Sono fondamentalmente quelle reti di potere sottese e poco conosciute in Italia che possono essere di criminalità economica, finanziaria, di criminalità organizzata. Sono anche le cosiddette ‘cricche’, le lobby che tengono in pugno pezzi della nostra società.
Vi sarete fatti tanti bei nemici…
Ma no, perché tutto dipende da come racconti le cose. I nemici te li fai se colpisci sotto la cinta, se sei scorretto. Noi invece citiamo notizie, documenti, abbiamo tesimonianze in esclusiva: questa è l’ossatura del programma. Siamo una trasmissione che vuole proporre un giornalismo d’inchiesta scevro dalle teorie, e questo avviene grazie ad una redazione mista nella quale convergono esperienze diverse. Il nostro racconto non avviene per sentito dire, ma portiamo i protagonisti, le carte. Poter creare una propria squadra e affrontare i grandi segreti italiani senza l’ipoteca del pregiudizio è il grande sogno di ogni giornalista. Noi, in particolare, ci occuperemo di vicende quotidiane, recenti, che possono avere un’influenza specifica sulla nostra vita.
E infatti stasera parlerete di ‘ndrangheta.
La prima puntata è micidiale perché noi sveliamo trattative tra Stato e antistato che non sono quelle siciliane ma sono trattative che si sono verificate nel 2007. Stasera vedrete il protagonista del nostro racconto, un ufficiale di polizia giudiziaria, che racconta il ruolo nevralgico da paciere che ha avuto tra i boss della ‘ndrangheta coinvolti nella faida di Duisburg, nel 2007, dove morirono sei persone. Mentre si sviluppava l’indagine c’era una parte dello Stato che cercava di evitare una guerra di mafia. E questa è una cosa clamorosa.
Ci puoi già anticipare qualcosa sulle prossime puntate?