Giancarlo Scheri



4
agosto

FICTION MEDIASET: ANCHE LA “STRATEGIA DEI PILOT” E’ FALLITA

Pilot

Con la retrocessione da Canale 5 a La5, prosegue la lunga agonia de L’amore non basta (quasi mai). La fiction trasmessa lo scorso novembre con il titolo Due mamme di troppo ed in seguito sospesa per bassi ascolti, non è riuscita a destare l’interesse dei telespettatori neppure nella versione rieditata in onda nella meno pretensiosa stagione estiva. Un riscontro di pubblico lontano dal buon esito dell’omonimo film tv che a gennaio del 2009 con una media di 5.524.000 telespettatori e del 22.41% di share, portò la rete a creare dal pilot con protagoniste Lunetta Savino e Angela Finocchiaro una miniserie in 6 puntate.

Non è la prima volta che in quel di Canale 5 un film tv trasformato in serie fallisce il tentativo di bissare i consensi ottenuti con il film-test. E’ il caso ad esempio di Non smettere di sognare, il cui pilot in onda a luglio del 2009, portò a Canale 5 un ascolto di ben 6.744.000 telespettatori e il 30.71% di share. La scorsa primavera l’omonima serie tv, con la nuova protagonista Katy Saunders, si dovette accontentare di uno share dimezzato e di una media di poco superiore ai 4 milioni di spettatori. Gradimento in calo anche per Fratelli Detective, la fiction con Enrico Brignano, passata da uno share del 21.62% del film tv del 2009, al 17% circa della serie andata in onda lo scorso mese di maggio.

Non è andata meglio a Kaspar Capparoni, Gioia Spaziani e Roberto Farnesi, protagonisti di Al di là del lago. Il film tv in onda il 22 aprile del 2009 ottenne una media di 5.665.000 spettatori e il 22.96% di share. La serie, invece, trasmessa alla fine del 2010, portò a casa una media di appena 3.733.000 spettatori e del 14.97% di share. Un vero e proprio crollo d’ascolti anche per la fiction Due imbroglioni e… mezzo! con la coppia Sabrina FerilliClaudio Bisio. Il tv-movie trasmesso il 10 aprile del 2007, ottenne una media di ben 6.949.000 spettatori e il 26.90% di share. A distanza di 3 anni, nel febbraio del 2010, la miniserie in 4 episodi raggiunse una media di 4.344.000 spettatori, pari al 17.14 % di share.




11
maggio

FICTION MEDIASET, PARLA SCHERI: “SARA’ UN AUTUNNO DI GRANDISSIMO PRESTIGIO”. DUE NUOVI TITOLI PER GABRIEL GARKO

Gabriel Garko senza veli

Mediaset affronta la Rai sul terreno più caro a quest’ultima, la fiction. Se, infatti, le produzioni d’intrattenimento non sempre vanno a segno, la serialità garantisce da sempre ottimi ascolti per mamma Rai. Canale5 non sta a guardare e per l’autunno prepara una “stagione di prestigio”, come l’ha definita il direttore Fiction Mediaset Giancarlo Scheri, a margine della conferenza stampa de I liceali 3 (in onda mercoledì prossimo dopo il rinvio di una settimana). E affinchè una stagione possa essere definita di prestigio, non possono mancare i volti più cari alla fiction nostrana.

Da settembre andranno in onda la miniserie in due puntate Il commissario Zagaria, con Lino Banfi, la seconda serie di Anna e i 5, in sei puntate con Sabrina FerilliDov’è mia figlia con Claudio Amendola, Serena Autieri, Giulia Bevilacqua e Nicole Grimaudo, in quattro puntate sulla scomparsa di una sedicenne, tema di strettissima attualità, e Il tredicesimo apostolo con Claudio Gioè (nei panni di un sacerdote) e Claudia Pandolfi.

Grandissimi titoli, grandissime star da mandare in pasto ai nostri telespettatori in autunno”, ha continuato Scheri.

E ancora, una nuova serie per Distretto di polizia, I cerchi nell’acqua con Vanessa Incontrada e due fiction con il re Mida degli ascolti di Canale5 (e lo spauracchio di Antonella Clerici), Gabriel Garko. Per il bello e tenebroso Garko due titoli nuovi di zecca: Sangue caldo con Manuela Arcuri e Asia Argento e Viso d’angelo con Cosima Coppola.


6
ottobre

LE DUE FACCE DELL’AMORE: DA STASERA ROMEO E GIULIETTA AI TEMPI DI ROMANZO CRIMINALE. COME SARA’ ACCOLTA LA VERSIONE ITALIANA DI SIN TETAS NO HAY PARAISO?

Le Due Facce Dell'Amore (Sin Tetas No Hay Paraiso): Daniele Liotti e Nathalie Rapti Gomez

Con la forza dell’indignazione e la debolezza delle passione si è imposta al mondo. E’ la vera novità della stagione di Canale 5 e per questo è il prodotto più atteso e rischioso. Dimenticate Il Peccato e La Vergogna, da stasera al via,  in prima serata, Le Due Facce Dell’Amore, versione italiana dell’adattamento spagnolo della colombiana Sin Tetas No Hay Paraiso. Non lasciatevi altresì ingannare dalle descrizioni ufficiali (“è una serie per tutta la famiglia”, “è una grande storia d’amore“) o dal titolo, Le Due Facce dell’Amore è altro. Benchè edulcorata e stravolta rispetto all’originale capolavoro colombiano, di cui DM si è occupato nell’agosto 2008 auspicandone una versione italiana (per maggiori info clicca qui), la fiction, pur conservando elementi tradizionali, rappresenta una vera e propria innovazione nel vetusto mondo della serialità tricolore. 

Una definizione calzante viene da Giancarlo Scheri, responsabile fiction Mediaset, che parla di  ”Romeo e Giulietta ai tempi di Romanzo Criminale“. Sullo sfondo di una Roma di periferia, troviamo Caterina, brava ragazza e studentessa universitaria con il complesso del seno (tema portante della serie originale che qui assume un’importanza marginale e un’altra prospettiva) che, per amore, viene catapultata in un mondo criminale che, per i suoi abitanti, è un paradiso ma che per lei è un incubo. Una realtà fatta di escort e cocaina, delinquenza e ferocia, dalla quale la giovane vuole portar via il suo amato “Duca.  

A dare il volto a Caterina, al suo primo ruolo importante da protagonista, Nathalie Rapti Gomez. Un personaggio vissuto intensamente dalla Gomez al punto che, nel raccontarlo durante la conferenza stampa di presentazione della serie, l’attrice non può fare a meno di commuoversi. Un’ottima scelta quella di Mediaset di affidare il ruolo della protagonista acqua e sapone ad una giovane; peccato, però, che gli occhi dei media siano tutti puntati sulla sua “antagonista”, Lola Ponce. La cantante attrice argentina veste i panni di Jessica, una ragazza disposta a tutto pur di vincere la povertà: un ruolo nuovo per la Ponce, da sempre  impegnata con personaggi disneyani (“l’abbiamo strappata a Biancaneve” scherza su il regista).





9
maggio

I LICEALI 2, PRESENTATA AL TELEFILM FESTIVAL LA SECONDA SERIE DELL’UNICO TEEN DRAMA ITALIANO

I Liceali 2 - Telefilm Festival 2009

“Raccontare una storia che ci appartenesse, raccontare cos’è la scuola, raccontare le forti contraddizioni all’interno di un’istituzione così importante“. Queste le parole con cui Pietro Valsecchi spiega le ragioni che lo hanno spinto, ne I Liceali, ad esplorare anche il mondo giovanile. Nel corso della conferenza stampa di presentazione della seconda stagione della fiction, tenutasi ieri al Telefilm Festival, il produttore non ha perso occasione per rimarcare il fatto che la serie, pur parlando della (e alla) nuova generazione, è allo stesso tempo rivolta anche agli adulti desiderosi di conoscere il mondo dei propri figli.

La fiction, forte del successo della prima serie, torna in onda dal 24 maggio, su Joi, con i dodici episodi inediti della seconda serie, che vedremo poi, in  chiaro, a partire da settembre su Canale 5. I Liceali grazie ad un ascolto medio del 20% di share sul totale individui e del 23% sul target commerciale (33% tra i 15 -34)  unitamente all’appartenenza ad un genere, quello del teen drama, poco presente nel panorama della fiction italiana, è riuscito a colmare, come asserito da Giancarlo Scheri direttore fiction Mediaset, un vuoto strutturale del palinsesto Mediaset.

La scelta di mandare in onda la serie in onda in anteprima pay su Joy è a detta di Federico Di Chio, direttore di Mediaset Premium, dovuta all’assoluta coerenza tra fiction, il target (giovane) e la programmazione della rete fatta di serial americani, modello a cui I Liceali si avvicinano per molti versi. Sulla seconda stagione, ai nastri di partenza, si esprime il regista Lucio Pellegrini: “In questa nuova stagione abbiamo pensato di distribuire meglio il peso tra le vicende dei ragazzi e quelle degli adulti, mantenendo quindi un migliore equilibrio; inoltre si potranno notare una recitazione più naturale, i caratteri dei personaggi vengono sempre più adattati a quelli degli attori, e l’utilizzo di un linguaggio visivo vitale”.