Gabriella Ferrone



18
febbraio

FESTIVAL DI SANREMO 2011: IL CAVALIERE RIPORTA LO SHOW ALL’ARISTON. MA SI TRATTA DEL POETA ROBERTO BENIGNI

SANREMO 2011: TERZA SERATA - 150 ANNI UNITA' D'ITALIA

Dal Rinascimento di Gianni Morandi per Gianni Bella al Risorgimento di Roberto Benigni per l’Italia, la terza serata è all’insegna del tricolore sin dalla suggestiva presentazione iniziale. Con un’atmosfera quasi da Ginestra leopardiana stasera il ‘restiamo uniti’ del conduttore trova il suo senso più puro, in difesa di una grandissima tradizione come quella italiana che il Festival di Sanremo rappresenta bene. La solennità che era mancata fino a questo punto ritorna roboante, a partire dalla scelta di comporre il firmamento della scenografia con i nomi degli italiani celebri, per concludere con il ‘presepe’ interraziale della nuova Italia del melting pot. Cinema, storia, musica, cultura: i tasselli del mosaico stavolta ci sono tutti per parlare di grande show.

Benigni o il Cavaliere- Cinquanta densissimi minuti, nessun Festival forse aveva osato affidare un intermezzo così lungo ad un ospite. Come nei migliori romanzi picareschi Roberto Benigni alterna il fioretto con cui punge con eleganza Berlusconi (notare come non ne pronunci mai il cognome, alla maniera veltroniana!) alla spada che sguaina a difesa della bellezza dell’inno e dell’Unità. Un’esegesi ricchissima per un Mameli letto con lo stesso entusiasmo del padre Alighieri. Nella foga di far entrare tutto nel fiume dirompente di parole qualche dato rimane confuso ma la capacità di drammatizzare per il popolo una parafrasi di natura elitaria merita il lunghissimo applauso finale e la commozione. Il fascino dei contadini, cantati da Guccini, che sapevano Dante a memoria sono sempre il sogno culturale benigniano.  Il solo bellissimo riferimento alla Beatrice della Commedia per spiegare la nascita del tricolore vale il prezzo di una lunga serata incollati agli schermi.

Memoria e speranza: i big che cantano l’Italia- L’instabilità che si respira nel paese sta entrando all’Ariston con forza. La parola poetica sembra tornare a ferire lo schermo, e l’idea di ritrovare nella cultura della musica gli attimi più significativi della storia italiana si presta magnificamente allo scopo. L’emigrazione , la Resistenza, il boom economico, la trasversale essenza dell’allegria italica: attraverso il riarrangiamento di tanti brani simbolo di epoche i big in gara riescono a far parlare quel palcoscenico. Per la serata evento tutti rimettono l’abito delle grandi occasioni mettendo da parte per un attimo l’ansia moderna e si uniscono alla festa.  Il brano alla memoria di Sacco e Vanzetti interpretato da Emma e i Modà diventa forse il più emblematico per illustrare il passaggio da paese di emigrati a nazione di immigrati, sottotesto che si coglieva tra le righe pacifiste della serata.




17
febbraio

FESTIVAL DI SANREMO 2011: NON SONO SOLO CANZONETTE. IL CAPITANO SEGNA SOLO DI RIMESSA CON LA MUSICA DI QUALITA’.

Sanremo 2011 - Gianni Morandi

Il Festival di Sanremo forse più ‘artigianale’ degli ultimi anni porta a casa la seconda serata, tutta protesa al grande evento della terza, confermando l’impressione dell’esordio. Gianni Morandi non è favellatore magico come Paolo Bonolis, né un uomo di polso scenico come Baudo, cerca di fare autoironia sul ritmo del collage. Sul palco dell’Ariston mette a disposizione la sua bontà di padre, la sua umiltà di uomo per nulla rock e molto lento, per dirla alla Celentano. La sua conduzione trasuda generosità verso il pubblico, la sua voce è più un consiglio paterno per i giovanotti Luca e Paolo che un lancio allo show. Le grandi mani sudate del presentatore che attende il verdetto o che fa cerchio con il suo team sono forse l’immagine più emblematica di questa atmosfera di estrema semplicità, di uno spettacolo che non ha paura di rivelare le crepe di congiunzione tra le varie parti.

Le due vallette si dividono un po’ i compitini che lo spettacolo minimale affida loro. Belen veste meglio i panni della soubrette ma si spegne nei pochi dialoghi che la vedono protagonista, Elisabetta invece aggredisce i discorsi con più tranquillità, sorride più spontaneamente, cerca qualche guizzo estemporaneo che possa in qualche modo darle quel tocco di effervescenza che non guasta. Le Iene, Bizzarri e Kessisoglou, stanno trovando l’equilibrio che la cornice istituzionale impone: il contrattacco di par condicio è fatto con intelligenza ma non ha lo stesso effetto dirompente di Ti sputtanerò, che in poche ore ha praticamente fatto il giro dei media con un numero di visualizzazioni e condivisioni impressionante.

Il buon Gianni il suo gran bel lavoro l’ha fatto in fase di selezione, dimostrando così la sua vocazione più di ascoltatore che di showman. Al secondo giudizio le canzoni confermano una grandissima forza, nonostante molte imperfezioni abbastanza generalizzate nell’esecuzione. Ascoltate in radio molte obliterano il vizio di forma dell’emozione e rivelano l’immenso potenziale. Gran parte della critica è concorde sul maggior respiro del repertorio di quest’anno. Gran parte delle canzoni hanno il loro bel perché, una chiave di lettura più sofisticata del solito. Franco Battiato che entra in punta di piedi, alieno radicalchic dell’Ariston, rende bene l’alchimia quasi impalpabile di quest’eleganza. Piaccia o no questo rifiuto della solennità, quest‘aurea mediocritas, un punto sicuramente a favore è che le esibizioni sono ben concentrate, lasciando le variazioni sul tema essenzialmente al fuori gara.


13
febbraio

I GIOVANI DI SANREMO 2011: GABRIELLA FERRONE.

Gabriella Ferrone

Gabriella Ferrone, nata a Capua (Caserta) nel 1989, ha vinto il concorso Area Sanremo. Scelta dalla commissione artistica della Rai, tra una rosa di dieci finalisti, parteciperà di diritto al 61° Festival di Sanremo nella sezione Giovani, interpretando il brano Un pezzo d’estate, contenuto nel suo album d’esordio in uscita il 15 febbraio.

Affascinata sin da bambina dal mondo dello spettacolo, studia per 5 anni recitazione, coltivando il sogno di incontrare un giorno Sophia Loren. Inizia contemporaneamente ad intraprendere una carriera di cantante, alternando gli studi con concorsi e  provini in giro per l’Italia. Grande fan di Anna Tatangelo,  duetta con lei durante la trasmissione di Rai1 Il treno dei desideri, sognando  un giorno di poter  seguire le sue orme.

Dal 2008 sotto contratto con la casa di produzione Sunrise Music Production, sviluppa un progetto artistico dal sapore R’n'B, caratterizzato da brani pieni di carica e di sonorità internazionali. La canzone proposta al festival, Un pezzo d’estate, racconta la fine di una relazione e la delusione  nell’accorgersi di aver avuto accanto una persona sbagliata.

Festival di Sanremo 2011 - Giovani : chi vuoi che vinca?

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12
gennaio

SANREMO 2011: A DOMENICA IN ONDA E’ PARTITA LA SFIDA TRA I GIOVANI. IN VANTAGGIO ANANSI

Anansi - Stefano Bannò

Il Festival di Sanremo è ormai alle porte. Tra polemiche sulla presenza delle chiacchieratissime e fidanzatissime  Belen Rodriguez e Elisabetta Canalis, l’annuncio ufficiale dei 14 big in gara e le animate discussioni sui brani da proporre in occasione della serata dedicata ai 150 anni dell’unità d’Italia, si affacciano timidamente i 9 aspiranti partecipanti alla categoria dei giovani.

Il palco non è ancora quello dell’Ariston ma bensì quello di Domenica in..onda, il contenitore condotto da Lorella Cuccarini che da diverse settimane, con tanto di countdown delle ore che ci separano dal Festival, segue  tutti gli sviluppi e i preparativi della kermesse.

Dei 9 giovani semifinalisti scelti dalla commissione artistica Rai tra oltre 700 candidati e presentati già qualche settimana fa in trasmissione, soltanto 6 potranno però partecipare al festival canoro più amato e criticato del paese. La scelta è tutta nelle mani del pubblico che, sul sito www.sanremo.rai.it potrà sino al 29 gennaio 2011 votare i propri artisti preferiti, avendo oltre ai video presenti sul web anche la possibilità a partire da domenica scorsa di ascoltare dal vivo le loro esibizioni all’interno del contenitore domenicale.

Ai 6 finalisti, va detto, si aggiungeranno, Roberto Amadé e Gabriella Ferrone, di diritto sul palco del Ariston in quanto vincitori del concorso Area Sanremo.