Morto Giulio Andreotti
Il Divo Giulio, Belzebù, la Sfinge, il Papa nero. L’uomo simbolo del potere democristiano, dei processi e dei segreti. Degli archivi inaccessibili e scottanti. Giulio Andreotti è stato senza dubbio il personaggio politico più influente e discusso del secolo scorso, il padre fondatore della Prima Repubblica e il tessitore delle sue trame. Così lo hanno sempre dipinto, tra verità e leggenda, così continuerà ad esserlo. Stamane il senatore è morto all’età di 94 anni e la notizia ha subito trovato eco in tv; proprio sul piccolo schermo, dove Andreotti non compariva ormai da tempo. E dove, di tanto in tanto, si ironizzava sulla sua biblica longevità.
Ora il ‘Divo Giulio‘ se n’è andato per davvero, assieme ai suoi segreti, e in tv – come per ogni personaggio pubblico che si rispetti – è il tempo dei ricordi. Dopo l’annuncio della morte di Andreotti nei tg del primo pomeriggio, in questo momento sono i canali all news a suonare il requiem con immagini, ricordi e testimonianze. Tgcom24, in particolare, ha riproposto una vecchia intervista rilasciata dal senatore a Terra, ed ha ricordato le imitazioni che il Divo Giulio si guadagnò in programmi tv popolari come il Bagaglino (sotto un video di una sua ospitata a Biberon). Sulla rete all news di Mediaset hanno lasciato il loro ricordo anche Claudio Martelli, Clemente Mastella, e Paolo Cirino Pomicino, che conobbero l’ex primo ministro italiano.
Proprio Cirino Pomicino, pezzo grosso della Dc andreottiana, stasera sarà ospite a Piazza Pulita su La7, nel corso di una puntata intitolata precedentemente “Chi comanda?”. Ironia della sorte. Il programma di Corrado Formigli, come del resto tutti gli approfondimenti politici in palinsesto, riserveranno ampio spazio alla figura del senatore a vita. In prima serata anche Quinta Colonna – il programma che dà voce alle piazze – si soffermerà su Andreotti, il politico espressione del Palazzo e dei suoi compromessi.