Non se ne può più di questa gara al massacro. Tempo fa toccò ad Antonella Clerici alla quale, reduce da un Sanremo di successo e da una terza edizione di Ti lascio una canzone dagli ascolti più che soddisfacenti, la Rai propose un contratto biennale in esclusiva da 1.8 milioni di euro, scatenando le polemiche di alcuni consiglieri di amministrazione (Antonio Verro in primis) e dei vari e avariati quotidiani e settimanali nazionali.
Se per Antonella Clerici il capitolo “contratto” pare essere definitivamente accantonato, lo stesso non può dirsi per il nuovo volto Mediaset: Paola Cortellesi. Pronta al debutto su Canale5 con la nuova edizione di Zelig al posto di Vanessa Incontrada e al fianco dello storico mattatore Claudio Bisio, la Cortellesi guadagnerà 65 mila euro a puntata. Pare in realtà che ne furono chiesti ben 100 mila ma la conduttrice romana si è dovuta “accontentare” di alcune migliaia di euro in meno.
Ammesso e non concesso che parliamo di un’azienda privata, ma anche se parlassimo di quella pubblica il discorso non cambierebbe molto visto che è il mercato ad imporre certi cachet, dove e quale sarebbe il problema? Anche perché non riusciamo veramente a spiegarci per quale motivo si parli tanto del contratto della Cortellesi mentre su quello di Insinna, che pare guadagni più del doppio a puntata della neo collega, nessuno ha mai avuto qualcosa da ridire. Torniamo a parlare di televisione e a valutare gli artisti per ciò che sanno fare e per gli ascolti che portano. E solo dopo quest’analisi trarne le giuste “conclusioni economiche”, che di queste discussioni da gossip ne abbiamo le scatole piene.