Emilio Fede



25
novembre

EMILIO FEDE AGGREDITO AL RISTORANTE, L’AMARO GIULIANI GLI DA’ ALLA TESTA

Emilio Fede nell'edizione di ieri del TG4

Tre cazzotti in testa e il digestivo è servito. Disavventura al ristorante per Emilio Fede, che certo non si aspettava di assaggiare un ‘amaro’ che non aveva nemmeno ordinato. Nella serata di martedì scorso il direttore del Tg4 è stato aggredito nel locale milanese La Risacca 6 dall’imprenditore Gian Germano Giuliani, produttore del noto digestivo. Per un motivo che non è ancora precisato, l’uomo gli ha rifilato dei pugni in testa e in faccia procurandogli contusioni giudicate dai medici guaribili in venti giorni. “Sono scioccato e dispiaciuto” ha detto il giornalista, che ha demandato al suo avvocato il compito di denunciare Giuliani per “lesioni gravissime e minacce di morte“.

Il giornalista stava cenando con tre amici quando l’imprenditore, da un tavolo vicino, si è alzato per salutare uno dei suoi commensali. “Mi si è avvicinato, pensavo mi volesse salutare“, Fede ha così allungato la mano e invece si è trovato a fare il sacco da boxe per il 70enne produttore di digestivi che gliele ha suonate. “Senza alcuna ragione mi ha dato tre pugni in testa ha spiegato. Il direttore del Tg4 già conosceva il suo aggressore, da lui stesso definito “amico di amici”. Sul motivo del gesto ha commentato: “non voglio fare il martire, escludo motivi politici o sentimentali, invece ho pensato che sono mancato a una cena cui mi ha invitato”.

Dietro i cazzotti di Giuliani alcuni siti, tra cui Dagospia, hanno invece ipotizzato ci possa essere un affaire sentimentale che coinvolgerebbe anche l’ex calciatore Stefano Bettarini. A riguardo Fede ha detto: “non so nulla di storie sentimentali, Bettarini non ha certo bisogno che gli presenti io le donne”. Nella serata di ieri il direttore del Tg4 è intervenuto telefonicamente su SkyTg 24, dove ha raccontato la sua versione dell’accaduto e confermato di aver sporto denucia per lesioni e minacce di morte a seguito dell’affermazione “lo voglio finire” che l’imprenditore avrebbe fatto davanti ai carabinieri.




4
novembre

ASCOLTI TG SERALI OTTOBRE 2010: IL TG1 E’ SEMPRE LEADER MA PERDE 2,5 PUNTI IN UN ANNO. MENTANA SFIORA L’8%. IN CRESCITA I TG DELLE RETI MINORI

Augusto Minzolini con Silvio Berlusconi

Nel borsino dei tg serali di ottobre è il Tg5 a registrare il calo più netto rispetto a un anno fa: meno 3 punti percentuali (-2.97% per l’esattezza) per il notiziario di Mimun, visto in media da 5.429.000 spettatori con uno share pari al 22.08% (+0.98% vs settembre ‘10). Alle 20 cala anche il Tg1 (-2.45%), pur rimanendo leader incontrastato con 6.353.000 spettatori e il 25.86% (+0.37% vs settembre 2010).

Tra i tg delle 20  si conferma il Tg La7 diretto e condotto da Enrico Mentana: nel mese appena trascorso lo share registrato è pari al 7.98% con un audience di 1.964.000 spettatori (+5.76% vs ottobre ‘09). Rispetto a un anno fa cresce il numero di italiani desiderosi di essere informati durante l’ora di cena: tra le 20 e le 20:30 circa, in media seguono l’informazione di Rai1, Canale5 e La7 13.746.000 spettatori contro i 13.096.000 di un anno fa.

Mentre i notiziari delle reti ammiraglie perdono punti, crescono tutti i tg delle reti minori. Il Tg2 delle 20:30 sigla 2.693.000 spettatori e il 10.08% (+0.37% vs ottobre ‘09), mentre il Tg3 diretto da Bianca Berlinguer totalizza in media 2.578.000 spettatori con il 15.04% (+0.39%). In lieve flessione il Tg4 di Emilio Fede con 1.224.000 spettatori e il 7.09% (+0.75%). Studio Aperto delle 18.30 si attesta al 10.91%.


2
novembre

RUBY: ANDRO’ AD ANNOZERO ANCHE SE SILVIO NON VUOLE. MA PER ORA IL SUO AVVOCATO SMENTISCE

Ruby con Fabrizio Corona

Michele Santoro sta preparando la festa a Silvio: giovedì prossimo gli farà un bunga bunga così. Da giorni lo Stachanov della libera informazione è al lavoro per confezionare una puntata di Annozero col botto, di quelle che fanno discutere e danno spettacolo sin dal primo minuto. Prepararsi di conseguenza. Sotto lo sguardo vigile del commissario Travaglioni pare assisteremo ad una vera e propria “indagine” sotto le lenzuola e nelle telefonate del Cavaliere, per sapere tutto ma proprio tutto sul caso Ruby. E qui arriva il colpo di teatro: pare che Santoro avrà come ospite in studio proprio la avvenete ragazza marocchina protagonista delle festicciole ad Arcore.

L’indiscrezione è stata diffusa stamane dal quotidiano Libero, al quale la neo diciottenne Karima El Mahroug  (in arte Ruby) ha rilasciato un’intervista. “Vado in televisione e ci vado gratis per togliermi l’immagine della zoccoletta. La vera Ruby è una ragazza normale. Che vuole una vita normale” ha dichiarato. La cubista - che su DM aveva chiesto di non infangare la sua reputazione (leggi qui) – ha detto che giovedì racconterà la verità e lo farà a prescindere dal fatto che Silviuccio gradisca o meno la sua presenza da Santoro: “Non mi importa se Berlusconi non ha piacere che vada in tv“. Una Ruby combattiva, pronta a mostrare il petto (e che petto!) a giornalisti e telecamere perchè si sappia che niente è come sembra, che il bunga bunga “è solo una barzelletta raccontata dal premier a cena“.

A questo punto ci vengono alla mente le dichiarazioni e le promesse solenni che la ragazza faceva settimana scorsa, all’Ultima Parola: “La verità non uscirà in televisione né sui giornali. Non mi renderò ridicola come tante altre nella mia situazione“. Allora ci si chiede se le parole e le ricostruzioni del caso effettuate dalla ragazza siano davvero credibili… In attesa di dare una risposta, registriamo che l’avvocato Massimo Dinoia (legale della ragazza) ha escluso che la sua assistita parteciperà ad Annozero di giovedì. E anche dalla redazione del programma, per ora, non arrivano smentite.





29
ottobre

SANTORO RISPARMIA IL ‘BUNGA BUNGA’ A SILVIO, EMILIO FEDE SI INDIGNA. E PER ELIO IL CASO RUBY DIVENTA UN TORMENTONE MUSICALE (VIDEO)

Berlusconi Bunga Bunga (foto tratta da Dagospia)

Alla fine il ”bunga bunga” non c’è stato, o forse sì. Ieri sera in molti si aspettavano che Michele Santoro si infilasse sotto le lenzuola di Berlusconi trattando il caso Ruby, ma invece niente. Per una volta il capo tribù di Annozero ha deciso di lasciare fuori dal villaggio della libera informazione l’ennesimo scandalo sulla vita privata del premier, tra gossip allo stato puro, cene e festicciole esuberanti nella sua villa di Arcore. Qualcuno addirittura sperava che la trasmissione di Raidue ospitasse la procace cubista marocchina che con i suoi racconti ha sollevato la bufera a luci rosse che investe il Cavaliere. Figurarsi, la ragazza è ancora minorenne… Santoro ha deciso di tenere in serbo la cartuccia per la prossima occasione. In fondo, stando a ieri sera, qual era la notizia sconvolgente? Che al Berlusca piace la “gnocca”?!

Annozero ha così dedicato la puntata all’emergenza rifiuti a Napoli e agli scontri di Terzigno, invitando in studio il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso. Finalmente Santoro ha abbandonato i noiosissimi piagnistei sulle sue personali beghe con il DG Masi e ha trattato un argomento ben più drammatico e attuale. Apprezzabile il tentativo di dar voce alle popolazioni in difficoltà, peccato che la struttura del programma abbia suggerito agli spettatori la solita conclusione: la Campania è sommersa dalla monnezza? Colpa di Silvio, ovvio. Nonostante il dibattito pacato, la maieutica ideologica di Santoro ha funzionato anche stavolta e la sceneggiata napoletana ha fatto più effetto del tribale “bunga bunga“.

Il caso Ruby, intanto, occupava le aperture dei tg e già imperversava in altri programmi. Il direttore del tg4 Emilio Fede - che sarebbe indagato assieme a Lele Mora per favoreggiamento della prostituzione - durante il suo notiziario ha affermato con indignazione: “La fuga di notizie rischia di rovinare la dignità delle persone coinvolte in un’indagine. Sono rispettoso della giustizia, ma soprattutto della mia coscienza”. Il Tg1 ha parlato di “cene a casa del premier” ed ha attirato critiche per aver utilizzato, secondo i detrattori, troppi condizionali nel raccontare l’affaire del bunga bunga all’amatriciana. Qualcuno già attende che il direttore Minzolini confezioni un editoriale dei suoi, come aveva fatto nel giugno 2009 sul caso D’Addario (“Solo ipotesi e chiacchiericci, non si può privilegiare il gossip“). Se parla il Minzo c’è più gusto.


21
ottobre

L’AGCOM DIFFIDA IL TG1: E’ SQUILIBRATO. RICHIAMATI ANCHE IL TG4 E STUDIO APERTO

Augusto Minzolini

Una diffida al Tg1, un richiamo al Tg4 e a Studio Aperto. L’Agcom punta il mirino e spara: quei notiziari posseggono un “forte squilibrio” a favore della maggioranza e del Governo. La decisione dell’Autorità arriva a seguito di un’analisi dei dati relativi al monitoraggio sul pluralismo nel periodo luglio-agosto-settembre 2010 e al tempo dedicato dai Tg alle diverse forze politiche. Secondo la Commissione Servizi e Prodotti dall’Autorità per le Comunicazioni, il telegiornale più sbilanciato sarebbe quello di Augusto Minzolini, che ancora una volta finisce sotto la sassaiola delle critiche.

Lo stesso direttore del Tg1 ha subito tentato la difesa dichiarando: “Dai dati che ho disposizione, non risulta questa disparità di trattamento che rileva l’Agcom. Rai e Autorità dovrebbero mettersi per prima cosa d’accordo sui dati da utilizzare”.  Secondo il Minzo ci sarebbe anche una strana discordanza tra i dati diffusi dall’Osservatorio di Pavia (secondo il quale il Tg sarebbe in linea con la divisione 30 al governo, 30 alla maggioranza, 30 all’opposizione) e quelli analizzati dall’Autorità. Il Tg1 non rispetta neanche le regole formali. La diffida di Agcom conferma che, anche sul piano formale, il Tg1 è ormai diventato una voce della maggioranza, e anche tra le più faziose” commenta Paolo Gentiloni, responsabile delle comunicazioni del PD, che poi aggiunge: “l’accostamento al Tg4 e a Studio Aperto parla da sé“.

Gli ha risposto a distanza il direttore del Tg4 Emilio Fede, uno che non ha mai nascosto la sua personale vocazione berlusconiana: “Anche se più che il richiamo dell’Agcom sento il richiamo della foresta, risponderò che ho sempre agito nel rispetto delle regole dell’equilibro ma soprattutto dell’onestà professionale. La norma della quale sono più rispettoso è quella della deontologia“. Da Studio Aperto, il direttore Giovanni Toti sottolinea che sarebbe opportuno tenere sempre presente “oltre al mero dato numerico anche le priorità giornalistiche imposte dalla cronaca politica“. Il giornalista ritiene che il suo tg sia “equidistante” ma si impegna a riequilibrarlo qualora i dati di Agcom fossero veri.





21
ottobre

TIBERIO TIMPERI CONTRO ADRIANA VOLPE A VICTOR VICTORIA: “LA SUA CONCEZIONE DI TV E’ QUELLA DI APPARIRE, LA MIA E’ QUELLA DI DIRE QUALCOSA DI SENSATO”

Tiberio Timperi, Victoria Cabello e Geppi Cucciari

Tiberio Timperi, Victoria Cabello e Geppi Cucciari

Non è detto che figli dello stesso padre debbano per forza andare d’amore e d’accordo. E’ il caso di Tiberio Timperi e Adriana Volpe, entrambi conduttori alla corte di Michele Guardì (seppur in due programmi differenti) ed ex coppia televisiva di Mattina in famiglia e Mezzogiorno in famiglia. Nonostante le tragiche alzatacce mattutine condivise, tra i due non sembra essere mai corso buon sangue.

E a Victor Victoria, ormai diventato una sorta di limbo catodico dove tutto è permesso, Tiberio Timperi, “tallonato” dalla conduttrice e dalla sondaggista Geppi Cucciari, non poteva che tornare sull’argomento. A lanciare il “sasso” è stata proprio la Cucciari che – con molta nonchalance – ha ripreso, all’interno della parentesi statistica del talk di La7, una sua vecchia dichiarazione sulla Volpe“Per fortuna hai trovato nuovi amici, tipo Adriana Volpe, una tua grandissima amica. Di lei hai detto che sgomita per rubare le telecamere ed è la più antipatica che hai incontrato in carriera. [...] Si sa che Michele Guardì ama molto Adriana Volpe, la reputa un po’ più espressiva del vaso cinese.” Pronta la risposta ironica del conduttore di Rai1: “Si, aguzzate la vista nelle differenze. Però ci sono…”

Ma la Cabello, che è in prima linea quando c’è da tirar fuori frecciate dalle bocche dei suoi ospiti, non soddisfatta del “risultato” raggiunto ha prontamente chiesto dettagli su tale sentimento e la risposta (pungente) non si è fatta attendere:


11
ottobre

IL VALZER DEI PALINSESTI CONTINUA: ALE E FRANZ AL VENERDI SERA CON QUARTO GRADO. ANTICIPA AL MARTEDI VITE STRAORDINARIE

Ale e Franz si spostano al venerdì sera con il loro "Sketch Show"

Nuovo valzer dei palinsesti in arrivo, sempre in casa Mediaset. Dopo avervi segnalato lo scambio di serate tra Matrix e il Chiambretti Night, anche il prime time è stato “aggiustato” con alcuni cambiamenti che riguardano le reti minori del Biscione. Con l’arrivo dei Cesaroni al martedì sera (dal 19/10), la serata comics di Italia1 con Ale e Franz Sketch show e All stars si sposta al venerdì, già da questa settimana in concomitanza con Io Canto.

E sempre di venerdì troverà la sua nuova collocazione Quarto grado su Rete4, che dopo domeniche deludenti dal punto di vista dell’audience, ieri ha registrato il record d’ascolti (quasi 3 mln con l’11.67% di share), affrontando la vicenda di Sarah Scazzi. Con questo ennesimo cambiamento, si prospetta un venerdì di sole produzioni. Non sarà troppa la concorrenza interna in una sola serata?

Sempre su Rete4 dopo l’esordio ai minimi storici (3.72% di share), cambia giorno anche Vite straordinarie. Il programma condotto da Elena Guarnieri dal giovedì trasloca al martedì. Domani quindi la seconda puntata dedicata a Emilio Fede.


8
ottobre

ASCOLTI TG SERALI SETTEMBRE: CON MENTANA IL TG LA7 CRESCE DEL 6%. IN CALO IL TG1 (-3%) E IL TG5 (-5%). CRESCE IL TG3 DELLA BERLINGUER (+1%)

Augusto Minzolini ed Enrico Mentana

L’arrivo di Enrico Mentana al Tg de La7 aveva già dato i suoi frutti durante l’estate, ma con il rinnovo del giornale e la conduzione dello stesso direttore niente è stato più come prima nell’informazione serale. Nel mese di settembre il Tg La7 delle 20 ha totalizzato una media di 1.794.000 spettatori con l’8.29% di share, quadruplicando i risultati di anno fa. L’infaticabile Mentana, da oltre un mese in video, ha alzato lo share dello 6.03% con più di 1,3 mln di spettatori.

Un vero e proprio boom che ha causato, ovviamente, un calo dei diretti concorrenti. Il Tg1 ha registrato una flessione del 3.36% mentre il Tg5 del 5%. E’ il giornale di Mimun a risentirne maggiormente (forse anche a causa di un Milionario fuori forma): nel mese appena trascorso è stato visto in media da 4.601.000 spettatori con il 21.10% di share. Nonostante il calo, il Tg di Minzolini rimane il leader assoluto con 5.545.000 spettatori e il 25.49%.

Calano le news serali dellle ammiraglie, ma anche quelle delle reti minori subiscono delle flessioni, tranne il Tg3 e le edizioni regionali. Il tg diretto da Bianca Berlinguer registra un +1.02% rispetto a settembre ‘09, raccogliendo 2.097.000 spettatori e il 15.40%, mentre il TgR sigla un +0.67% (media del 16.99%). In calo Studio Aperto delle 18.30 con 1.094.000 spettatori e il 10.69% di share, registrando un -1.71%. Lieve flessione anche per il Tg2 delle 20.30 mentre risulta stabile  il Tg4 delle 19.