Edoardo Bennato



19
febbraio

FESTIVAL DI SANREMO 2010, ATTO III: POCA ETICHETTA E TANTA SERENITA’. RIPESCATI SCANU E, TRA I FISCHI, PUPO E EMANUELE FILIBERTO

Cambiare idea è spesso difficile e questo Sanremo è proprio l’eccezione che conferma la regola. E’ inutile confrontarlo con i Festival dei grandi exploit e dei grandi showman: questo Festival è diverso. Come già detto ieri questa sessantesima edizione è timida, asciutta, tutto fuorchè esplosiva eppure… piace, con la benedizione dell’auditel e con la concorrenza assente ingiustificata. Una festa della musica che strizza l’occhio alle grandi manifestazioni americane ma che alla fine, più che ai Grammy, vuole assomigliare ad una festa di paese e non se ne vergogna. Non c’è da stupirsi se ad un certo punto ci si ritrova virtualmente abbracciati a canticchiare “Non ho l’età” con Miguel Bosè: Sanremo è una fede, o ci si crede oppure no, e quest’anno a quanto pare la fede e la fiducia del pubblico abbondano. Basta vallette mute, basta grandi sermoni: quest’anno è di moda il “low profile” e alla fine questa dimensione rassicurante, va bene un po’ a tutti.

Non c’è una canzone che brilla per innovatività, non c’è la super star del momento, non c’è un punto di forza  unico: funziona il meccanismo nel suo complesso e tanto basta, nonostante le molte scelte avventate. In tutto questo non si può non menzionare la conduttrice, salvatrice (a sorpresa) della patria. Un simpatico mix tra una casalinga di Voghera che prova a vestirsi come Raffaella Carrà e una rassicurante anchorwoman, ospitale e cordiale nella propria professionalità. Cammina sui tacchi con la stessa nonchalance di un cammello su un iceberg, ha i seni che a momenti prendono il volo e in più saluta il padre in platea chiedendo “Come sto andando?”: insomma poca etichetta e tanta serenità e alla fine è innegabile che diventa proprio la Clerici la vera vincitrice della kermesse.

Anche la terza serata è trascorsa nel segno della musica e della caciarona italianità. Elisa, Carmen Consoli, Fiorella Mannoia, Bosè, Bennato, Coccciante, Renga e poi standing ovation per Massimo Ranieri e Nilla Pizzi “regina del Festival”,  tutti insieme per celebrare la leggenda di Sanremo ed eseguire  molti (forse troppi) dei brani più significativi della tradizione canora italiana. Ciascuno rigorosamente in promozione di qualche cd/concerto/spettacolo, i grandi nomi della musica (che si guardano bene dall’andare a Sanremo in gara) hanno regalato nel complesso bei momenti di musica e televisione, pur costringendo la povera Antonella al primo “sforo” di quest’edizione (ritardo di 55 minuti).




9
febbraio

FESTIVAL DI SANREMO: RECAP GENERALE. I COLPI A SORPRESA POTREBBERO ESSERE TIZIANO FERRO, JENNIFER LOPEZ E…

Sanremo 2010: iniziamo a tirare le fila del discorso. Si parte martedì 16 e sul palco dell’Ariston verranno presentati i 15 “Artisti” in gara (la categoria si chiama così) e i 10 selezionati della “Nuova Generazione”; a fine serata verranno eliminati 3 cantanti sulla base della votazione della giuria demoscopica presente in sala. Insieme alla Clerici per la serata inaugurale ci sarà un autentico “carico da 90” di ospiti: Paolo Bonolis, Luca Laurenti, Susan Boyle, Antonio Cassano e forse (budget permettendo) Bill Clinton, tutti insieme per “premere l’acceleratore” sulla prima puntata, consapevoli che sarà difficile ottenere la stessa suspance nelle serate successive (se si esclude la finale).

Il mercoledì invece sarà il turno di Rania di Giordania, Raoul Bova, Michelle Rodriguez (direttamente dal film “Avatar”) e del “Trio” ( i tre baby tenori scoperti nell’ultima edizione di “Ti lascio una canzone”); per quanto riguarda la gara, altri due Artisti verranno depennati, mentre inizia la competizione della “Nuova generazione”: dei cinque che si esibiranno, ne rimarrano due. Giovedì 18 sarà poi dedicato al revival sanremese. “Quando la musica diventa leggenda”: 8 vecchie canzoni eseguite da big come Elisa, Bennato, Renga, la Consoli, Cocciante e Bosè. Anche nella terza serata ovviamente non mancheranno le eliminazioni (altri tre della categoria “Nuova generazione”) e il fatidico ripescaggio, ad opera del televoto e del parere dell’Orchestra, di 2 dei 5 big esclusi.

L’Orchestra torna poi a far sentire il suo parere autorevole (insieme a quello dei telespettatori) nell’elezione del giovane vincitore della “Nuova generazione” del venerdì. I “Big” si cimenteranno intanto nei duetti con altri cantanti famosi (certo quello Valerio Scanu-Alessandra Amoroso) e approderanno alla finale 10 dei 12 in gara. Gli ospiti che si alterneranno sull’Ariston saranno: Gabriel Garko, Bob Sinclair e i Tokio Hotel. La full immersion canora ovviamente si concluderà Sabato 20 con la finalissima e l’elezione del sessantesimo vincitore della kermesse.


5
febbraio

SANREMO 2010, PIU’ CHE UN FESTIVAL UN CANTIERE: IN FORSE DE SICA E ROBBIE WILLIAMS, 150 MILA EURO PER CASSANO E SI SCOPRE CHE LA CUCCARINI HA LA “FEBBRE”

Facce, canzoni, cachet, ospiti e forfait: mentre il “caso Morgan” tiene banco a rete unificate, il cantiere Sanremo continua alacremente a lavorare per completare un puzzle di non facile completamento. “I lavori sono ancora in corso” e l’altalena di nomi da affiancare alla Clerici sembra proprio non volersi fermare. Confermati tra gli altri Raoul Bova e Gabriel Garko (entrambi in promozione), Susan Boyle, Rania di Giordania e Dita Von Teese, sono al momento “in forse” gli annunciati Robbie Williams (a causa di un concerto) e Christian De Sica (per via di una fiction in fase di realizzazione).

A tarpare le ali creative della direzione artistica del Festival, ci ha pensato inoltre anche il direttore Raiuno Mauro Mazza che ha imposto un cachet massimo per i vari ospiti, pari a 100 mila euro. Proprio per via di questa clausola sembrano essere infatti sfumati gli interventi di Cristiano Ronaldo (al suo posto probabilmente Gattuso e Ronaldinho) e dell’ex presidente americano Bill Clinton.

L’unico caso che al momento pare sia riuscito a sfuggire alla “bassa” tagliola dei cachet, risponde al nome di Antonio Cassano. Fortemente voluto proprio dalla conduttrice che da sempre lo ha corteggiato televisivamente (“Non posso dimenticare di aver iniziato la mia carriera come giornalista sportiva e ci tengo a presentare un Cassano diverso da quello che conosciamo”, così ha riferito Antonella in conferenza stampa), secondo “Il Giornale” per un’intera serata da valletto impacciato, il folletto barese prenderà circa 150 mila euro. Non ci saranno bandierine da tirare ne arbitri da insultare, ma per siffatta cifra speriamo almeno riesca nell’intento di affrontare la proverbiale timidezza (e il proverbiale “non-italiano”).