Dr House



5
ottobre

VIVERE CHIUDE I BATTENTI e DR. HOUSE VIENE PROMOSSO

Vivere e Dr. House @ Davide Maggio .it

Giornata di decisioni importanti quella di oggi a Cologno Monzese.

Le notizie sono due e come sempre una è buona e l’altra cattiva.

Iniziamo da quella cattiva.

Pur non avendo ancora diramato alcun comunicato ufficiale, questa mattina a San Giusto Canavese in quel di Telecittà, set della soap prodotta da MediaVivere, è stata annunciata la chiusura di Vivere, soap tutta italiana che ha debuttato nel 1999 sugli schermi di Canale5.

Verranno girate tutte le puntate sino alla scadenza prevista dal contratto in corso che dovrebbero coprire tutta la stagione 2007/2008.

Se i fan della soap si staranno già disperando, c’è qualcuno che, invece, si sta leccando le dita.

I teleassatanati de Il Pranzo è Servito stanno, infatti, già facendo salti di gioia per la “liberazione della fascia oraria” ideale per la messa in onda del loro quiz preferito.

Io, invece, ”credo” che i motivi di questa chiusura sia da ricercare da tutt’altra parte.

Sappiate, infatti, che è già in corso un nuovo progetto, sempre targato MediaVivere, che… SI RIFA’ AL PASSATO!

Altro non è dato anticipare! 

La cosa che fa sorridere è che Mediavivere, società di Mediaset ed Endemol che produce le soap, prende il nome proprio da Vivere.

E pensare che doveva essere tutto un altro Vivere!

Ma passiamo alla notizia buona.

Dr. House, da mercoledi 17 ottobre, approda a Canale5.

I risultati eccellenti che facevano si che la controprogrammazione all’Isola dei Famosi la facesse proprio la serata DOC di Italia1 e non Canale5, hanno portato i vertici di Mediaset a spostare quello che ormai è un vero e proprio cult dall’emittente giovane del gruppo all’ammiraglia del Biscione.

Ne consegue, ovviamente, una modifica di palinsesto per Italia1 che, al momento, prevede

  • la sostituzione della serata DOC del mercoledi di Italia1 con un film;
  • la messa in onda di due puntate di Grey’s Anatomy il giovedi in prima serata, a partire dal 18 ottobre.

Per concludere, i fan di Tempesta d’Amore sappiano che ci sono due novità che li riguardano. La prima è relativa ad un’intervista che Lorenzo Patanè ha rilasciato a DM e che verrà pubblicata prossimamente; la seconda riguarda, invece, i desideri di veder tornare la soap su Canale5 che potrebbero essere esauditi.




9
settembre

IL Dr. HOUSE ai RAGGI X

Dr. House (DM Serial Killers) @ Davide Maggio .it

  • AL DOTTORE! AL DOTTORE! : una diagnosi su Gregory House

Ecco cosa direste se vi trovaste di fronte il dottor Gregory House, primario del reparto di medicina diagnostica del fittizio ospedale universitario Princeton-Plainsboro Teaching Hospital, con sede nello stato del New Jersey.

L’individuo in questione è alquanto singolare : cammina aiutandosi con un bastone che porta sempre con sé e che preferirebbe non avere (è infatti invalidato da diversi anni da un problema alla gamba sinistra); non vuole avere contatti e rapporti di alcun genere con i propri pazienti, infatti il nostro dottore non manca mai di ricordare che non cura malati, ma malattie; non ha molta simpatia per le regole, a suo parere servirebbero solo per far arrabbiare le persone; ha scelto la propria equipe (sfruttata ai limiti delle umane capacità) solo perché (così dice) erano personaggi simpatici e in particolare la dottoressa Cameron (interpretata da Jennifer Morrison) per la sua, peraltro indiscussa, avvenenza.

Strano ma vero, anche House ha un capo: la dottoressa Lisa Cuddy (Lisa Edelstein), direttrice sanitaria dell’ospedale e sola “avversaria” di House, riveste l’unica carica della clinica che può (teoricamente) fermarlo. Non sempre la Cuddy è d’accordo con le tecniche e le terapie proposte da House, ma il dottore non sembra darle ascolto. Pur non sottostando alle sue regole, la Cuddy prova profondo rispetto e ammirazione per colui che considera il miglior acquisto per l’ospedale.

All’apparenza può sembrare un medico presuntuoso scorbutico e onnisciente… e infatti si tratta proprio di questo! Resta comunque il fatto che le sue tecniche si rivelano quasi sempre azzeccate anche se spesso e volentieri i casi trattati e le relative terapie sfiorano il confine tra realtà e fantamedicina.

Ancora più strano ma vero, House ha un amico fidato : il dottor James Wilson, oncologo, che pur non approvando in toto i metodi “made in House” ha grande considerazione e stima del collega.
Purtroppo, a causa di una serie di circostanze verificatesi nel corso della terza stagione, Wilson… [spoiler] abbandonerà House scegliendo di non coprire più alcune negligenze del collega. [/spoiler]

VOCI DI CORSIA : QUALCHE ANTICIPAZIONE

Iniziamo con le dichiarazioni che Jennifer Morrison ha rilasciato a Donna Moderna in occasione dello scorso Telefilm Festival. L’attrice fa sapere che nella terza serie riuscirà a far capitolare House e i due si baceranno : “Nella nuova serie Cameron,  immunologa da sempre innamorata del dottore, e il Dr. House si baceranno per la prima volta. La scena è stata girata tantissime volte. Il momento più atteso da 3 stagioni”. La Morrison anticipa anche che ci sarà un’altra scena di passione : quella in cui lei e… [spoiler] il dottor Chase verranno scoperti da House in atteggiamenti “intimi” all’interno dell’ospedale.

Alla fine della terza stagione il team di House si disgregherà, i medici della sua equipe decideranno di licenziarsi anche se non spariranno completamente dalle scene. In compenso, con l’arrivo della quarta serie, arriveranno cinque nuovi dottori: Olivia Wilde (O.C.), Kal Penn (Superman Returns), Peter Jacobson (Law and order), Anne Dudek (Big Day) e Edi Gathegi (Lincoln’s Hights). [/spoiler]

  • Il vero nome della serie non è Dr. House Medical Division, bensì House MD. Infatti MD è l’acronimo di “Medicinae Doctor”, ovvero l’appellativo con cui vengono chiamati i medici americani.
  • Il nome della serie (House) deriva dal nome di un articolo del New York Times che trattava casi medici di difficile risoluzione.
  • Il 29 Maggio 2007 si è conclusa negli States la terza serie di Dr. House MD. La quarta stagione inizierà il 25 settembre sul canale statunitense FOX.
  • Forse non tutti sanno che Jesse Spencer (dr. Chase) e Jennifer Morrison (dr.ssa Cameron) sono fidanzati. Jesse si è dichiarato il 23 dicembre 2006 a Parigi sotto la Torre Eiffel.
  • Si dice inoltre che l’ex-moglie di Hugh Laurie, l’attrice Emma Thompson, voglia avere  una parte nella serie. Ecco quanto dichiarato dallo stesso Laurie: “Lei lo guarda davvero. Ovviamente esce in una stagione diversa nel Regno Unito ma lei segue il telefilm e le piace davvero tanto e adorerebbe esserci dentro. Naturalmente non me la sentirei mai di affrontare la questione come se si trattasse di un club in cui poter dire “Ok, presentati a nome mio e il gioco è fatto”.

Continua a leggere il post e scopri “La Cartella Clinica dell’Ultima Serie” e “La Radiografia del Cast” :


6
febbraio

DR. HOUSE : TRASLOCO IMMINENTE?

Dr. House Medical Division @ Davide Maggio .it

Canale5 inizia a sentire la pressante “concorrenza” del Dr. House il venerdì sera.

Gli ascolti totalizzati dal medico più anomalo della televisione “disturbano” non poco le programmazioni delle altre reti del gruppo, soprattutto quelle dell’ammiraglia.

Com’è noto Italia1 non dovrebbe spingersi oltre una certa “soglia” che le è propria per mantenere un equilibrio interno che vede, nell’ordine, Canale5, Italia1 e Rete4.

Una questione strettamente economica, naturalmente!

Gli investitori pubblicitari, infatti, prima di ogni stagione televisiva, vengono informati dei risultati previsti per un determinato programma e pagano in relazione alle previsioni.

Cosa vuol dire?

Vuol dire che se gli inserzionisti pagano un tot per Scherzi a parte ma il programma non ottiene gli ascolti sperati, l’emittente, se la situazione è di gran lunga inferiore a quanto prospettato, procede a rimborsare coloro che hanno investito in pubblicità.

Se a “rompere le uova nel paniere” è un programma della “concorrenza interna” si corre ai ripari rivedendo e modificando il palinsesto.

Nel caso del Dr. House la questione è parecchio delicata. La serie Tv sta infatti realizzando degli ascolti fino a poco fa inimmaginabili nel nostro paese per una serie tv.

Risultati da rete ammiraglia e non da rete giovane del gruppo qual è Italia1.

Per quanto detto, il Direttore Massimo Donelli (complice Fatma Ruffini, autore di Scherzi a Parte) ha chiesto non solo di spostare il telefilm del quale parliamo ma vorrebbe addirittura portaselo a casa mettendolo a disposizione degli “amici ascoltatori” di Canale5.

La modifica potrebbe arrivare come un fulmine a ciel sereno già questa settimana.

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16
gennaio

Dr. HOUSE RIPRENDE SERVIZIO: DA VENERDI LA 3^ SERIE

Dr. House Medical Division @Davide Maggio .it

Incredibile ma vero. Italia 1 ha mantenuto la parola data ai suoi telespettatori, evento piuttosto raro quando si tratta di serialità televisiva.

A partire dal 19 gennaio il Dottor House riprende servizio.

Il 22 novembre 2006 lo avevamo lasciato sospeso tra la vita e la morte nel corso di una puntata a dir poco allucinogena.

Venerdì alle 21 scopriremo qual è stato il suo destino e soprattutto lo vedremo alle prese con casi sempre più complessi, alcuni dei quali davvero al limite dell’ in-credibile : pensate… il caro Dr. Gregory House, nel corso della 3^ serie, finirà addirittura in galera per una diagnosi sbagliata!!!

Non un atto di generosità quello di Italia 1 ma più che altro la necessità di battere il ferro finchè è caldo, dal momento che quest’anno le avventure dell’irritante medico hanno permesso alle rete di totalizzare ascolti record, decisamente al di sopra degli obiettivi prefissati.

E proprio questo successo ha portato Mediaset a mandare in onda gli episodi di una terza stagione calda, anzi caldissima dal momento che sta ancora andando in onda negli Stati Uniti (il martedi alle 21 su Fox) e la produzione non ha ancora completato le riprese (ne mancano otto alla fine).

Singolare anche la scelta, da parte dell’emittente di Cologno Monzese, sulla messa in onda che ricorda le abitudini americane. Non più due episodi nel giorno di programmazione ma uno solo proprio come è abituato il popolo televisivo degli states che riterrebbe insopportabile stare davanti al video per due ore di fila a seguire il proprio telefilm preferito.

Le sorprese però non finiscono qui, perchè oltre al Dr. House, subito dopo potremo vedere le puntate inedite di Grey’s Anatomy (seconda stagione) e dulcis in fundo quelle di Nip/Tuck (quarta stagione).

E se ancora non vi bastasse una novità assoluta per il nostro Paese di cui mi ero già occupato, Huff.

Un venerdì a dir poco cool quello di Italia 1 che si gioca le sue carte migliori tutte in una serata col probabile intento di sfruttare l’acquisita popolarità della serie per “trainare” e fidelizzare i telespettatori anche verso gli altri telefilm in programmazione al venerdi che potrebbero, in un futuro abbastanza prossimo, trovare una diversa collocazione nel palinsesto della rete garantendo ad Italia1 un’equa distribuzione degli ascolti.

In attesa del gradito ritorno, qualche curiosità sul Dr. House :

  • La sigla della serie nella versione americana è Teardrop dei Massive Attack ma in alcuni Paesi, tra i quali spicca l’Italia, i diritti d’autore non sono stati concessi. I creatori della serie hanno così pensato di creare il Dottor House Theme ovvero la sigla che noi abbiamo ascoltato nella prima serie e parzialmente nella seconda, visto che poi è stata lievemente modificata;
  • La sigla MD presente nel titolo (Dottor House Md) non indica l’estensione Medical Division ma è l’acronimo con in quale in genere viene chiamato un medico in America. Per ovvie ragioni nell’adattamento italiano le due lettere sono state utilizzate in maniera differente;
  • Il titolo della serie è stato ispirato da un articolo del New York Times che parlava di casi clinici di difficile risoluzione;
  • Hugh Laurie (Dr. House) ha vinto all’edizione dei Golden Globes appena conclusa il premio come Miglior Attore in una serie drammatica;

5
gennaio

ITALIA1 VS SKY : BATTAGLIA A COLPI DI… SERIE TV!

Luca Tiraboschi @ Davide Maggio .itPer chi non lo sapesse il personaggio che vedete nella foto è Luca Tiraboschi, il direttore di Italia1, che ha annunciato nei giorni scorsi le novità della rete giovane di Mediaset per la primavera.

A quanto pare, la concorrenza di SKY sulla TV generalista, cosa non facilmente immaginabile sino a qualche anno fa, inizia a farsi sentire.

Tiraboschi, infatti, ha dichiarato che Italia1 punterà su comicità e serial per la programmazione dei prossimi mesi.

In effetti questa nuova tendenza alla serialità, voluta a spada tratta da un pubblico oramai annoiato dalla straripante presenza di reality show, è facilmente constatabile già dall’attuale palinsesto (cfr. new entry del Dottor Huff) che in una giornata, quella del venerdi, sembra non dia spazio a nient’altro, quanto meno a partire dalla prima serata, che alle beneamate serie tv.

Il direttore di rete ha fatto anche dei nomi. Si punterà su Doctor House e CSI mentre, per la comicità, Gialappa’s a tutta forza e Distraction.

Qualora speraste di vedere ancora dei reality show, sarà meglio cambiar rete.

Finalmente!





23
novembre

IL DR. HOUSE TORNA A CASA… CHE ANS(I)A!

Dr House @ Davide Maggio .it

Ieri sera si è conclusa la seconda stagione di Dr. House, un telefilm che ha registrato ascolti da record incollando al video milioni di telespettatori e superando di gran lunga gli ascolti medi della seconda rete di casa Mediaset.

Un successo che se, con molta probabilità, è stato quasi forzato stante l’assenza di valide alternative al reality show, genere che ha letteralmente intasato le tv italiane all’inizio della stagione, ha poi proseguito il proprio cammino “umiliando” qualsivoglia concorrente e stimolando riflessioni di non poco conto sull’interesse che anche nel nostro paese riscuote la serialità.

Dell’ultima puntata andata in onda ieri sera su Italia 1 si sono susseguiti, nella giornata di ieri, innumerevoli articoli celebrativi di quello che ormai è un cult della televisione nostrana.

Vorrei, però, che dedicaste le Vostre attenzioni su un’ansa di ieri mattina che, quanto meno a me, ha fatto riflettere.

Quella che dovrebbe essere un’agenzia di stampa, sembra che, alla stregua di un istituto di statistica, si cimenti adesso a fare previsioni sugli ascolti dei programmi tv.

Venivano, infatti, annunciati addirittura 7.000.000 di telespettatori per gli episodi conclusivi di Dr. House.

Guardate Voi stessi…

Ansa Dr House @ Davide Maggio .it

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5
ottobre

DATI AUDITEL PRIME TIME 4 OTTOBRE 2006

Credo possa interessarVi conoscere gli ascolti del prime time di ieri (4/10/2006), giornata, a detta di molti, decisiva per le sorti del concorrente dell’Isola, Reality Circus :

L’ANGOLO ROSSO (raiuno) : 3.368.000 ascoltatori (share 14,07%)

ISOLA DEI FAMOSI (raidue) : 5.026.000 ascoltatori (share 25.52%)

LA SQUADRA (raitre) : 2.348.000 ascoltatori (share 9.11%)

REALITY CIRCUS (canale5) : 2.904.000 ascoltatori (share 15.47%)

[sotto la soglia del 17% ritenuta necessaria per la prosecuzione del programma. Staremo a vedere]

Dr. HOUSE (italia1) :

1° episodio L’ANARCHIA DI HOUSE : 3.972.000 ascoltatori (share 14.65%)

2° episodio IMPOSSIBILITA’ DI COMUNICARE : 4.249.000 (share 17.00%)

RAMBO III (rete4) :

parziale 1 : 2.349.000 ascoltatori (share 8.90%)

parziale 2 : 2.213.000 ascoltatori (share 10.73%)


29
settembre

LA SOAP OPERA DEI PALINSESTI IMPAZZITI

Non ho mai scritto un post che si limitasse a riportare pedissequamente gli scritti di qualche altro autore.

Avete presente, però, quando, leggendo un giornale, un blog o qualsiasi altra fonte di notizie condividi un articolo al punto tale da dire a Te stesso : “Ecco. Esattamente ciò che avrei scritto io“?

Aldo Grasso @ Davide Maggio .itUna sensazione grazie alla quale Ti sembra che ciò che stai leggendo sia la materializzazione dei Tuoi pensieri!

Bene! A me è capitato con l’articolo di Aldo Grasso (nella foto) che sto per riportarVi, pubblicato ieri sul Corriere della Sera.

Lungi da me il paragonare i semplici scritti di questo blog ad una penna elegante qual è quella del noto critico televisivo! Ci mancherebbe altro!

Parlo, fondamentalmente, dei contenuti, non della forma e non Vi nascondo che l’aver trovato, nell’articolo di Grasso, delle affinità di interpretazioni e di vedute con quanto ho scritto alcuni giorni fa e con ciò che penso su questa ”scostumata” questione, mi ha inorgoglito un po’! 

Oggetto di analisi è  l’ormai infinita “soap opera dei palinsesti impazziti”.

Buona Lettura 

Un sinistro scricchiolio sta allarmando i custodi del palazzo televisivo. Da dove proviene? Chi l’ha provocato? Lo scricchiolio è causato dalla follia dei palinsesti. Che ormai oscillano come trottole, mappe impazzite. Da tempo, sui giornali, l’inizio della prima serata di Canale 5 e Raiuno è segnalato alle 21. In realtà, non inizia mai prima delle 21.20.
Perché questo inganno? La seconda serata non esiste più, è slittata a mezzanotte. Gli show finiscono all’ una di notte, con buona pace di chi la mattina deve alzarsi. Un telefilm di successo come Dr. House viene brutalmente spostato causando la ribellione dei telespettatori; il programma di Bonolis va in prima serata, poi in seconda, poi viene collocato nella fascia preserale; Reality circus dal lunedì passa alla domenica, dalla domenica al mercoledì: una giostra. Le anomalie non finiscono qui, anzi paiono ben più profonde. Joe Petrosino vince ampiamente la serata di domenica 24 settembre con quasi sei milioni di spettatori, favorito dal clamoroso flop del reality di Canale 5 (3.104.000 spettatori, 16,38% di share, 5/6 punti sotto gli obiettivi della rete). Lunedì 25 Petrosino perde duecentomila spettatori e quasi il 5% di share, andando contro una logica sempre rispettata: ovvero che la seconda puntata di una fiction di successo va meglio della prima, per l’effetto valanga e per l’effetto persistenza, degli spettatori che hanno visto la prima. Ma qui entra in gioco la contro- programmazione de L’Onore e il rispetto, coi suoi 5.656.000 spettatori (22%), già accumulati nelle 4 puntate precedenti. Altri flop da palinsesto. Le quattro serate di Miss Italia, a dimostrazione di come ormai la manifestazione non sia più vissuta come evento. O l’inatteso insuccesso di Luca Barbareschi: Giorni da Leone 2, il seguito di una fiction in onda nel 2002. Allora fece il 20% di share, ma il seguito non funziona. La prima puntata (5 settembre) ha uno share di appena il 12,16 per cento, ridicolo per Raiuno. Tanto che si decide di sfilarla subito per sostituirla con una replica di Bartali.

Ma la situazione più clamorosa riguarda Paolo Bonolis. Fattore C, un format così collaudato e sperimentato da sembrare un plagio, floppa clamorosamente in prima serata: domenica 10 settembre supera il 23% di share ma la domenica successiva crolla al 17,61. Spostato nel preserale non fa di meglio, meno del 18% di share.

Programmi dislocati, orari oltraggiati, soppressioni improvvise, sforamenti abituali. Il palinsesto (dal greco palímpsèstos, «raschiato di nuovo», a significare l’originale programmazione trimestrale fatta di tanti fogli sovrapposti) è ormai inattendibile. Rispetto ai corrispettivi francesi (grille) e inglesi (schedule), il termine italiano sottolinea l’incessante lavoro di perfezionamento, ridefinizione, correzione cui è sottoposta la programmazione. Che può essere infatti continuamente rielaborata in rapporto agli obiettivi della rete (proprio come le antiche pergamene venivano continuamente corrette e riutilizzate). Ma la sensazione è che la nostra programmazione venga raschiata ogni giorno, senza sosta, da una mano insensata. Ciò che vediamo sul piccolo schermo corrisponde raramente a ciò che è riportato dalle guide ufficiali.

«Il palinsesto è matematica», sostiene Alba Parietti. Ha ragione. Ma il suo reality sa contare solo fino al 7 (di share). Gli esempi si sprecano, giusto per fornire una sismografia del terremoto in atto. Per Raiuno e Canale 5, come detto, il ritardo è cronico, e francamente anche un po’ ridicolo.

Non va molto meglio sulle altri reti, la litania dello sforamento si ripete. Il telefilm su Raidue e The Oc su Italia 1 iniziano con cinque minuti di ritardo, il film su Retequattro con quindici. Raitre è in orario, e anche La7 non sgarra. Però il programma di Giuliano Ferrara e Ritanna Armeni sfora volentieri. Nel maggio scorso ha ceduto la linea a Gad Lerner solo alle 21.43. Che non l’ha mollata prima delle 24.00. Per la disperazione di Piero Chiambretti, previsto con Markette alle 23.30. Siccome non è un caso isolato, il conduttore ha pensato di ribattezzare il suo programma Uno mattina Markette.
L’altra sera ha bevuto il calice amaro anche Bruno Vespa battuto da Enrico Mentana che aveva in studio Luciano Moggi (Moggi è la variabile impazzita del palinsesto: una volta era chiamato per rispetto adesso per alzare l’audience). Ma Vespa è stato costretto dal film di Raiuno a partire molto tardi. Da cosa dipende questa debolezza intrinseca della tv generalista, questa assurda partita a scacchi che denota mancanza di rispetto nei confronti dello spettatore? Alcuni impazzimenti sono dovuti alle logiche perverse dei palinsesti.

Il ritardo della prima serata è stato «inventato» da Striscia la notizia per fare il pieno d’ascolto. Da questo «male» ne discende un altro ancora più grosso. Per non avere concorrenza in quell’ ora topica, Mediaset è stata costretta a riportare Bonolis all’ovile, a peso d’oro. Ma Bonolis è tornato con tutto il clan di Lucio Presta (Paola Perego, Amadeus, Panicucci) imponendo alcuni programmi rivelatisi poi dei fallimenti (Amadeus è già sparito dal video).

Visto che parliamo di clan, la disarticolazione dei palinsesti dipende anche dal fatto che in troppi ci mettono le mani. Ormai personaggi come Lucio Presta, Bibi Ballandi, Lele Mora, Beppe Caschetto contano più dei direttori di rete. Non a caso a dirigere Raiuno c’è Fabrizio Del Noce, un giornalista che non si era mai occupato di programmazione. A dirigere Canale 5 ci sarà Massimo Donelli (tanti auguri!), la cui unica esperienza tv consiste nell’ aver diretto Sorrisi e canzoni (dove spesso si è lamentato dell’infedeltà dei palinsesti!). Qualcuno imputa la follia della programmazione alla crisi imprevista dei reality (difficoltà che coinvolge persino un campione d’ascolti come L’isola dei famosi) o all’esplosione del satellite, di Sky (è il caso di Lost, laserie di culto, che in onda il lunedì regala share record a Fox). Qualcun altro, più addentro, la spiega con la difficoltà delle reti ammiraglie (specie Canale 5) a raggiungere gli obbiettivi promessi agli investitori pubblicitari; di qui gli spostamenti, le protezioni, i traslochi, le cancellazioni apparentemente inspiegabili. Tutto questo mina due meccanismi su cui si fonda, o si dovrebbe fondare, il patto comunicativo della tv: l’abitudine e la fedeltà. Il pubblico è consuetudinario e affezionato ai programmi preferiti. Perché svilire così il palinsesto? Gli orari dei treni non sono sufficienti per garantire a un Paese una rete efficiente di trasporti, ma senza orario i treni non si muovono, e se si muovono creano solo caos.