Doping



18
gennaio

LANCE ARMSTRONG AMMETTE L’USO DI DOPING A OPRAH WINFREY NELL’INTERVISTA IN ONDA SU DMAX

Oprah Winfrey e Lance Armstrong

Tutta la verità. Lance Armstrong affida a Oprah Winfrey, la conduttrice di talk show più celebre della tv americana, la confessione che cambierà la sua vita, la sua carriera e la storia del ciclismo internazionale. Dopo averlo negato per tredici anni infatti il corridore americano ha ammesso di esser ricorso all’utilizzo di doping durante tutta la sua attività professionistica dalla metà degli anni novanta fino al 2005, anno dell’ultimo successo al Tour de France.

In verità definire “successi” i trionfi di Armstrong appare quantomeno una forzatura dal momento che tutte le sue vittorie – soprattutto i sette Tour de France consecutivi (1999-2005) – sono state revocate dall’Unione Ciclistica Internazionale in seguito a un’inchiesta che ha accertato il sistematico utilizzo di pratiche dopanti da parte del corridore e della sua squadra. Nel gennaio del 2013 gli è stata revocata dal CIO anche la medaglia di bronzo vinta nella prova a cronometro ai Giochi Olimpici del 2000.

L’intervista – che potrebbe diventare la più seguita della storia della tv americana – ha una durata di due ore e mezza, che non è stata censurata e che non può non definirsi intensa ed emozionante, è stata trasmessa in due parti sul canale statunitense Own e lo stesso schema verrà riproposta anche per la versione italiana della confessione in onda stasera alle 21.15 e domani su DMAX, il canale 52 del digitale terrestre visibile anche sulla piattaforma Sky al tasto 808 del telecomando.




8
agosto

ALEX SCHWAZER IN LACRIME AL TG1 (VIDEO): “HO DISTRUTTO TUTTO” E CONFESSA IL DOPING

Alex Schwazer, Tg1

Alex Schwazer ha perso la sua gara più impegnativa, quella contro se stesso. Ed ora piange, sconfitto e umanamente distrutto. Il podista azzurro, squalificato dalle Olimpiadi di Londra 2012 per doping, ha parlato della sua amara vicenda in un’intervista rilasciata al Tg1 e trasmessa durante l’edizione delle 20. Davanti alle telecamere l’atleta ha spiegato di essersi dopato da solo, e ha ammesso le proprie colpe, senza riuscire a trattenere le lacrime.

“Ho fatto dieci mesi di allenamenti senza niente e avevo una condizione fantastica, in tre settimane di doping ho distrutto tutto. Quando è arrivato il controllo il 30 luglio sapevo che era finita. Ho vinto a Pechino senza doping, perché ero sereno e i miei valori ematici erano perfetti. Dopo tutte le batoste volevo di nuovo essere davanti

ha raccontato Schwazer al Tg1. Il marciatore azzurro ha dichiarato di aver assunto le dosi di Epo autonomamente, documentandosi su Internet, e non ha voluto fare il nome di eventuali complici. Allo stesso tempo ha avvertito che il mondo dello sport dovrebbe “aprire gli occhi” sul doping:

quando una donna fa gli ultimi 100 metri in vasca più forte di un uomo campione olimpico, anche uno che non ha mai seguito lo sport deve metterlo in dubbio” ha detto.