critiche



6
luglio

Pierluigi Diaco e il ‘linciaggio mediatico’

Pierluigi Diaco

Pierluigi Diaco

Siamo all’assurdo. Criticato a più riprese dai media e sui social, Pierluigi Diaco ha una bizzarra teoria. Dietro agli “attacchi” ci sarebbero tre persone. Non fa i cognomi ma gli identikit sono palesi. In un tweet cinguettato ieri sera e poi subito rimosso scrive:

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8
giugno

TUTTI CONTRO PUPETTA – IL CORAGGIO E LA PASSIONE. COMPRESA LA MARESCA!

Manuela Arcuri e Pupetta Maresca

Che Pupetta – Il Coraggio e la Passione fosse una fiction scomoda si sapeva già, e chissà che anche questo non sia stato uno dei motivi del ritardo della messa in onda. Ma poi il fatidico giorno è arrivato – la prima puntata è stata trasmessa giovedì  6 giugno – e i titoli di coda non hanno fatto in tempo a comparire sugli schermi degli italiani che già su Canale 5 e sulla Ares Film sono piovute critiche da più parti. E non tanto per le carenze del prodotto in sé, che noi abbiamo già sottolineato, quanto per il fatto che le quattro puntate sembrano a tutti gli effetti la celebrazione di un’esponente della criminalità.

Sulle spalle di Assunta Maresca detta Pupetta, a cui si ispira la Pupetta Marico interpretata da Manuela Arcuri, pesa più di un reato. Per l’Aiart, associazione dei telespettatori cattolici che negli ultimi mesi ha contestato molti eventi televisivi, con la messa in onda di una fiction che la incornicia come coraggiosa e passionale, si è raggiunto il limite, come ha affermato il presidente Luca Borgomeo.

“La fiction è antieducativa, in quanto presenta come eroina, una donna di un clan camorristico di Castellammare di Stabia, legata ad ambienti della malavita napoletana, assassina e condannata per omicidio a 18 anni di carcere.[...] Tra l’altro è una fiction recitata male e con situazione al limite del grottesco[...] E’ una fatto gravissimo: un’ennesima prova del degrado della tv italiana.”


19
settembre

CESARE MORI – IL PREFETTO DI FERRO: PER IL PDL “UN’OPERAZIONE GROSSOLANA CON FORZATURE ED ERRORI”

Cesare Mori - Il Prefetto di Ferro

Non c’è pace per la fiction italiana. Dopo le recenti critiche del Procuratore Antimafia Piero Grasso, a finire sotto accusa è Cesare Mori – Il Prefetto di ferro, la miniserie con Vincent Perez e Gabriella Pession andata in onda domenica e lunedì scorsi in prima serata su Rai1. La fiction diretta da Gianni Lepre, seguita da una media di 3.971.000 telespettatori con il 16.13% di share, ha ricevuto aspre critiche da parte dei senatori del Popolo delle Libertà, Alberto Balboni e Enzo Fasano, che hanno definito la fiction un’operazione grossolana non senza forzature storiche ed errori.

“La storia del prefetto che combatté la mafia fino al punto di sconfiggerla, caso unico nella storia d’Italia, viene piegata a caricatura di un santino con i cattivi, così cattivi, da replicare lo schema della trattativa stato-mafia tanto in voga oggi, manco avessero affidato la consulenza ad Antonio Ingroia e Massimo Ciancimino. Il regista, gli sceneggiatori e l’apparato Rai hanno volutamente annacquato in un antifascismo di maniera quella che nella memoria storica fu la prima e vera liberazione della Sicilia dalla mafia.”

Le accuse di Balboni e Fasano hanno trovato il consenso anche del Presidente del Pdl al Senato Maurizio Gasparri, che ha dichiarato:

“La Rai con questi contenuti viene meno alla sua funzione di servizio pubblico”

Altre critiche sono arrivate da Pasquale Squitieri che nel 1977 diresse per il grande schermo il film Prefetto di Ferro con protagonista Giuliano Gemma.





27
dicembre

ANTEPRIMA DM : 1 CONTRO 100, THE END!

Amadeus (1 Contro 100) @ Davide Maggio .it

Mediaset avrebbe sentenziato!

L’esperienza italiana di 1 Contro 100 terminerà definitivamente il prossimo 13 gennaio alle 20 con l’ultima puntata della seconda edizione.

Il 20 dicembre scorso, infatti, al termine delle registrazioni delle 35 puntate previste, è stata ordinata la distruzione (e non la conservazione) della costosissima scenografia del programma che avrebbe preso il via già il giorno seguente.

Un messaggio inequivocabile, dunque, che non lascia spazio nemmeno alla speranza di vedere in onda 1 Contro 100 nel preserale della domenica, come era stato preventivato.

Gli ascolti hanno bocciato ancora una volta Amadeus e consorte che sono rimasti ben al di sotto della soglia-salvezza del 23% stabilita dalla rete.

Ma c’è di più…

Sembra che la chiusura del programma abbia reso felice qualcuno. A parte i miei personali sospetti manifestati a tempo debito, si dice che lo studio 11 sia stato repentinamente richiesto per l’edizione entrante di Chi Vuol Essere Milionario che si sposterebbe, dunque, dal prossimo 14 gennaio dallo studio 20 (del quale occupava solo una parte) allo studio 11.

Una sorta di garanzia, insomma, della fine del game show di Amadeus!

Termina così, dopo pochi mesi di programmazione, l’edizione italiana di 1 VS 100 che, considerato il successo riscosso negli altri Paesi, avrebbe dovuto mietere un consenso di pubblico non trascurabile.

Ed invece i telespettatori hanno deciso diversamente…

Si chiude così anche un capitolo importante per questo blog che ha seguito da vicino le vicende di quello che rimane un format interessante ma che, nella trasposizione italiana, non è stato opportunamente valorizzato e non ha conseguentemente suscitato nel pubblico l’interesse che avrebbe potuto e forse dovuto riscuotere.

Conoscete (o avrete modo di conoscere) le mie critiche mosse al programma avendo navigato per le pagine di questo blog.

Adesso… è arrivato il momento di fare le vostre!