costi



21
luglio

CdA Rai, Orfeo svela i costi dei programmi di Fazio: 14,4 milioni per il solo prime time

Fabio Fazio

Ora manca solo la messa in onda. Via libera del CdA Rai ai Piani di produzione e trasmissione per i palinsesti autunnali 2017, che vanno da settembre al 31 dicembre prossimi. Il Consiglio di Viale Mazzini, riunitosi ieri – 20 luglio – sotto la presidenza di Monica Maggioni e alla presenza del DG Mario Orfeo, ha dato il proprio placet con un solo voto in dissenso: quello del consigliere Carlo Freccero. Stando a quanto si apprende, durante la riunione Orfeo avrebbe anche svelato alcuni dettagli sui costi delle trasmissioni di Fabio Fazio per Rai1.




28
settembre

RAI: ECCO I PROGRAMMI PIÙ COSTOSI DEL 2016. CI SONO SANREMO, IL CAPODANNO, LAURA E PAOLA

Festival di Sanremo

Ai vertici c’è il Festival di Sanremo, con più di 15mila euro al minuto. Ma anche il Capodanno in diretta e gli speciali di Alberto Angela non sono da meno. E nella lista – c’era da aspettarselo – spuntano anche Laura Pausini e Paola Cortellesi con il loro show. Ci sono cifre da capogiro nel “Piano di produzione” Rai pubblicato da Repubblica. Il documento contabile, ottenuto tramite la disponibilità di un senatore della Vigilanza, contiene l’elenco dei programmi più costosi del 2016 e quindi gli investimenti erogati del servizio pubblico per alcune delle sue trasmissioni. Ecco i dettagli.


13
settembre

RAI, PRODUZIONI ESTERNE: ECCO I COSTI E I PROGRAMMI PIÙ CARI. MA ARRIVANO NUOVE REGOLE (FINALMENTE)

Paola Cortellesi, Antonio Campo Dall'Orto e Laura Pausini

Regole chiare ed inclusive per arginare il ‘far west’ delle produzioni esterne in Rai. A Viale Mazzini è in arrivo una piccola rivoluzione, che gli amanti del piccolo schermo non potranno che plaudire. Nella nuova Concessione del servizio pubblico radiotelevisivo, infatti, sarà presente una norma che obbligherà l’azienda ad affidare una percentuale delle produzioni esterne a società giovani e autonome, anche di piccole o medie dimensioni, svincolate dalle ‘major’ che attualmente monopolizzano (o quasi) il settore.





7
febbraio

FESTIVAL DI SANREMO 2016: COSTI E RICAVI, LE PREVISIONI FANNO SORRIDERE LA RAI

Carlo Conti

Al Festival di Sanremo 2016 c’è chi canta e chi conta (i soldi). La macchina della popolare rassegna canora, infatti, funziona grazie ad un budget che va investito con oculatezza, possibilmente evitando sprechi. Siamo pur sempre in tempi di vacche magre e anche la kermesse 2016 – al via il 9 febbraio prossimo – dovrà stare attenta al rendiconto economico. Le somme si tirano alla fine, ma i segnali per una chiusura di bilancio in positivo ci sono tutti. Diamo un occhio alle cifre.

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18
settembre

CALCIO… ALLE TV: LA SERIE A IN DIRETTA SULLA WEB TV DELLA LEGA. TRA I VOLTI PIERLUIGI PARDO E LAURA BARRIALES

Serie A

Scacco matto della Lega Calcio al duopolio Sky-Mediaset sulla spartizione dei diritti tv della Serie A. L’invenduto pacchetto E – ovvero 114 partite in totale, da trasmettere sui canali che non siano quelli della tv classica, quindi in modalità OTT tramite Piattaforma Internet, Piattaforma IPTV e/o Piattaforma di Telefonia Mobile – se lo è aggiudicato proprio la Lega, che inaugura a partire già da domani alle 18.00 con la partita Udinese-Empoli la sua tv via Internet.





25
febbraio

FESTIVAL DI SANREMO 2014, DEBACLE DA 6 MILIONI DI EURO? LA RAI SMENTISCE: CONTI IN ATTIVO

Fabio Fazio, Festival di Sanremo 2014

E’ calato il sipario sul Festival di Sanremo 2014, ma l’orchestra delle polemiche continua a suonare le sue dolenti note. Le critiche, in particolare, riguardano gli ascolti in drastico calo registrati della kermesse, che potrebbero aver innescato un effetto boomerang dannoso per il futuro prossimo della Rai. A conti fatti, la rassegna condotta da Fabio Fazio ha perso per strada 3 milioni di spettatori rispetto all’anno scorso, pari al 28% in meno di ricavi. Secondo La Stampa, questa débâcle potrebbe costare circa 6 milioni di euro al servizio pubblico.

Sanremo 2014, la Rai: i conti sono in attivo

Ma da Viale Mazzini tengono a precisare che i conti del Festival sono in attivo. Dunque, nessun problema (almeno in apparenza). In una nota divulgata ieri dalla Rai si legge:

“A fronte di costi per l’intera manifestazione 2014 pari a € 18 milioni (11 milioni Rai e 7 per il costo della Convenzione con il Comune di Sanremo), i ricavi sono i seguenti: ricavi pubblicitari lordi di € 23.700.000 pari ad un ricavo netto di € 20.140.000. Ricavi netti da vendita biglietti del Teatro Ariston pari a € 600.000. Il totale dei ricavi netti Rai è stato quindi di € 20.740.000. E’ pertanto non veritiero  e fuorviante affermare che non vi sia un saldo attivo per questa edizione della manifestazione sanremese, che è stato invece di € 2.740.000″.

L’azienda di Viale Mazzini ha inoltre fatto sapere che non corrisponde a verità che Rai Pubblicità procederà a ad assegnare spazi pubblicitari compensativi ai clienti in relazione agli ascolti del Festival.


13
febbraio

FESTIVAL DI SANREMO, LA CORTE DEI CONTI: COSTI SUPERIORI AI RICAVI. ECCO LE CIFRE

Fabio Fazio, Luciana Littizzetto

La Corte dei Conti le suona al Festival. E alla Rai. Nella sua Relazione sulla gestione finanziaria per gli esercizi 2011-2012, la magistratura contabile ha infatti bacchettato l’azienda di Viale Mazzini con un richiamo a “ridurre i costi di produzione in particolare quelli riconducibili al Festival di Sanremo, alle fiction e alla programmazione finanziata con fondi diversi da quelli derivanti dal canone radiotelevisivo“. Una severa tirata d’orecchie, che rimprovera al servizio pubblico sprechi ed inefficienze in ambito economico, nonostante vi siano segnali positivi di cambiamento.

Rai, Festival di Sanremo: il report della Corte dei Conti

Rispetto al Festival di Sanremo, in particolare, la Corte dei Conti ha attestato che i costi del 2012 sono stati inferiori rispetto a quelli dell’anno precedente (il risparmio è stato di 1,8 milioni). Tuttavia – si legge nella relazione – “in sintesi l’andamento dei costi risulta ancora nettamente superiore ai ricavi pubblicitari, con negativi riflessi sul MOL aziendale“. I dati, del resto, parlano chiaro e i conti in rosso pure: nel 2010 (sotto la conduzione di Antonella Clerici), le perdite subite dalla Rai sono state di 7,8 milioni, nel 2011 di 7,5 milioni e nel 2012 di 4,8 milioni (bis di Gianni Morandi). In tutto, la ‘voragine’ economica ammonta a 20,1 milioni per 15 puntate complessive. 1,34 milioni al giorno.

Nella sua relazione, la Corte dei Conti ha riconosciuto come il Festival sia un evento “strategico” per la Rai, “come dimostrato dalla rilevazione degli ascolti che, nelle ultime edizioni, ha fatto registrare picchi superiori al 60%, con una sensibile raccolta pubblicitaria“. Allo stesso tempo, la magistratura ha riscontrato un aumento del 10,3% per i costi delle risorse artistico/culturali dell’edizione 2011, cifra calata l’anno successivo contestualmente ad una crescita degli oneri per l’orchestra (+317mila euro) e per i conduttori ed il cast artistico (+276mila euro).


18
gennaio

GIANCARLO LEONE: IL FESTIVAL DI SANREMO 2014 NON COSTERA’ UN SOLO EURO DI CANONE

Giancarlo Leone e Fabio Fazio

Il Festival di Sanremo costerà sempre meno e produrrà sempre più utili alla Rai. Un primo indizio? La convezione tra la tv di Stato e il comune di Sanremo, che dal 2015 scenderà dai 7 milioni di euro di oggi a 5,2 milioni. Ma questo, chiaramente, non basta. Non basta ad evitare le polemiche su compensi e “spese folli” che ogni anno arrivano puntuali a ridosso della kermesse canora. Per la 64° edizione, su Rai 1 dal 18 al 22 febbraio, si vocifera di costi che sfiorano i 20 milioni. Tutto vero? A parlarne è il direttore della rete ammiraglia pubblica Giancarlo Leone.

Leone assicura: il Festival di Sanremo è pagato con le pubblicità e non con il canone

Intervistato dal Corriere della Sera, il direttore di Rai 1 – di cui abbiamo parlato ieri a proposito di altre eventuali reunion dopo quella di Al Bano e Romina – non smentisce affatto la cifra sopra indicata precisando, però, che non sarà speso nemmeno un euro dei soldi che arrivano dal pagamento del canone da parte dei cittadini:

“Non siamo soliti confermare cifre che poi non sono mai state smentite. Ma anche quest’anno il Festival non costerà un solo euro di canone. Tutte le spese, ripeto, tutte, saranno finanziate dalla pubblicità. Eppure parliamo dello spettacolo più seguito dell’anno [...] Il Festival costerà sempre meno e produrrà utili alla Rai”.

Dunque, nessuna protesta da chi paga il canone se lustrini e paillettes saranno ancora di casa al Teatro Ariston. Così come non c’è da alterarsi più di tanto per i compensi di Fabio Fazio, che Leone giustifica così: