Confessione Reporter



6
giugno

CONFESSIONE REPORTER: STASERA SPECIALE “NON SOLO REGENI”

Stella Pende

«La tragedia di Giulio Regeni, la furia barbara sul suo corpo, la paura, saranno sempre con noi. Ma Giulio non è stato il solo ragazzo italiano ammazzato senza pietà dalle istituzioni di paesi dove la libertà è parola buia. Come Giulio, altri giovani, innocenti e soli, hanno subito la stessa sorte».




14
dicembre

CONFESSIONE REPORTER: STELLA PENDE RIPARTE DALLE VIOLENZE DI BOKO HARAM IN NIGER

Stella Pende

Non solo l’Europa, i morti di Parigi e le minacce all’Occidente. Il terrorismo islamico colpisce anche in Africa, dove le telecamere del circuito mediatico spesso non arrivano. E’ proprio di queste situazioni poco note che Stella Pende si occuperà nella prima puntata della nuova edizione di Confessione Reporter. A partire da stasera – 14 dicembre – la giornalista tornerà in seconda serata su Rete4 con quattro appuntamenti d’attualità.


15
luglio

STELLA PENDE A DM: A CONFESSIONE REPORTER RACCONTO L’IMMIGRAZIONE DI CUI NESSUNO PARLA. FORMIGLI FA LA PIU’ BELLA TRASMISSIONE DI INFORMAZIONE D’EUROPA

Stella Pende

C’è un’immigrazione segreta e dolorosa che sfugge ai titoli di giornale e all’opinione pubblica. E’ quella degli adolescenti, dei giovanissimi segnati dalle atrocità della guerra e costretti a scappare dalla loro terra. A raccontarne le terribili e toccanti storie sarà Stella Pende nella speciale puntata di Confessione Reporter in onda giovedì 16 luglio in seconda serata su Rete4. La popolare giornalista d’inchiesta presenterà un esclusivo reportage da Senegal, Gambia, Niger, Libia e Sicilia, seguendo le rotte di un viaggio infinito spesso spezzato dalla morte.

E’ l’immigrazione dei piccoli dai quattordici ai diciotto anni, che è anche quella più folta: da noi arriva il 62% di ragazzi minorenni e nessuno se ne accorge. Sono persone disperate” ci ha spiegato Stella Pende, che ha raccolto le loro testimonianze e incrociato i loro occhi.

Queste storie si intrecciano anche con il fondamentalismo islamico?

Molto. Un ragazzo, ad esempio, ci racconta che è dovuto scappare da un padre che lo avrebbe ammazzato se non avesse sposato le idee del fondamentalismo islamico. Ma soprattutto ci sono delle ragioni che la gente non conosce: c’è una grossa migrazione dell’Africa occidentale, dal Senegal, dal Mali e dalla Nigeria di ragazzi che scappano dal non-futuro. Sono persone che non sanno come andare avanti, perché a quindici anni si ritrovano con una madre nullatenente e non hanno il padre. Altri invece scappano dalla guerra o dai terroristi. Sono ragazzi che non hanno scelta e intraprendono questa sorta di gioco dell’oca della morte andando di paese in paese. Lavorano per alcuni mesi con le catene di forza e poi passano per frontiere che sono un luogo di tortura, perché lì vengono picchiati, derubati dei documenti e dei pochi soldi che hanno. Quelli che arrivano in Niger hanno davanti a sé mille chilometri di deserto, fino alla Libia, e molti ne muoiono. Ma nessuno lo sa. Noi parliamo solo dei barconi e della Libia, ma non esiste solo quella. C’è anche un prima.

I talk show parlano spesso di immigrazione. A tuo avviso lo fanno nella maniera corretta?

Corrado Formigli forse fa la più bella trasmissione d’informazione che abbiamo in Europa, quindi non possiamo lamentarci. Magari altre trasmissioni affrontano l’argomento in maniera più superficiale. Io ho fatto il mio mestiere, realizzando un lungo reportage in cui racconto quali sono le tappe della morte e della vita di questi ragazzi, da Niger all’Italia. In Sicilia queste persone trovano persone straordinarie: un panettiere di Siracusa con dodici impiegati ne ha assunto un tredicesimo, immigrato, dicendo di essersi fidato del suo sorriso. Questo ragazzo sta imparando a diventare pizzaiolo. Emergeranno ombre ma anche luci.

Hai parlato bene del programma di Formigli. Come giudichi, invece, quello di Del Debbio, che pure affronta questi temi?





8
dicembre

CONFESSIONE REPORTER: STELLA PENDE TORNA IN SECONDA SERATA SU RETE4

Confessione Reporter, Stella Pende

Immigrazione, giovani, Ebola, rifiuti tossici, ma anche reportage da Mogadiscio, Argentina, Eritrea, Messico e Malta. La stringente attualità italiana ed internazionale irrompe su Rete4 con la nuova edizione di Confessione Reporter, il programma giornalistico a cura di Stella Pende e in onda in seconda serata ogni lunedì a partire da oggi, 8 dicembre. Il format d’approfondimento torna sulla rete diretta da Sebastiano Lombardi con sei nuovi appuntamenti divisi ciascuno in tre reportage.

Quest’anno il filo rosso che accompagna ogni puntata di Confessione Reporter sarà la storia di un italiano o di un’italiana che ha fatto grande il nostro Paese. All’estero come qui. “Basta parlar male degli italiani. Questa terra è piena di gente straordinaria. E noi la raccontiamo” ha commentato al riguardo la conduttrice Stella Pende, volto storico alla guida del programma d’approfondimento giornalistico giunto alla sua quinta edizione. In ogni appuntamento, la giornalista racconterà l’attualità con l’ausilio di immagini ed ospiti.

Confessione Reporter: prima puntata

La prima puntata, in onda stasera, avrà come ospite Moni Ovadia. L’artista e intellettuale milanese sarà chiamato a commentare l’insolita scelta di vita di Regina Catrambone, che – stanca di trovare nel mare di Malta, dove vive con la famiglia, indumenti di migranti che non ce l’hanno fatta – ha comprato una nave di 40 metri e due droni ed ha salvato la vita a più di 3.000 persone. A seguire, con Francesco Battistini del Corriere della Sera, la conduttrice affronterà nuovamente il tema dell’immigrazione dedicando un ritratto a Padre Zerai, un prete eritreo il cui cellulare è diventato una sorta di “santino” per chiunque affronti il viaggio della speranza.


16
aprile

CONFESSIONE REPORTER: CONDIZIONE FEMMINILE E NON SOLO NELLA NUOVA EDIZIONE DEL PROGRAMMA DI STELLA PENDE

Confessione Reporter - Stella Pende

Confessione Reporter - Stella Pende

Torna con la quarta edizione Confessione Reporter, il programma di Videonews ideato e condotto da Stella Pende con la collaborazione di Sandra Magliani. Si riparte stasera, mercoledì 16 Aprile 2014, alle 00.45 su Italia 1, per poi passare alla domenica dal 27 Aprile. Filo conduttore delle 8 puntate previste sarà la condizione femminile nel sud del mondo: si parlerà di Sampat Pal Devi, attivista indiana analfabeta che nel suo Paese ha fondato il gruppo dei “sari rosa” per la rivendicazione dei diritti delle donne, o delle ragazze che in Guatemala vengono stuprate in pieno giorno. Un’inchiesta affronterà poi, con l’aiuto di scrittori e prelati, la carriera mediatica della figura femminile per antonomasia: la vergine Maria, sempre più popolare anche in rete.

Non mancherà tuttavia uno sguardo a 360° sull’attualità in generale: era il 1984 quando Leopoldo Mastelloni fu allontanato dal servizio pubblico in seguito ad una bestemmia pronunciata nel corso del programma di Rai 2 Blitz, proprio davanti a Stella Pende. Trent’anni dopo l’attore e la giornalista si rincontrano per parlare di omosessualità e coming out: è davvero cambiato qualcosa in Italia?

Fra gli altri servizi, un’inchiesta sul terrorismo africano collegato alle stragi di elefanti e un viaggio nell’unità di crisi della Farnesina per capire come lavorano gli 007 italiani che salvano la vita agli italiani rapiti nel mondo, con una testimonianza d’eccezione: quella di Domenico Quirico, giornalista de La Stampa rapito in Siria nel 2013 e rilasciato dopo 5 mesi.

Luca Argentero reporter per un giorno





9
maggio

CONFESSIONE REPORTER: STASERA RIPARTE CON PANNELLA E DEL TURCO. VAURO RACCONTA CHERNOBYL

Confessione Reporter

Ottaviano Del Turco come Enzo Tortora? Se lo chiede Confessione Reporter, il programma di inchiesta, condotto da Stella Pende, che riparte, con la terza edizione, su Italia 1 da stasera - 9 maggio – alle 23.50.  Il Caso Enzo Tortora passò alla storia come un clamoroso atto di persecuzione giudiziaria che vide  il giornalista – poi allontanato dalla RAI –  accusato di essere membro della camorra e trafficante di droga. Accuse che si rivelarono tutte infondate. Per la prima volta, per le telecamere di Confessione Reporter sarà Marco Pannella a fare chiarezza sull’accusa di corruzione e concussione ai danni della sanità, che vede protagonista l’ex Ministro delle Finanze Italiane. Il leader politico incontrerà il politico già Presidente della Regione Abruzzo.

Ma di storia e attualità politica si parlerà anche nel raccontare CasaPound: il movimento politico italiano dichiaratamente di ispirazione di estrema destra, rimbalzato ai “disonori” della cronaca per i diversi episodi di violenza collettiva. Un’edizione particolarmente ricca che non dimenticherà, come già fatto in passato, di parlare di temi importanti e di argomenti spesso neppur sfiorati, attraverso lo specchietto retrovisore del reportage capace di scovare retroscena ed insidie.

Nella prima puntata si comincia con l’inchiesta e il reportage direttamente dal Mali, divenuta terra ad alto tasso terroristico. Le immagini che vedremo sono quelle dell’attentato che lo scorso 21 marzo ha colpito bruscamente Timbuctu quando un bambino di 13 anni si è fatto esplodere in un attentato kamikaze nei pressi dell’aereoporto. Stella Pende era là a documentare con le telecamere di Confessione Reporter i momenti caldi: il riparo nella caserma della milizia maliana, i cellulari che vibrano impazziti, la ricerca affannosa delle ultime notizie e una notte lunga un’eternità fino alla fuga il giorno seguente a bordo di un aereo dell’Onu.


26
maggio

ITALIA 1 APRE PER FERIE: QUATTRO NUOVE PRODUZIONI E TRE SERIE IN PRIMA TV PER L’ESTATE

Mammoni - Chi vuole sposare mio figlio?

Non saranno più gli anni gloriosi del Festivalbar, ma in tempi di crisi e di tagli, di lacrime e sangue, c’è una buona notizia per il pubblico ‘ciovane’ di Italia 1: la rete cadetta Mediaset apre per ferie e rinuncia alle vacanze. Luca Tiraboschi aveva promesso più autoproduzioni e così sarà, anche fuori dal periodo di garanzia: quattro nuove produzioni sono già pronte sulla rampa di lancio.

Si comincia domenica con il varo in prima serata di Archimede, una nuova docufiction sulla scienza che diverte, condotta dalla iena Niccolò Torelli. Un esperimento simile a quello tentato un anno fa da Rai2 con Insideout – Pazzi per la scienza, ma la colonnina dello share in quel caso aveva superato di poco il 7%. Se le cose dovessero andare meglio ad Archimede, si completerebbe un buon trittico con Mistero e Wild.

Sul fronte dell’intrattenimento, Tiraboschi ha appena incassato due mezzi flop con Sto Classico! e Questo pazzo pazzo matrimonio, sospeso dopo il 5.59% registrato dalla prima puntata e rimandato a data da destinarsi. Il 5 giugno tocca invece a Mammoni – Chi vuole sposare mio figlio?, docufiction in sei puntate pronta ad infiammare le polemiche per la presenza di uno scapolo gay tra i cinque che parteciperanno al programma.