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11
novembre

#EMA2013: MTV AMERICA CENSURA LA CANNA DI MILEY CYRUS, IN ITALIA DIFFERITA INTEGRALE (FOTO)

MTV EMA 2013 MILEY CYRUS CANNA

Miley Cyrus (Getty Images)

Lo scandalo è servito anche stavolta. La protagonista? Ça va sans dire: Miley Cyrus. Anche agli MTV EMA 2013 l’interprete della “defunta” Hannah Montana non è passata inosservata. Tralasciando le palpatine ad opera di una ballerina nana in apertura dello show (foto sotto), e lo sgambatissimo body bianco, il motivo per cui Miley è riuscita a catalizzare l’attenzione mediatica è la canna che si è accesa sul palcoscenico dello Ziggo Dome di Amsterdam.

MTV EMA 2013: la canna di Miley Cyrus censurata

Intervenuta per l’ennesima volta per ricevere il premio Best Video, andato alla clip di Wrecking Ball – in cui appare nuda -, la cantante ha ben pensato di estrarre uno spinello dalla sua Chanel prima di congedarsi dal pubblico di Mtv. Tale “performance” non è piaciuta agli americani. E così per evitare pubblcità e ripercussioni negative, MTV America – nel corso della trasmissione in differita degli EMA 2013 – ha censurato l’episodio. Una scelta che lascia perplessi, non perchè il gesto di Miley fosse innocuo, ma perchè ormai con internet non è più possibile nascondere alcunchè. E, anzi, censurando si rischia di ottenere l’effetto opposto. Non è la prima volta che le scuri della censura si abbattono su Miley, già in occasione degli MTV VMA 2013 la sua bollente esibizione con Robin Thicke aveva dato adito a proteste e censure.

MTV EMA 2013: MTV Italia non censura la canna di Miley

In Italia, comunque, l’intervento di Miley non verrà censurato. La differita degli MTV EMA 2013 con i sottotitoli, in onda in seconda serata -  il 12 novembre 2013  -, sarà riproposta in maniera integrale.

Miley Cyrus: la canna è servita. Foto

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26
aprile

BREVEMENTE: ARGOMENTI ED OSPITI DEI PRINCIPALI PROGRAMMI DEL 26 APRILE 2009

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Brevemente

Ospiti di Fabio Fazio saranno questa sera Rita Levi Montalcini, donna di scienze, premio Nobel per la Medicina nel 1986, che il 22 aprile ha compiuto 100 anni, festeggiati due giorni prima al Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. A seguire Pietro Grasso, dalla trincea della Pretura al Maxi-Processo, dalla Commissione Anti-Mafia al Ministero e alla DNA, poi di nuovo, per cinque anni, a capo della Procura di Palermo e, dal 12 ottobre 2005, Procuratore Nazionale Antimafia. Uno dei maggiori esperti di Mafia, parla dei legami sociali della malavita organizzata e della recrudescenza della ‘Ndrangheta in Calabria e della Camorra in Campania, a partire da Per non morire di mafia, resoconto di vent’anni di lotta alle mafie, in libreria dal 28 aporile. L’immancabile appuntamento con Luciana Littizzetto che cerca e commenta a modo suo i fatti della settimana, la surreale ‘opinione’ di Maurizio Milani, la rubrica Il posto del cuore a cura di Massimo Gramellini e le analisi climatiche e ambientali di Luca Mercalli chiudono la puntata di Che tempo che fa.

Il nuovo duo “GSM”  con la “grande scuola meridionale”, i Midena e Puma dal locale Mille Bolle Blu, Sergio Viglianese con i suoi cento “perché”, Paolo Casiraghi nei panni della bergamasca Suor Nausicaa, gli irresistibili Fichi d’India,   i “Turbotubbies” de I Turbolenti, Omar Fantini e il vispo Nonno Anselmo, Gianluca Impastato nelle doppie vesti dell’esperto enologo Chicco d’Oliva e dell’archeologo Mariello Prapapappo e ancora i monologhi di Dario Cassini e Andrea Baccan in arte Pucci e molto altro ancoranel prossimo appuntamento con Colorado, il varietà comico di Italia1 condotto da Rossella Brescia e Beppe Braida;

  • Report: alle 21.30 su Raitre

Report propone un’inchiesta dal titolo “La Cura” di Alberto Nerazzini. “Il governo ha deciso di ridurre il finanziamento dello Stato alle Regioni per il Servizio sanitario nazionale – spiega l’ autore. I servizi assicurati ai cittadini sono destinati a ridursi? Saranno reinseriti i ticket? Quali sono i tagli che il governo ha deciso? E soprattutto: i tagli sono stati fatti dopo un’azione seria di verifica degli sprechi? Nel frattempo, il nostro sistema sanitario è malconcio e si barcamena tra regioni cosiddette virtuose e regioni sprecone, quelle che più semplicemente non ce la fanno e allora sono commissariate oppure sottoposte ai Piani di rientro”. Alberto Nerazzini ha girato l’Italia, dalla Calabria, dove è addirittura difficile quantificare il deficit, alla Lombardia, la prima ad aprire la competizione tra sanità pubblica e privata, e ha visitato alcune delle realtà che dovrebbero rappresentare il fiore all’occhiello del Servizio sanitario nazionale: gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, gli Irccs, finanziati dal ministero perché affiancano la ricerca alla cura dei pazienti.