Camorra



24
maggio

CAMORRISTE: SU CRIME+INVESTIGATION LA DOCU-FICTION SULLE LADY CAMORRA

Camorriste

Non solo Gomorra – La Serie, da questa sera al martedì la camorra e il suo mondo saranno protagonisti di un’altra produzione in onda sul satellite. Alle 22.55 prenderà il via su Crime+Investigation (canale 118 di Sky) Camorriste, una docu-fiction in tre episodi interamente incentrata sulla vita di alcune donne che hanno fatto parte della camorra. Non delle semplici compagne che hanno vissuto all’ombra dei propri uomini, ma donne che hanno ricoperto un ruolo di primo piano all’interno della criminalità organizzata, arrivando a gestire le leve del potere e a diventare delle vere e proprie lady camorra. Alcune di loro hanno deciso di ribellarsi e di rivelare i segreti, le regole e le dinamiche di questa associazione criminale a e oggi sono costrette a vivere sotto protezione in località segrete. Altre invece non si sono pentite: arrestate, hanno scontato la pena in carcere.




24
novembre

DM LIVE24: 24 NOVEMBRE 2014. LUCA ABETE: PER WIKIPEDIA UCCISO DALLA CAMORRA IL PROSSIMO 8 DICEMBRE – ANTONELLA ELIA: TROPPO TARDI PER UN FIGLIO

ABETE WIKIPEDIA

ABETE WIKIPEDIA

Antonella Elia: troppo tardi per un figlio

“Per un figlio ormai è troppo tardi. Il mio desiderio di maternità resta un sogno, come sposarmi con l’abito bianco”. Queste le parole di Antonella Elia, ospite a Verissimo, parlando della possibilità di avere un figlio a 51 anni. A Silvia Toffanin confida: “Non giudico nessuno, ma credo che bisogna fare un bambino quando si ha l’età giusta. In ogni caso – chiosa – se si decide di farlo in età avanzata allora bisogna avere un fortissimo desiderio di maternità, che io non ho”.

Luca Abete: su Wikipedia, ucciso dalla camorra il prossimo 8 dicembre

Minacce di morte via web. Qualcuno è entrato nella pagina Wikipedia dedicata all’inviato di Striscia la notizia Luca Abete e l’ha modificata, inserendo luogo e data di morte (Napoli, 8 dicembre 2014). Non solo, perché sull’enciclopedia libera più conosciuta del web si può leggere anche da chi è stato ucciso e perché: «Viene ucciso dalla camorra l’8 dicembre 2014 perché troppo scomodo». Sembrerebbe proprio un’intimidazione, che fa seguito alle numerose minacce già pervenute a Luca Abete per le sue inchieste scomode in territori pericolosi.


7
febbraio

TI LASCIO UNA CANZONE: TELEVOTO INFLUENZATO DALLA CAMORRA?

Antonella Clerici e Vania Ferrara

La camorra e Ti Lascio una Canzone. È questo lo strano accostamento che si sono ritrovati costretti a fare ieri i carabinieri, quando hanno fatto irruzione nel covo di Domenico Ferrara, presunto boss del napoletano. Tra il materiale rinvenuto, infatti, sono stati sequestrati 320 telefonini cellulari, che sarebbero stati distribuiti agli abitanti di Villaricca (Napoli) per votare Vania Ferrara, la figlia del presunto boss che partecipava  a Ti lascio una canzone.

Secondo gli investigatori, dopo il voto i telefonini sarebbero dovuti ritornare nelle mani di Ferrara, ma intanto sarebbero serviti per far scalare alla ragazzina la classifica finale dello show fino al secondo posto. La notizia, riportata da diversi organi di stampa, ha fatto subito tornare alla ribalta le procedure del televoto durante una puntata in cui partecipò Vania Ferrara. Infatti, incredibilmente la sera del 21 ottobre scorso Antonella Clerici annunciava al pubblico che Ferrara aveva vinto contro Mattia Lever, l’altro concorrente. Eppure il vidiwall in studio diceva il contrario, dal momento che Lever veniva dato come vincitore avendo ottenuto il 57% dei voti da casa contro il 43% di Ferrara.

L’arcano fu poi successivamente svelato, e la vincitrice della puntata risultò effettivamente la figlia di Domenico Ferrara. Infatti, il voto di Ti Lascio una Canzone si componeva delle preferenze della giuria e di quelle del televoto. Mentre Lever aveva prevalso nel voto da casa (come correttamente annunciato dallo schermo in studio), Vania aveva ottenuto più del 50% dei consensi totali, prevalendo di gran lunga tra i membri della giuria. Il vidiwall, insomma, segnalava un risultato parziale, quello del televoto da casa, dove aveva prevalso Lever.





5
settembre

FORTAPASC, SU RAI1 LA VERA STORIA DI GIANCARLO SIANI

Fortapàsc

Una storia di coraggio e di lotta, di onestà ed estremo sacrificio. Fortapàsc è il ritratto su pellicola della vita di Giancarlo Siani, il giovane giornalista napoletano freddato il 23 settembre 1985, a soli 26 anni, per aver infastidito con i suoi articoli la Camorra ed aver svelato l’illegale sottobosco di connivenze tra politica e criminalità nella Torre Annunziata di quegli anni. Il film di Marco Risi, già proiettato nelle sale e trasmesso da Sky, stasera verrà proposto in prima serata da Rai1.

Giancarlo, giovane cronista de Il Mattino, si occupava di cronaca nera e di omicidi di camorra. Indagava e raccontava la verità. Nei suoi articoli spiegava le alleanze dei camorristi torresi con i reggenti di altri clan della Campania. Portava alla luce casi di corruzione e connivenze tra politici e criminalità organizzata, squarciando il velo di silenzio che tutto doveva nascondere. Un mestiere che faceva rumore ed infastidiva, il suo, perché era mosso dalla straordinaria normalità della rettitudine morale. Puntuali arrivarono le minacce della classe politica locale, segnali più o meno velati che la sua attività non piaceva a qualcuno. Nonostante ciò, Siani continuò nella sua inchiesta, soprattutto dopo la “strage del circolo dei pescatori”.

I suoi articoli, in particolare quello sull’arresto del superboss Valentino Gionta, raccontavano patti ed affari tra i clan malavitosi, mettendone in crisi le alleanze. Siani smascherò anche il corrotto sindaco di Torre annunziata, Cassano, condannato poi a sette anni e mezzo di reclusione.  Il 23 settembre del 1985 Giancarlo fu ammazzato sotto la casa della fidanzata, in esecuzione di una condanna a morte emessa da un summit di Camorra. Ancora oggi il suo sacrificio resta un esempio di legalità ed è apprezzabile che Rai1 abbia deciso di trasmettere Fortapàsc in prime time, ignorando le polemiche sorte a attorno alla messa in onda.