brutto anatroccolo



31
luglio

L’ISOLA DI “BISTURI”

Irene Pivetti (Bisturi)
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Vagabondando fra i marosi di internet ho preso terra all’isola di Bisturi, dove vivono le anime dei programmi tv che parlano di chirurgia estetica (un po’ come Astolfo, che sulla Luna trova il senno di quelli che sulla terra l’hanno perso, tra cui Orlando, Furioso mica per niente).

E qui incontro una popolazione variopinta, fatta di reality al sangue come Extreme Makeover, format americano speso anni fa da Rai 2 per battere il domestico Bisturi di Italia 1. Il fatto è che negli USA è normale permettere ad un deficiente di plurioperarsi per assomigliare a qualche divo del cinema (naso tette liposuzione insieme era il modello base di intervento, ma si arrivava e sette, otto interventi puramente estetici sulla stessa persona, una cosa che l’ordine dei medici in Italia non permetterebbe mai). Bisturi, al confronto, faceva quasi tenerezza: fratello gasato del Brutto Anatroccolo, ma pur sempre figlio di quella madre, una mamma italiana e coccolona, che prima ascolta la tua storia commovente, poi cerca di realizzare il tuo sogno d’amore, per un fidanzato, un figlio, una mamma, e ti leva quel difettuccio che ti creava inutili complessi, compreso, che ne so, insegnarti una dieta equilibrata e un po’ di sport in una beauty farm, e poi via di trucco e parrucco, perché per sorridersi allo specchio basta poco.

Come ogni brutto anatroccolo, Bisturi da giovane non fu capito, salvo poi prendersi la rivincita adesso, che torna in programmazione con le sue repliche, nella stessa serata di Celebrity Bisturi, dove una soubrette over quaranta un bel po’ come Brigitte Nielsen si fa rifare a destra e a manca, perché è brutto far vedere che il tempo passa se nel frattempo non ci è servito a diventare più saggi.