Big Brother USA



19
luglio

BIG BROTHER USA: VECCHI E NUOVI CONCORRENTI INSIEME. CHI VORRESTE RIVEDERE NEL GF ITALIANO?

Big Brother Usa 13

Vi abbiamo già parlato spesso delle trasformazioni del format originario del Grande Fratello nelle varie parti del mondo. Da ultimo con un post sulla versione tedesca del reality per antonomasia che ha portato nelle trame del gioco un significativo cambio di rotta verso la commistione con il format Secret Story che in altri paesi europei come Portogallo, Olanda e Francia ha addirittura soppiantato il Big Brother.

Per questa nuova tappa sulle interessanti evoluzioni del Gf nel mondo torniamo invece sul solco più puro del gioco di convivenza classico e ci soffermiamo sulla realtà americana. La tredicesima edizione di Big Brother Usa è iniziata da circa una decina di giorni proponendo una variante molto interessante al solito meccanismo. Rimasta intatta la caratteristica del concept che vuole il format come nucleo di interazione tra common people la novità è arrivata su un altro fronte. La produzione ha aperto a ridosso dell’ingresso nella casa dei nuovi coinquilini un sondaggio su coppie di concorrenti delle passate edizioni indirizzate proprio alla scelta della composizione della nuova casa.

Un mix tra vecchio e nuovo televisivamente interessante per valutare quanto appeal mediatico possa avere il meccanismo di soapizzazione delle vicende con una ripresa della narrazione a distanza di tempo. Sociologicamente e ludicamente rilevante per valutare se i personaggi che sono risultati forti nelle loro stagioni riescano a mantenere energia e leadership, se siano capaci di fare da battistrada con la loro pregressa esperienza di strategia di gioco, se possa trovare conferma la tradizionale credenza di studiosi come Umberto Eco per i quali in televisione il già noto prevale sempre sull’ignoto a livello di soddisfazione del gusto del pubblico.




30
settembre

DE GRANDE FRATELLO HISTORIA UNIVERSALE/ 7: STATI UNITI (VIDEO)

Big Brother USA

Puntata tutta a stelle strisce per l’appuntamento settimanale della nostra rubrica sulla storia del Grande Fratello.Il Big Brother negli Usa ha infatti ben undici edizioni all’attivo con continui cambiamenti di dinamiche ma sempre la stessa presentatrice, Julie Chen, e più di 130 partecipanti in totale, impegnati nella conquista del premio, fissato in 500 mila dollari in ogni edizione.

Un tratto distintivo del broadcasting di tale format negli Usa è il minor potere attribuito all’audience popolare e la maggiore possibilità per i concorrenti stessi di infuenzare il gioco: è questo il senso di meccanismi, quali il potere di veto, assegnato a uno dei concorrenti, attraverso gare interne, per contrastare la forza assoluta del leader della casa (Head of Houseold), a cui spetta invece di scegliere i due eliminabili dai compagni. Persino la decretazione del vincitore è sottratta al pubblico ed è affidata alla cosiddetta Giuria dei sette, di cui fanno parte proprio gli ultimi sette eliminati dalla casa prima della finale, i quali, segregati in un luogo appartato, le cui vicende quotidiane non sono trasmesse, visionano solo alcune parti della vita della casa che riguardano più che altro le strategie interne e assegnano a maggioranza il megapremio finale.

Anche il live è meno democratico che altrove, essendo sottoposto a rigido controllo: la produzione infatti si riserva di trasmettere agli abbonati al servizio streaming solo alcuni degli avvenimenti nella casa evitando che le questioni più piccanti e controverse siano bruciate, in termini di ascolti, prima dello speciale in prime time dove si concentrano invece i fatti più interessanti. L’avventura nella casa è contraddistinta però da continua competizione: prove di abilità fisica e intellettuale sono richieste per determinare i ruoli di potere, le porzioni di cibo, ma anche i premi luxury (i privilegi che si possono ottenere vanno dalla visione di un film, alla vasca idromassaggio, alla stanza dei comfort, alla possibilità di leggere alcune notizie dai giornali).