Fino a qualche tempo fa le si poteva derubricare con un’alzata di spalle, come semplici boutade da propaganda. Ora, però, le esternazioni di Beppe Grillo assumono tutto un altro sapore, anche alla luce del risultato elettorale ottenuto in Parlamento dal Movimento Cinque Stelle. Oggi il comico genovese ha sparato a zero contro i media ed è tornato a teorizzare un’improbabile riforma televisiva. La formula del cambiamento grillino è semplice: bisogna ridimensionare la Rai.
“E’ indispensabile creare una sola televisione pubblica, senza alcun legame con i partiti e con la politica e senza pubblicità. Le due rimanenti possono essere vendute al mercato” ha dichiarato Grillo sul suo blog, parlando di “lavoro di sputtanamento“.
Si dà il caso che le reti Rai non siano più tre ormai da diversi anni, ma questi sono dettagli irrilevanti per l’ex comico genovese, secondo il quale l’attività giornalistica si articolerebbe secondo un complotto orchestrato ai danni del Movimento, con tanto di mandanti.