Niente Rai, “no grazie” a Mediaset, esclusa a priori Sky, Maurizio Crozza rimane a La7. Ebbene sì il “comico d’oro” ha deciso di firmare con La7 di Urbano Cairo per i prossimi tre anni facendo un passo indietro nei confronti della tv pubblica, rinunciando ad “un’offerta importantissima” di Mediaset e scegliendo di non trattare con una pay tv in quanto non si rivolge ad un pubblico generalista. A rivelarlo, durante una conferenza stampa in corso in questi minuti, Beppe Caschetto. Il manager dell’artista, di solito restìo ad apparire, ha deciso di vuotare il sacco e di svelare tutta la verità sulle trattave di mercato che nelle ultime settimane hanno riguardato il suo assistito.
Maurizio Crozza resta a La7. Beppe Caschetto “vuota il sacco” sulla trattativa con la Rai
A cominciare dal turbolento rapporto con Viale Mazzini, Caschetto mette a tacere le polemiche sui compensi che – a suo avviso – sarebbero stati sì elevati ma in grado di generare utili sul piano di equilibrio costi-ricavi. La serata Crozza su Rai1 (che avrebbe preso 110.000 euro a puntata) sarebbe costata circa 600 mila euro (475 mila per lo show + 125 mila per una produzione non identificata), una cifra inferiore al costo di un prime time di intrattenimento sulla prima rete pubblica che si aggirerebbe intorno ai 950 mila/1 milione di euro. Non elevato nemmeno il prezzo che la Rai paga a Maurizio Crozza per la copertina di Ballarò pari a 2.500 euro.
Beppe Caschetto: La7 ha fatto di tutto per avere Crozza
Per Caschetto sarebbe altresì controproducente la tanto invocata trasparenza sui compensi Rai perchè il “rischio è che si sappia quanto più bassi siano” e più che considerare l’utilità di Cairo nel trattenere Crozza bisognerebbe considerare la perdita delle altre aziende per il mancato ingaggio. A proposito, la più interessata, La7 a parte, sembrava Mediaset che aveva offerto un contratto con solide garanzie e molto importante dal punto di vista economico. Ma alla fine, a spuntarla è stata l’emittente di Cairo che si aggiudica l’alter ego di Joe Bastianch per i prossimi tre anni in virtù di un rapporto già in essere e della ferma volontà dell’editore.
“La7 ci è parso fosse il vettore che ha fatto tutto per tentare di averlo (…) Altrove sviluppate condizioni per far di tutto per non averlo.”