Assolto



31
ottobre

Marco Carta assolto dall’accusa di furto. «E’ come se oggi mi svegliassi da un brutto sogno»

Marco Carta

Marco Carta

Assolto per “non aver commesso il fatto. Marco Carta non ha rubato. E’ questa la sentenza di primo grado del giudice Stefano Caramellino, che oggi si è espresso in merito al processo che vedeva il cantante sardo accusato per il furto di sei magliette (del valore complessivo di 1200 euro)  avvenuto in un grande magazzino a Milano. L’incubo giudiziario, incominciato lo scorso 31 maggio, si è concluso nel migliore dei modi per l’artista. Ora, però, il pm impugnerà la sentenza.

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22
giugno

CALCIO-SCOMMESSE: ASSOLTO STEFANO BETTARINI

Stefano Bettarini

Con un’assoluzione piena: termina così il calvario di Stefano Bettarini ed altri imputati nello scandalo relativo al calcio-scommesse, che nell’estate 2011 è tornato a far tremare il mondo (sporco) del pallone. Era appena terminata la sua ultima partecipazione a Quelli che il Calcio (stagione 2010/2011) quando il nome dell’ex marito di Simona Ventura finì nella lunga lista di coinvolti, che portò fin da subito a sedici arrestati.

L’accusa di scommettere su partite dall’esito sicuro è costata a Bettarini quattordici mesi di squalifica (pena patteggiata al processo sportivo), cui va aggiunta la condanna di altri cinque mesi ottenuta nel 2004, sempre per lo stesso scandalo. Ora, dopo la sentenza della sesta sezione del Tribunale di Napoli, arriva l’assoluzione perché il fatto non sussiste.

“E’ stata dimostrata, così, la totale estraneità dei fatti di Stefano Bettarini, cui è stata finalmente restituita la dignità alla persona e allo sportivo che tanto ha dato al mondo del calcio italiano, nonostante i sospetti insinuati avessero gravemente danneggiato la reputazione e l’immagine del noto ex-calciatore”


23
maggio

FABRIZIO CORONA ASSOLTO: NESSUNA DIFFAMAZIONE AI DANNI DI SIMONA VENTURA

Fabrizio Corona assolto

UPDATE – Il commento di Simona Ventura

“Ho querelato Corona, due anni fa, perchè aveva dichiarato pubblicamente di conoscere una Simona segreta e aveva fatto intendere che io avessi una doppia vita. Non era mia intenzione condannare nessuno, ma volevo venisse fatta chiarezza sulla mia posizione. E così è stato. Corona è venuto in Tribunale e come imputato ha chiarito che non esiste nessuna Simona segreta e che, dunque, non ho scheletri nell’armadio. Sono soddisfatta perchè finalmente è stata fatta chiarezza.Non c’è nessuna Simona segreta da raccontare, ma solo un lato privato di una donna e una mamma che non ha mai condotto una doppia vita. A me questo basta. Quanto alla sentenza deciderò assieme ai miei legali”. Simona Ventura

Il fatto non sussiste: Fabrizio Corona assolto dall’accusa di diffamazione ai danni di Simona Ventura. Si è concluso il processo, partito lo scorso 8 novembre, che ha visto protagonista il re dei paparazzi, trascinato in tribunale dalla conduttrice per quella famosa ‘lettera aperta’ rilasciata al settimanale Chi, in cui dichiarava di poter scrivere un libro sulla Simona segreta. L’accusa, con la Ventura assistita dall’avvocato Davide Steccanella, parlò di “frase subdola e minacciosa anche nei toni, offerta all’ignaro lettore legittimato a pensare le peggiori cose possibili”.

Interrogato in tribunale, l’imputato smentì il senso di tali affermazioni: “Volevo solo dire che potrei raccontare un lato del suo carattere che non si conosce pubblicamente, ma non mi riferivo di certo a materiale fotografico o video, perché non ce l’ho più, l’ho già venduto in passato ai giornali”. E sul fatto della “Simona segreta”, Corona rispedì l’accusa al giornale stesso, reo di aver usato il rafforzativo per far vendere più copie.

Una ‘ritrattazione’ che ai fini del processo risulta decisiva per la sua assoluzione, stabilita dal giudice Anna Calabi che, dunque, esclude qualsiasi intenzione di diffamazione ai danni della Mona. Il legale della Ventura rimanda l’eventuale possibilità di ricorrere in appello (si attende la lettura della motivazione che ha portato all’assoluzione dell’imputato), dichiarandosi comunque soddisfatto che l’immagine della sua assistita ne sia venuta fuori pulita: