Enrico Mentana imperversa su La7, dove ormai fa di tutto. Anche il dietologo (televisivo, ovviamente). Ieri, intervenendo alla trasmissione pomeridiana Tagadà proprio nelle ore decisive per la nascita del nuovo governo, il Mitraglietta ha punzecchiato la stessa rete terzopolista per i troppi applausi che si odono nelle sue trasmissioni. Ed ha chiesto – con tono vagamente critico – un digiuno di battimani.
Applausi
DIMARTEDÌ, TROPPI APPLAUSI: ORA IL VIZIETTO È FASTIDIOSO
Applausi per Bruno Vespa. Ma anche per Maurizio Crozza, Alessandro Di Battista, Matteo Salvini, Corrado Augias. E ce n’è pure per il ministro Poletti. Insomma: applausi per tutti. A profusione e, a volte, pure a casaccio. Quello di diMartedì è un vizio ormai incontrollato, tanto frequente quanto irritante e dannoso per il programma stesso. Nel talk show di La7, i battimani sono diventati una vera ossessione, al punto da scattare persino quando non ve ne sia alcun bisogno.
BASTA APPLAUSI NEI TALK SHOW. MASI CHIEDE AI CONDUTTORI L’IMPARZIALITA’ NEI DIBATTITI POLITICI
Fermi immobili, applaudirete solo quando lo dico io! Mauro Masi fa come Giucas Casella, e non ha neppure bisogno dell’ipnosi. Nei giorni scorsi il Direttore Generale della Rai ha emesso una delibera con la quale ha chiesto ai direttori di rete e ai conduttori che i talk show della stagione televisiva appena cominciata siano i più imparziali possibile. Insomma, niente applausi, commenti o interventi non previsti da parte degli spettatori in studio: potrebbero influenzare il dibattito, contaminando l’obiettività che dovrebbe caratterizzare tutte le trasmissioni di approfondimento politico in onda sulla tv pubblica.
Il DG Rai, nella nota, richiama tutti ad un “rigoroso rispetto delle regole aziendali” chiedendo che il pubblico non diventi “parte attiva” del confronto tra gli ospiti, soprattutto se si tratta di esponenti politici. La disposizione è arrivata, sotto forma di lettera, a pochi giorni dalla riapertura dei principali talk della tv pubblica. Stasera, infatti, torneranno Porta a Porta e Ballarò, poi a ruota toccherà a In 1/2 ora (19 settembre), Annozero (23 settembre, salvo imprevisti) Parla con me (28 settembre). A ottobre inizieranno Articolo 3 (il 15) e Report (il 17). Dopo le accuse di imparzialità di certi programmi piovute su Viale Mazzini nella scorsa stagione, stavolta Mauro Masi ha voluto mettere le cose in chiaro sin da subito.
Resta solo da capire fino a che punto le raccomandazioni ’silezia-pubblico’ possano risultare applicabili. Infatti, pare impossibile immaginare lo studio di Ballarò (composto in parte da una claque che i politici si portano dietro) in completo silenzio, inerte alle arringhe dei leader, impassibile di fronte alle loro risse dialettiche. E che dire del pubblico di Annozero, che esplode in un boato da stadio a sostegno dei monologhi di Marco Travaglio, o di quello di Parla con me, pronto a sbellicarsi dalle risate per le battute politiche della Dandini? Intanto l’aziendalista di ferro Bruno Vespa ha dichiarato che Porta a Porta si uniformerà alla disposizione dell’azienda, ma ha anche precisato che “se qualcuno non lo rispettera ci adegueremo“.