Anna Safroncik



23
luglio

LE TRE ROSE DI EVA 2 – ANTONUCCI FERRARA: UNA SERIE DI QUALITA’ CON UN PIANO DI PRODUZIONE AUDACE

Roberto Farnesi e Anna Safroncik

Presentata oggi a Roma la seconda stagione della fortunata fiction Le tre rose di Eva, in onda in autunno su Canale 5. Grande l’entusiasmo di Antonino Antonucci Ferrara, direttore Fiction Mediaset, che ne ha sottolineato la “scrittura precisa e accurata” aggiungendo che si tratta un prodotto di “qualità con un piano di produzione audace, sia per i registi, sia per tutti i tecnici sia per gli attori. Un metodo produttivo che Mediaset continuerà a seguire“.

Soffermiamoci dunque su questo nuovo modello produttivo. Praticamente Le Tre Rose di Eva 2 è stata girata con due differenti troupe. E’ come se fossero stati due film. Combinazione, che, è evidente, comporta un abbattimento notevole dei tempi di lavorazione. Come sottolinea Massimo Del Frate, Direttore Dipartimento Fiction di Endemol Italia, non è facile perchè ottenere un buon risultato “richiede un calcolo scientifico tra scrittura creativa e metodo produttivo che si può applicare solo su un lavoro corale. Le scene in comune devono essere poche. E’ un metodo che diventerà di utilizzo frequente nella lunga serialità. Ci devono naturalmente essere attori e registi giusti, per ottenere un prodotto di qualità“.

Insomma, si lavora di più per risparmiare tempo e soldi. Una media di 12 scene al giorno per gli attori, fondamentalmente girate tra il casolare di Primaluce e la tenuta di Pietrarossa, le cui porte si aprono in questa seconda stagione, che conta un totale di 14 puntate da 80 minuti l’una. “Un prodotto di cui sono orgoglioso“, dice Raffaele Mertes, uno dei due registi insieme a Vincenzo Verdecchi, “Visti i tempi brevi, abbiamo dovuto organizzarci meglio. Per dare più respiro alle immagini abbiamo utilizzato i droni, una nuova tecnologia che ci permette di incrementare la qualità e risparmiare tempo e soldi”.




25
gennaio

LE TRE ROSE DI EVA 2: IN ARRIVO DA RIS ROMA EURIDICE AXEN. PERICOLO PER SAFRONCIK E FARNESI

Anna Safroncik e Roberto Farnesi

La lunga e travagliata gestazione, unita allo scetticismo generale nei confronti di una fiction dal sapore di soap non giocavano certo a favore, ma in barba ai pronostici Le tre rose di Eva è riuscita a conquistare puntata dopo puntata un nutrito gruppo di estimatori, raggiungendo una media d’ascolto di circa 5.300.000 spettatori e del 20% di share. Risultati ancor più importanti se si considera la particolarità della serie, realizzata internamente all’azienda da Mediavivere con grande attenzione al contenimento dei costi.

Un successo che non poteva non portare alla realizzazione di una seconda stagione, le cui riprese prenderanno il via il prossimo 25 febbraio. Nuovi conflitti, amori, misteri, travolgenti passioni e numerosi delitti torneranno dunque ad animare le colline della toscana. Nei 14 episodi previsti, ancora una volta diretti da Raffaele Mertes, assisteremo all’ingresso di diverse new entry. Al ricco cast, composto tra gli altri da Roberto Farnesi, Anna Safroncik, Karin Proia, Giorgia Wurth e Luca Capuano, si andranno certamente ad aggiungere Simona Borioni ed Euridice Axen.

La prima, già diretta da Mertes nella serie tv Un amore e una vendetta, vestirà i panni di una donna perfida e senza scrupoli, pronta a turbare la vita della bella Aurora Taviani (Anna Safroncik). Non si conosce invece ancora il ruolo della Axen, che proprio in Le tre rose di Eva 2 potrebbe trovare una nuova occasione lavorativa dopo i non troppo esaltanti risultati ottenuti nelle vesti del Capitano Lucia Brancato in Ris Roma – Delitti imperfetti, la cui realizzazione di un quarto capitolo appare sempre più improbabile.


6
settembre

IL COMMISSARIO NARDONE: SERGIO ASSISI NEI PANNI DELL’UOMO CHE INVENTO’ LA MOBILE DA STASERA SU RAI1

Sergio Assisi e Giorgia Surina in Il Commissario Nardone

Alla fine ce l’ha fatta! Dopo due anni d’anticamera Il Commissario Nardone arriva questa sera alle 21,10 su Rai1. La fiction, con protagonista Sergio Assisi e prodotta dalla DAP, terrà compagnia al pubblico per sei giovedì, raccontando attraverso le gesta del celebre commissario la Milano degli anni ‘50 e ‘60.

Il capoluogo lombardo è all’epoca prostrato dalla guerra e lacerato dalle tante contraddizioni politiche ed economiche non ancora risolte. Il proletariato è affamato ed è “costretto” dalle condizioni economiche precarie a dover commettere piccoli furti per sopravvivere, o a vivere di attività spesso ai limiti della legalità. In questa situazione incontrollata s’impone con grande facilità, anche come fenomeno culturale, la mala. Una mala che, equipaggiata di armi di facile reperibilità, riempie le cronache dei giornali con storie di tragici delitti e rapine, ai quali Nardone cercherà di porre un freno.

Arrivato in città dopo essere stato trasferito da Parma, dove si era macchiato di una colpa gravissima: l’aver denunciato alcuni colleghi coinvolti in traffici poco puliti, Nardone diventa presto un vero e proprio mito, in grado di portare a termine qualsiasi indagine anche grazie all’aiuto della squadra che mette in piedi. La fiducia è importante nel lavoro d’indagine e così Nardone sceglie personalmente i suoi collaboratori, finendo per creare la prima squadra investigativa italiana, la “mobile”; strutturata per stare al passo con le innovazioni architettate dai criminali. Una squadra mobile formata da giovani agenti, esperti in diversi campi e in grado di coprire tutte le discipline dell’odierna Polizia.





3
marzo

IL COMMISSARIO MANARA 2: NUOVE AVVENTURE E TANTA IRONIA DA QUESTA SERA SU RAI 1.

Il Commissario Manara

Dopo il successo della prima stagione, tornano questa sera su Rai 1 le avventure de Il commissario Manara. La serie con protagonista Guido Caprino nei panni di Luca Manara vedrà ancora una volta, in un azzeccato mix di poliziesco e commedia, l’intraprendente commissario destreggiarsi tra la sua intricata situazione sentimentale e l’impegnativo lavoro di poliziotto.

La seconda stagione, in sei puntate da due episodi l’una, si aprirà con il matrimonio di Manara con l’eterna fidanzata Lara Rubino (Roberta Giarrusso). Un misterioso omicidio interrompe però le nozze. Proprio nel momento del fatidico ‘si’,  un uomo entra in chiesa, fa qualche passo e stramazza al suolo morto. La festa finisce e i ‘promessi sposi’ incominciano imperterriti, sin da subito, le indagini. Rimandato il matrimonio, Lara deciderà di andare a convivere con Luca, ma le cose non andranno come si sperava. A creare ulteriore scompiglio ci penserà infatti l’arrivo della nuova ispettrice Marta Rivera (Anna Safroncik), il cui fascino non lascerà indifferente il  commissario. La prorompente ispettrice non sarà però l’unica new entry di questa nuova stagione.

Il commissario dovrà fare i conti con un’altra presenza ingombrante: il questore Fabrizio Raimondi (Francesco Quinn), un uomo affascinante, capace e sicuro di sé che troppo spesso si troverà sul cammino di Manara. Altra novità di questa nuova serie sarà l’arrivo di Tiziana Manara (Michela Andreozzi), esuberante sorella del commissario. A garantire alla serie il giusto livello di  tensione contribuiranno come di consueto i 12 nuovi  casi di omicidio che Manara, armato di giubbotto di pelle e occhiali da sole, sarà chiamato a risolvere con il solito  metodo anticonformista  e poco incline alle  regole.


11
marzo

IL RITMO DELLA VITA: BALLANDO CON LE STELLE IN SALSA TALENT-FICTION

Come sfruttare il successo di Ballando creando un prodotto simile e, allo stesso tempo, alternativo? Chissà se Giancarlo Scheri, direttore Fiction Mediaset, si sia posto proprio questa domanda. A dare una risposta ci ha comunque pensato Rossella Izzo che, assieme a RTI e Ellemme Group, ha dato vita a Il Ritmo della vita, tv movie in onda questa sera su Canale5, che al pari di altri “colleghi” potrebbe evolversi in una miniserie in 6 parti, qualora raggiungesse gli obiettivi sperati.

“Una storia dolce, intensa e piena di colpi di scena” così la presenta Rossella Izzo sulle pagine di Mediaset.it. Ma il vero colpo di scena è rappresentato dal cast artistico che ricalca in gran parte il cast del famoso talent di RaiUno. Ed ecco che accanto ad Anna Safroncik – nel ruolo di Giulia, proprietaria di una scuola di danza alle prese con la crisi economica – e Antonio Cupo – a cui spetta il compito di risollevare il morale della fragile Giulia – vedremo Corinne Clery (madre di Giulia), Andrea Montovoli (figlio di Giulia e convinto sostenitore dell’hip hop), Alessio Di Clemente (rivale di Cupo), Samuel Peron, Natalia Titova e Roberto Flemack mentre direttamente da Amici di Maria De Filippi Alice Bellagamba e Fioretta Mari. E per non farci mancare nulla appariranno anche Miriam Leone, Miss Italia 2008 e neovolto della tv di Stato,  Katia Ricciarelli e Susanna Smit (compagna del Direttore Generale della Rai Mauro Masi).

Insomma, una vera e propria talent-fiction in cui amori, gelosie, desideri e invidie faranno da contorno alle uniche, vere protagoniste: la musica e la danza. Perchè la danza, per riprendere una frase della stessa Izzo, può cambiare positivamente la vita delle persone.

Dopo il salto la trama della puntata pilota in onda stasera su Canale5.





13
ottobre

IL FALCO E LA COLOMBA: DA STASERA SU CANALE 5 LA FICTION CON GIULIO BERRUTI. “MORTO” UN GARKO SE NE FA UN ALTRO

Il Falco e la Colomba

Storia di cappa e spada, passioni ed intrighi, ambientata nella Roma papalina del ‘500 e liberamente ispirata al racconto di Stendhal ”La Badessa di Castro”, Il Falco e la Colomba, nuova  fiction in costume di Canale 5 al via questa sera, sembra avere tutte le caratteristiche per far innamorare telespetattori ed auditel, visto l’impatto fortunato dei serial made in Italy in questo inizio di stagione.

I numeri  e le ragioni per sfondare ci sono tutti: nell’arco delle 24 settimane di riprese sono state utilizzati circa 2000 figurazioni in costume, 1000 presenze di cavalli, carrozze d’epoca, acrobati e controfigure per le scene d’azione. In particolare, per le numerose scene di battaglia presenti nella serie, è necessario sottolineare che è stata effettuata un’importante  preparazione sugli attori che hanno partecipato a lezioni di equitazione e addestramenti di gruppo. Importanti e suggestive anche le location scelte: l’Abbazia di S. Maria di Propezzano, per la prima volta utilizzata come set cinematografico, il Palazzo dei Papi di Viterbo, Palazzo Farnese a Caprarola, Villa d’Este a Tivoli, la splendida Villa i Collazzi di Firenze attribuita a Michelangelo, il centro storico di Pienza e particolari e incontaminati scorci della Val d’Orcia. Tutte perfette per valorizzare il contesto storico della fiction e, al contempo, non “inquinate” col passare del tempo.

Ed anche le facce giuste non mancano. Tra una Cosima Coppola ed una Anna Safroncik, nuove reginette degli sceneggiati del Biscione, c’è lui: Giulio Berruti, unico ed indiscusso protagonista de Il Falco e la Colomba ed il phisique du role giusto per diventare un nuovo Gabriel Garko ed avvezzo ai ruoli in costume, dopo le esperienze di La Freccia Nera e La Figlia di Elisa – Ritorno a Rivombrosa.

Dopo il salto, la trama della fiction.