Anna Maria Tarantola



19
luglio

RAI, SUPER DELEGHE IN ARRIVO PER ANNA MARIA TARANTOLA. SERVIRANNO DAVVERO?

Anna Maria Tarantola

Più che un Presidente, Anna Maria Tarantola sarà un ‘factotum’. Se il voto espresso oggi dal CdA sarà favorevole, il neoeletto vertice dell’emittente pubblica riceverà infatti alcune importanti deleghe che ne aumenteranno sensibilmente la capacità di intervento all’interno dell’azienda. Tali poteri – di natura gestionale ed operativa – verranno conferiti su richiesta del Governo, che intende così proseguire la sua azione riformatrice in Rai.

L’incarico di Anna Maria Tarantola si appresta ad essere potenziato: vediamo dunque quali saranno le facoltà concesse con la “super delega”. Innanzitutto il Presidente avrà potere di firma per contratti oltre i 2,5 milioni di euro (e fino a un massimo di 10 milioni), prerogativa che finora spettava al CdA. Poi potrà gestire le nomine che non rientrano nella sfera della linea editoriale. Per intenderci, i direttori di rete e di testata, i responsabili delle fiction e dell’intrattenimento saranno ancora designati dal Consiglio, mentre gli altri incarichi dirigenziali spetteranno al Presidente.

Con ogni probabilità, la mini-riforma verrà adottata seguendo le regole dello Statuto vigente, in modo da non creare un’ulteriore impasse. Oggi il Consiglio dovrà dare l’ok, ma l’esito del voto non è affatto scontato. Il centrodestra, infatti, ha espresso perplessità sull’assegnazione dei super poteri, anche se nelle ultime ore il Consigliere Antonio Verro ha lanciato segnali distensivi. La partita si giocherà tutta sull’individuazione delle nomine editoriali, quelle che il CdA manterrà sotto il suo controllo.

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18
luglio

LUIGI GUBITOSI: SUPER STIPENDIO (650MILA EURO) E CONTRATTO BLINDATO. E’ POLEMICA SUL NEO-DG RAI

Luigi Gubitosi

Luigi Gubitosi parte in salita. Prima ancora di mettere piede a Viale Mazzini, il nuovo Direttore Generale della Rai è stato investito da una polemica in merito alle condizioni del suo ingaggio. Il top manager della tv pubblica è stato infatti assunto con un contratto a tempo indeterminato da 650mila euro annui, e questo aspetto non è passato inosservato ai tempi dei tagli e dei sacrifici diffusi. Il DG economista si è visto assicurare un cachet a prova di spending review, con una conseguente frizione all’interno del CdA.

Il Consigliere di centrodestra Antonio Verro, infatti, ieri si è astenuto dal voto su Gubitosi, avanzando considerazioni di carattere tecnico e di opportunità.

“In un contesto difficile, in cui tutti quanti siamo chiamati a fare sacrifici più volti richiamati dal governo, avrei auspicato maggiore sobrietà sulle clausole relative al compenso del nuovo Direttore Generale…”

ha dichiarato Verro in un comunicato. L’entità del compenso pattuito per Gubitosi non è sfuggita nemmeno alla Corte dei Conti, che  avrebbe sollevato alcune obiezioni in merito, riservandosi un approfondimento sull’applicabilità del tetto allo stipendio. Voci di Viale Mazzini fanno intanto sapere che il cachet del DG sarebbe composto da una quota fissa – che Gubitosi continuerà a percepire anche quando cesserà di essere dg - sensibilmente inferiorea quella dei predecessori (per Lorenza Lei, 500mila euro) più l’indennità di funzione.


18
luglio

DM LIVE24: 18 LUGLIO 2012. MARINA RIPA DI MEANA: CORONA LA VERA BESTIA DELLA FATTORIA, PROMO DI CRISTINA PARODI LIVE/CORNER, LIMITI E LA DEDICA ALLA TARANTOLA

Marina Ripa di Meana con Paolo Limiti

>>> Dal Diario di ieri…

  • I promo di Cristina Parodi su La7

pig ha scritto alle 11:56

Arrivano i promo del nuovo programma di Cristina Parodi su La7.

  • Limiti e la dedica alla Tarantola, nuovo Presidente Rai

Alessandro ha scritto alle 17:53

Paolo Limiti oggi a Estate con noi in tv: “Ho pensato di dedicare una canzone al nostro nuovo Presidente della Rai, Anna Maria Tarantola [...] C’è una bellissima canzone da West Side Story, Maria… lei si chiama Anna Maria [...] La dedichiamo al nostro nuovo Presidente.”.

  • Marina Ripa di Meana: Corona la vera bestia alla Fattoria

Alessandro ha scritto alle 17:55





17
luglio

RAI: IL DISCORSO DI INSEDIAMENTO DI ANNA MARIA TARANTOLA

Anna Maria Tarantola, Presidente Rai

Anna Maria Tarantola, Presidente Rai

In apertura dei lavori desidero ringraziare il Presidente Monti, in qualità di azionista, questo Consiglio e la Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi per la fiducia che mi hanno accordato affidandomi questo delicato incarico.

Questo CDA nasce dopo un iter complesso, ha un compito impegnativo e sfidante; la sua composizione, eterogenea per storie personali, professionalità, esperienze, può essere vista come un handicap ma è invece un punto di forza, può essere di aiuto alla realizzazione di un programma di riequilibrio economico e di rilancio della RAI quale servizio pubblico. A me è stata affidata la Presidenza; sono consapevole che si tratta di un incarico di grande responsabilità. La RAI è un’azienda strategica per il Paese, per le importanti funzioni di pubblico interesse che è chiamata a svolgere. Intendo esercitare il mio mandato con equilibrio e indipendenza di giudizio.

L’azienda RAI è ricca di uomini e donne di valore, di grande professionalità, competenza e passione sulla cui collaborazione sono certa di poter contare. Senza di loro non potrei, non potremmo, raggiungere gli obiettivi che ci prefiggiamo. Da parte mia porterò il bagaglio di oltre 40 anni di lavoro in una Istituzione che mi ha insegnato molto: il rispetto della cosa pubblica, il rigore nel perseguimento dei fini istituzionali, l’attitudine a valutare il merito e la qualità del lavoro, un metodo orientato al risultato e all’efficienza, a  lavorare in squadra.


12
luglio

ANNA MARIA TARANTOLA PRESIDENTE RAI: VIA LIBERA DALLA VIGILANZA

Anna Maria Tarantola

Via libera ad Anna Maria Tarantola e ai suoi ’super poteri’. La commissione di Vigilanza parlamentare riunitasi questo pomeriggio ha dato il suo voto favorevole alla nomina del nuovo Presidente Rai, ratificando l’assenso espresso martedì scorso dal CdA. Ora, per completare la procedura per l’assegnazione dell’incarico dirigenziale, il Consiglio di Viale Mazzini dovrà prendere atto della decisione arrivata poco fa dalla Vigilanza.

I voti favorevoli ad Anna Maria Tarantola sono stati 31, sei i commissari assenti, due le schede bianche ed una nulla. Un risultato, questo, tutt’altro che scontato: sulla nomina del nuovo Presidente Rai, infatti, si giocava una partita connotata politicamente, con il Pdl che aveva annunciato battaglia sull’assegnazione di ampi poteri al nuovo vertice della tv pubblica. Il Governo, infatti, aveva espresso l’intenzione di affidare alla ex manager di Bankitalia (e al futuro DG Luigi Gubitosi) il potere di firma sui contratti fino a 10 milioni di euro e il potere di nomina e rimozione dei dirigenti di primo e secondo livello.

Su questi temi il centrodestra aveva promesso un braccio di ferro durissimo, minacciando di mandare all’aria la votazione odierna. Tuttavia, alle 14.30, il capogruppo al Senato del Pdl Maurizio Gasparri, aveva varcato il portone della Vigilanza con il pollice alzato, come a lasciar intendere che tutto andava bene e che la fumata bianca sarebbe arrivata. Così è stato: Anna Maria Tarantola è il nuovo Presidente Rai.





10
luglio

CDA RAI: ANNA MARIA TARANTOLA ELETTA PRESIDENTE

Anna Maria Tarantola

Anna Maria Tarantola è il nuovo Presidente Rai. La nomina, avvenuta su designazione del premier Monti, è stata ratificata oggi pomeriggio dal CdA di Viale Mazzini. L’ex manager di Bankitalia ha ottenuto il voto di tutti i Consiglieri, tranne quello di Antonio Verro (Pdl), che si è astenuto. Una scelta, la sua, di natura politica. Tarantola non era presente alla consultazione che l’ha eletta al suo nuovo incarico.

Secondo quanto si apprende, tale assenza è avvenuta “per garbo istituzionale e per rispetto verso il Consiglio d’Amministrazione, per lasciare allo stesso la libertà di votarla come presidente“. In altre parole, Anna Maria Tarantola avrebbe evitato di infiammare ulteriormente con la sua presenza un CdA che già si annunciava delicato. In realtà, come riporta Repubblica, la mossa della Tarantola sarebbe un’altra: il neo Presidente sarebbe intenzionato a non presentarsi in Consiglio finché non le verranno assegnate quelle importanti deleghe che il Governo intende attribuirle, e sulle quali il Pdl ha recentemente polemizzato.

L’eponente Pdl Paolo Romani, in particolare, ha definito “un pericoloso precedente” l’eventualità che l’Esecutivo decida i poteri del vertice Rai. Intanto, ”per ragioni di opportunità“,  è stato annullato il previsto incontro tra i nuovi consiglieri d’amministrazione della Rai ed i giornalisti. I componenti del CdA sono dunque usciti dalla sede di Viale Mazzini senza rilasciare dichiarazioni.

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27
giugno

CDA RAI, TUTTO RIMANDATO. I PARTITI SPENGONO GIA’ LA TV DEI TECNICI

Mario Monti

Tra il dire e il fare c’è in mezzo il mare. Anzi il monti, Mario Monti. A parole sembrava che i Tecnici dovessero rimettere in sesto la Rai in un batter d’occhio, a colpi di sobrie riforme ed eleganti mazzate. Il primo ad ostentare una certa sicurezza in tal senso era stato proprio il Presidente del Consiglio, il quale a inizio giugno aveva indicato i nomi dei futuri vertici dell’azienda (Tarantola e Gubitosi). Ieri la Commissione parlamentare di Vigilanza avrebbe dovuto completare l’opera, eleggendo sette componenti del nuovo CdA. Ma, come previsto, qualcosa è andato storto.

A guastare la festa ci hanno pensato i politici: chi altri, sennò? Mentre il Pd si apprestava a votare l’ordine del giorno, i Commissari del Pdl e della Lega hanno fatto mancare il numero legale, mandando così all’aria la consultazione. La mossa, che ha scatenato le proteste del centrosinistra, pare abbia avuto motivazioni squisitamente politiche legate a recenti frizioni con il Governo. Ancora una volta, dunque, le decisioni legate alla tv pubblica sarebbero state influenzate da circostanze di altra natura. I partiti ci hanno messo lo zampino, e così il debutto della Rai dei professori è stato rimandato.

Chissà come l’avrà presa Monti, che proprio ieri aveva ricevuto a Palazzo Chigi i futuri Presidente e DG Rai da lui stesso designati. Trovandosi in mezzo ad un braccio di ferro di natura politica, forse il Premier avrà intuito cosa significhi governare oggi la tv pubblica. Gli algoritmi non bastano, i tecnicismi nemmeno: la verità è che i partiti hanno ancora il coltello dalla parte del manico e l’impressione è che non abbiano intenzione di mollare la presa.


25
giugno

RAI, MARIO MONTI RICEVE TARANTOLA E GUBITOSI. DOMANI LA VIGILANZA VOTA IL CDA

Rai

Dal punto di vista formale si è trattato di una visita “di presentazione e cortesia”. Ma domani si riunirà la Commissione parlamentare di Vigilanza per votare sette componenti del nuovo CdA Rai, e così l’incontro ha assunto una doppia valenza. Nella giornata di oggi il Presidente del Consiglio Mario Monti ha ricevuto Anna Maria Tarantola Luigi Gubitosi, che egli stesso ha designato rispettivamente come prossimi Presidente e DG di Viale Mazzini. I loro nomi dovranno essere ratificati dalla Vigilanza e dal Cda.

Di cosa avranno parlato il Premier ed i futuri vertici della tv pubblica? Le questioni scottanti che riguardano l’emittente di Stato sono parecchie, e di certo l’incontro odierno non sarà servito a sbrogliare la matassa. Tuttavia, secondo i ben informati, Monti avrebbe già iniziato a dire la sua anche in materia televisiva e forse il ricevimento di “presentazione e cortesia” gli sarà servito per sondare il terreno.

Intanto il primo appuntamento cruciale sarà quello di domani, cioè la votazione da parte della Commissione di Vigilanza dei sette membri del cda Rai di sua competenza. Sulla scrivania di Sergio Zavoli sono arrivati oltre 300 curricula da parte di altrettanti candidati, ma ovviamente i nomi in lizza sono solo una piccola parte di essi. Per l’occasione, i partiti hanno già stabilito quale strategia adottare: il Pd, da parte sua, proporrà due figure esterne alla politica e provenienti da associazioni della società civile.