La Mafia Uccide solo d’Estate è un racconto corale nel quale ogni personaggio racconta una realtà che, benché appartenente al passato della storia italiana, in molti casi si rivela attualissima. E’ il caso per esempio di Pia, la mamma del piccolo Salvatore, che combatte con le difficoltà dell’insegnamento e soprattutto con quelle per l’assegnazione della cattedra, come ancora oggi capita a tanti. A prestarle il volto una delle attrici più promettenti e richieste dal cinema italiano, ovvero Anna Foglietta.
Anna Foglietta
LA MAFIA UCCIDE SOLO D’ESTATE: TUTTI I PERSONAGGI (FOTO)
Dell’omonimo film è stato regista ed interprete principale, ma ne La Mafia Uccide Solo d’Estate – La Serie Pif sarà solo la voce narrante degli eventi che la fiction mostrerà al pubblico di Rai 1. Ecco quali saranno invece i volti che daranno vita alla famiglia Giammarresi e agli altri personaggi della Sicilia degli anni ‘80.
CESARE MORI – IL PREFETTO DI FERRO: VINCENT PEREZ E GABRIELLA PESSION DANNO IL VIA ALLA NUOVA STAGIONE DELLE MINISERIE RAI
Con la stagione televisiva entrata ormai nel vivo, torna puntuale l’appuntamento con le miniserie in due puntate targate RaiFiction. Si parte questa sera e domani, in prima serata su Rai1, con Cesare Mori – Il Prefetto di Ferro, fiction che, attraverso il volto dell’affascinante Vincent Perez, ripercorrerà le gesta del celebre funzionario dello Stato che spese tutta la sua vita contro la mafia.
Diretta da Gianni Lepre, con soggetto e sceneggiatura di Antonio Domenici, Pietro Calderoni e Gualtiero Rosella, e con le musiche del maestro Pino Donaggio, la miniserie vedrà nel cast anche Gabriella Pession nei panni della Baronessa Elena Chiaramonte, e Anna Foglietta in quelli di Angelina, la moglie di Mori.
Il Prefetto “di ferro”, così definito in quanto uomo tutto d’un pezzo, con le sue operazioni in Sicilia rappresentò negli anni venti dello scorso secolo una lezione di dedizione e grande determinazione. Cesare Mori s’impegnò da subito per riaffermare in Sicilia l’autorità dello Stato, e fu tra i primi a capire che la mafia andava colpita nella consistenza patrimoniale e nella rete di interessi economici ad essa legati. Con il suo lavoro cercò in tutti i modi di creare intorno alla malavita isolana un ambiente culturalmente ostile, combattendo l’omertà e curando l’educazione dei giovani.