E’ diventato direttore solo da qualche mese e già si appresta a lanciare uno dei programmi più importanti degli ultimi anni per la sua rete. Parliamo di Angelo Teodoli che per la ‘rifondazione’ di Rai2 punta tutto su The Voice. L’abbiamo incontrato proprio nel corso della conferenza stampa di presentazione del talent show in partenza domani, raccogliendo alcune dichiarazioni sul programma e sulle prossime strategie di Rai2.
Direttore crede che il giovedì sia la serata giusta per The Voice?
Se lavoriamo sul giochino meglio qua o là non ne usciamo. Se guardiamo alla programmazione del giovedì scopriamo che non c’è un programma musicale, non c’è un programma giovanile ma una varietà di generi. Un programma così manca.
Stando al cast, però, The Voice sembra voler abbracciare un pubblico più ampio.
Non è un talent giovanilistico, ha un target un pochettino più largo. Giovane, poi, non significa nulla. Si va dal giovanilistico, che comprende i ragazzini adolescenti, ai giovani delle fasce d’età intermedie fino ai 40 anni. C’è poi il target commerciale 25/54 e per gli ottantenni sono giovani i sessantenni. Certamente Rai2 ha come obiettivo quello di lavorare sul target 25-54.
Il talent avrà un daytime e un “dopo The Voice”?