Alessandro Greco



24
luglio

ALESSANDRO GRECO A DM: COMPLIMENTI AL TOM CRUISE-PUPO PER AVER VINTO LA SERATA CON CASTROCARO. GUBITOSI DAMMI UN PROGRAMMA E PAGAMI SOLO SE VINCO! LEONE DA QUANDO E’ DIRETTORE DI RAI 1 NON LO TROVO PIU’

Alessandro Greco

Imitatore e speaker radiofonico nella grande famiglia di Rtl 102.5. Il grande pubblico, però, lo ricorda per la conduzione dello storico Furore, programma della tv pubblica che ha caratterizzato le estati di Rai 2 di qualche anno fa. E Alessandro Greco, in tv, ha voglia di tornarci al punto da proporre un escamotage anticrisi al Direttore Generale della Tv di Stato Luigi Gubitosi. Ne parla a noi di DM…

“Gubitosi, dammi un programma e pagami solo se vinco!”. Da quando Gubitosi si è insediato ha parlato di una rifondazione della Rai rinvigorendo le strutture interne, evitando gli sprechi e non avvalendosi soltanto dei format, quindi il mio principio è in armonia con la sua linea editoriale perché è una proposta democratica, meritocratica, anticrisi e, soprattutto, pluralistica. Tra l’altro questa formula viene messa in pratica in altri settori, come dice la pubblicità: “soddisfatti o rimborsati”.

Se davvero si applicasse questo principio non pensi che molti conduttori lavorerebbero gratis?

Prima di rispondere, vorrei approfittare dell’ospitalità di DM per fare le congratulazioni al Tom Cruise-Pupo, dato che ha superato la “mission impossible” del Festival di Castrocaro. Con ospiti del calibro di Fiorello, Patty Pravo e Jovanotti ha vinto la serata facendo due punti più di me, che l’ho condotto l’anno scorso in un’edizione che definirei desertica. Quindi davvero tanti complimenti per la missione brillantemente superata.

Sei diventato polemico? Hai vissuto male la staffetta con Pupo a Castrocaro?

No no, l’ho vissuta benissimo. Io ho condotto un’edizione desertica con dodici straordinari concorrenti e la giuria potendo puntare su pochi elementi esterni. Quindi, a maggior ragione, faccio i complimenti a Pupo e alla sua impresa straordinaria.

Dicevamo… Se davvero si applicasse questo principio non pensi che molti conduttori lavorerebbero gratis?

Ride (ndDM). Se l’azienda si prende un rischio, è giusto che anche i protagonisti se ne assumano la responsabilità senza arrivare a proporre programmi che vengono chiusi dopo una sola puntata: è una questione di sprechi.

Pensi che Castrocaro abbia ancora senso?

Assolutamente si, perchè l’obiettivo dell’anno scorso con gli organizzatori e i patron era continuare a proporre un Festival che fosse fortemente incentrato sulla musica e i cantanti per arrivare a dare a Costrocaro quello che offiriva prima, ovvero il posto a Sanremo. L’anno scorso ho condotto la finale, quest’anno sono state fatte altre scelte.

E sui talent show, che giudizio riservi?

Io ho un ottimo giudizio. Se fossero capitati quando ero ragazzo li avrei sfruttati alla grande perché sono una straordinaria possibilità per chiunque. Il rischio, però, è quello di ritenere il talent un punto di arrivo, anziché un punto di partenza che, sfruttato bene, sarebbe molto prezioso.

Ma i nuovi Chiara e Moreno di oggi sono gli Eros Ramazzotti e le Laura Pausini di ieri?

Ride (ndDM)…

Perchè ridi?

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12
ottobre

ALESSANDRO GRECO: SE TORNASSE FURORE DOVREI CONDURLO IO

Alessandro Greco (foto di Massimo Milanese)

Era uno dei format più amati dagli estimatori della musica e del varietà quando nel 1997 Furore debuttò sul piccolo schermo con un allora giovanissimo Alessandro Greco. In un stagione televisiva particolarmente difficile dal punto di vista degli ascolti e delle idee, un possibile ritorno della storica trasmissione di Rai2 inizia a farsi largo fra il brainstorming dei dirigenti Rai. Il suo conduttore storico, dapprima a DM e ora a Stop, chiarisce la sua posizione in merito a una nuova edizione della sua creatura, da sempre associata al suo volto e alla sua simpatia:

“Da quando il programma non va più in onda, ovunque io vada, le persone che incontro, quasi avessero un nastro registrato, mi chiedono tutte: ” Quando torna Furore?”. Si tratta di una trasmissione che è stata ed è tutt’ora molto amata”.

Questa volta sembra che le voci intorno a Furore si facciano più insistenti, anche se lo speaker radiofonico rimane coi piedi per terra e nel frattempo “scalda i muscoli e incrocia le dita”.

Sulla possibile scelta di un nuovo conduttore del programma da parte della Rai, Greco pensa che:

“La Rai ha bisogno di farsi del bene e non certo del male. Ci sono programmi che sono legati a quella persona, a quel conduttore. E’ come una formula matematica per la quale Furore è uguale ad Alessandro Greco”.

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13
luglio

ALESSANDRO GRECO A DM: “CREDO CHE IL PUBBLICO APPREZZEREBBE UN RITORNO DI FURORE”

Alessandro Greco (foto di Massimo Milanese)

Se oggi avesse 20 anni le proverebbe tutte, dai talent ai concorsi più datati, perché, si sa, quando il talento c’è è inutile far passare troppi treni. Alessandro Greco non è uno di quei conduttori che rimpiange la vecchia tv e non mette alla berlina programmi come Amici e X-Factor, anzi, avendo alle spalle una gavetta iniziata con provini, selezioni e premi, sa bene quanto possano essere utili queste occasioni per guadagnarsi un posto al sole. Ed è proprio da un concorso canoro, forse il primo talent show della storia, che Alessandro ritorna sugli schermi di Rai 1, con la conduzione, stasera alle 21, della finalissima della 55esima edizione del Festival di Castrocaro. Un ritorno sul luogo del delitto per lo  storico conduttore di Furore, che a Castrocaro ha trionfato come intrattenitore in due occasioni.

Con Castrocaro torni su Rai1, qual è la tua emozione?

È quella di un doppio ritorno a casa. Su Rai1, infatti, subito dopo Furore, feci il preserale Colorado, mentre a Castrocaro partecipai e vinsi per ben due volte (quando c’era la  sezione ‘Volti Nuovi’ rivolta agli intrattenitori), nel 1989 da solo e nel 1993 con Emanuela Aureli. Poi negli ultimi due anni ho fatto il giurato, insomma, mi mancava solo la conduzione! Sono molto felice di poter condurre questa finale anzitutto perché sarà in diretta, e per me la dimensione live è davvero congeniale; e poi perché sarà una grande festa della musica, in cui a fine serata eleggeremo il vincitore. I concorrenti, gli assoluti protagonisti della serata, si giocano tutto in quella sera, ci sarà quindi molto phatos, molta energia.

Come è arrivata la proposta di Rai1?

Sicuramente devo ringraziare il direttore della Direzione Intrattenimento Giancarlo Leone e il mio capostruttura Antonio Azzalini. Dico “mio” perché con lui ho fatto praticamente quasi tutti i miei programmi. Inevitabile che accogliessi la chiamata con grande gioia.

Ultimamente si parla tanto di talent. Potremmo definire Castrocaro un talent ante litteram?

Certamente. Castrocaro è stato da sempre l’ideale anticamera alla sezione Giovani di Sanremo. Fino a un po’ di anni fa chi vinceva Castrocaro accedeva di diritto al Festival, ora questa regola non c’è più. Ma permettimi di dire che questa è la 55a edizione di una manifestazione storica, seria e pulita, che offre visibilità e che può aprire delle porte importanti. Vorrei ricordare che da Castrocaro sono usciti nomi come Caterina Caselli, Fiorella Mannoia, Alice, Zucchero e Luca Barbarossa.

E invece cosa ne pensi di Amici e X-Factor? Se avessi vent’anni parteciperesti ai provini?





18
giugno

DM LIVE24: 18 GIUGNO 2012. CARLO CONTI SI SPOSA, CORONA FUORI DI TESTA (LO DICE LA MAMMA), ALESSANDRO GRECO PREMIATO DAL MOIGE

Diario della Televisione Italiana del 18 giugno 2012

>>> Dal Diario di ieri…

  • Carlo Conti si sposa

tinina ha scritto alle 07:17

A cinquantun anni ha capitolato anche Carlo Conti e stasera ha detto sì a Francesca Vaccaro, costumista romana, 11 anni più giovane. Nella chiesa di Sant’Andrea a Cercina, sulle colline di Firenze, davanti a don Giovanni Martini che li ha anche preparati al matrimonio la coppia ha pronunciato il classico sì tra gli applausi degli amici, selezionatissimi. (ilmessaggero.it)

  • La madre di Corona assicura: “Mio figlio è uscito di testa”

Critico Tritatutto ha scritto alle 18:46

Risse, colpi di scena ed esagerazioni di ogni tipo. Che Fabrizio Corona fosse un tipo – quantomeno -, sui generis lo avevamo intuito. Ma ora è la stessa mamma del celebre fotografo dei vip a lanciare un accorato allarme delle colonne del settimanale Gente: “Dietro le sbarre è uscito di senno e ha ceduto a pessime compagnie che poi lo hanno trascinato in un vortice di reati. Ricordo bene che gli mandai uno psichiatra in prigione: quel medico disse da subito che mio figlio aveva una patologia ben importante”. Per Gabriella Corona è un dramma che ha investito lei e la sua famiglia a partire dallo scandalo Vallettopoli. “Il suo disturbo – dice – mi ha spiegato lo psichiatra, si chiama depressione monopolare: nel cervello di Fabrizio mancano alcune sostanze che ora sta assumendo con le medicine, sostanze che riequilibrano i neurotrasmettori e anche gli ormoni. È un percorso che sta seguendo e che mi sembra che funzioni: ma se torna in carcere cosa facciamo? Ripiombiamo nell’incubo, nel terrore, in un ambiente che per la sua psiche, come per quella di chiunque non sia un vero delinquente, è troppo traumatizzante”. La madre di Corona proprio ora, nel monento in cui si decide il futuro di Fabrizio che rischia fino a dieci anni di reclusione: “Io sono sconvolta, non riesco nemmeno a sapere da mio figlio quanti anni esattamente rischia di fare. Non vuole che parli con il suo avvocato, mi ripete stai serena. Al carcere invece penso notte e giorno. Non posso dimenticare la prima volta che andai a trovarlo in prigione: per me fu un trauma, ero scioccata, mi sentivo umiliata nel profondo, per lui e per me. Ma quella volta terribile furono mesi, non anni come ci aspettiamo invece adesso. Se Fabrizio finisse in prigione per molto tempo, ne morirei. Pensare di sopravvivere senza di lui adesso mi è impossibile”. [ilgiornale.it]

  • Alessandro Greco premiato dal Moige


1
settembre

ALESSANDRO GRECO REPLICA A MAMMUCARI SU DM: SPERIMENTA CON PROGRAMMI CHE FANNO ASCOLTI PRATICAMENTE INESISTENTI E DANDO MICROFONATE IN TESTA ALLA GENTE!

Alessandro Greco

Alessandro Greco non ha digerito le accuse che Teo Mammucari gli ha lanciato dalla pagine del Corriere della Sera (leggi qui). Per questo ci ha contattati per una replica al conduttore di The Cube che pubblichiamo di seguito.

Innanzitutto, suggerirei a Mammucari di aggiungere un paio di “furore” ai tre che ha menzionato quando, nell’intervista che ha rilasciato al Corriere della Sera, si chiedeva  ”Guarda Alessandro Greco: ha fatto Furore, Furore, Furore, e poi?”. Non per altro, ma visto che di edizioni ne ho fatte cinque in quattro anni, tutte con ascolti forti e importanti, sarebbe più corretto. Per quanto riguarda l’ “e poi?” potrebbe, invece, andarsi a documentare su ciò che ho fatto e che sto facendo, non ho voglia di fare la lista della spesa.

Non parlasse, però, di mancanza di coraggio a sperimentare. Perchè è sicuramente facile sperimentare quando hai un contratto di esclusiva con un’azienda e, conseguentemente, quest’ultima ti deve sfruttare per ammortizzare i costi. Anche se mi chiedo che senso abbia continuare a sperimentare dei programmi che alla fine restituiscono all’azienda ascolti praticamente inesistenti.

Io lo faccio pur non avendo nessun rapporto continuativo in questo momento. L’ho fatto con Mediaset quando avevo un accordo di esclusiva nell’anno e mezzo successivo alla mia partecipazione a La Talpa (ho testato ‘Se citofonando’ e un altro game show legato alle estrazioni del lotto ad esempio), e continuo a farlo adesso. Cosa c’è di più innovativo e sperimentale della divulgazione e dell’intrattenimento della musica classica, andando a sollecitare l’interesse di quelli che sulla carta sarebbero i destinatari più lontani, ovvero i ragazzi?

Non a caso il mio programma, il Gran Concerto, riprende con la quarta edizione l’8 ottobre, per 12 puntate. Finirà il 24 dicembre e il 25 andra’ in onda lo speciale in prima serata su Rai3 che è stato il programma per ragazzi più visto della rete lo scorso anno. Se Mammucari lo ha visto ma non lo ha ritenuto sufficientemente sperimentale, probabilmente è perchè io con i ragazzi ci gioco e ci scherzo in tanti modi, ma di sicuro non ho mai dato loro microfonate in testa.





30
giugno

DALLA SOLIDARIETA’ AL RICORDO DI PIETRO TARICONE: QUANDO IL CALCIO VA OLTRE IL TIFO

Derby dei Campioni del Cuore 2011

L’unione fa la forza, ed in questo calcio e solidarietà rappresentano da sempre un binomio vincente. Andrà in onda questa sera su Rai 2, a partire dalle 21.00, il tradizionale appuntamento con il Derby dei Campioni del Cuore, la partita benefica disputata lo scorso 30 maggio allo stadio Olimpico di Roma. Volti noti del mondo dello spettacolo e del calcio di oggi e di ieri, si sono sfidati in un match tra Roma e Lazio con l’unico obiettivo di raccogliere fondi da destinare alla ricerca. L’intero incasso della serata, infatti, è stato devoluto ad oltre 50 associazioni che tra volontariato, assistenza ai malati e ricerca scentifica, mandano avanti il vero cuore del nostro Paese.

L’evento è presentato dalla coppia Alessandro Greco-Lorena Bianchetti, mentre la telecronaca dell’incontro è affidata alle voci di Fabrizio Failla e Vincenzo D’Amico. Non mancheranno le consuete incursioni a bordo campo, con Debora Salvalaggio e Pamela Camassa, per raccogliere umori e sensazioni dei protagonisti in campo. Arbitro dell’incontro è Cesare Farina. Questi i nomi illustri che vedremo stasera in campo:

RomaBattista, Berti, Brugia, Candela, Capparoni, Ciufoli, Conti, Delvecchio, Di Clemente, Di Lorenzo, Floris, Ghione, Giuliani, Izzo, Liverani, Masciarelli, Mattioli, Milo, Mirante, Propizio, Reggiani, Rocca, Siravo, Todardo, Ward, Zeno, Cassini, Sbrighi, Masciolini e Ficarra.

Lazio – Ballotta, Balzo, Aiello, Bocci, Cabrerizo, Capuano, D’Angelo, Di Gennaro, Esposito, Favalli, Fragasso, Galloppa, Giannichedda, Giffrida, Grava, Iezzo, Insegno, Mazzocchetti, Oppini, Orfei, Pantano, Pasotti, Pess, Recano, Sardonè, Siviglia, Stendardo, Velo, Zamma, Fuentes, Montesano, Amato, Sculli e Montovoli.


26
agosto

ALESSANDRO GRECO A DM: “MIA MOGLIE INFLUENZA LE MIE SCELTE PROFESSIONALI? E’ LA STESSA COSA CHE SUCCEDE A BONOLIS-BRUGANELLI, AMADEUS-CIVITILLO O CONTI-MORISE”.

Alessandro Greco e Beatrice Bocci

E’ una scoperta di Raffaella Carrà. Un marchio di fabbrica, quest’ultimo, che gli ha consentito di coronare il proprio successo sul finire degli anni 90 con un piccolo cult della tv italiana: Furore, game show trasmesso da Raidue. A nove anni dall’ultima edizione, però, Alessandro Greco è ancora in cerca di una seconda chance che lo “riconsegni” al grande pubblico. Nel frattempo, si dedica alla radio e al Gran Concerto (con alcuni cambiamenti, che ci racconta), programma di Raitre che vuole avvicinare i più piccoli al mondo della musica classica. All’orizzonte, però, sembra esserci una novità: un game show testato per Endemol alcune settimane fa. Lo racconta a davidemaggio.it Alessandro che abbiamo incontrato sulle spiagge palermitane di Mondello dove ha condotto per RTL 102.5 il tour estivo di Password. 

Alessandro, dove eravamo rimasti?

Siamo rimasti all’anno scorso con la seconda edizione di Gran Concerto. Oppure possiamo andare ancora  indietro…

Potremmo tornare all’ultimo programma di grande successo che hai condotto: Furore. Quanto ti manca?

Furore mi manca tantissimo. E manca tanto anche ai telespettatori. Da quando Furore non è più in onda, le persone che ho avuto modo di incontrare negli spettacoli e nelle feste di piazza che ho presentato sembrano avere un nastro registrato in bocca. La frase è sempre la stessa: “Alessandro quando ritorna Furore?”.  Io sono pronto a scommettere che facendo una settimana di spot a tappeto, il programma tornerebbe alla grande e il pubblico sarebbe contento.

Come vivi  il fatto di essere stato protagonista di un successo come Furore e ora essere, invece, al timone di un programma di nicchia (Gran Concerto su Raitre)?

Io ho sempre cercato di fare ciò che mi è stato chiesto. La mia storia è fortemente legata a Furore ma è importante far sapere al pubblico che se un conduttore lo vedi meno non per forza dipende dal personaggio. Dipende anche, e soprattutto, da scelte effettuate da chi è preposto ad avere quel ruolo.

Qualcuno dice che nelle tue scelte professionali abbia influito (un po’ troppo) tua moglie (Beatrice Bocci).

Sono le classiche leggende metropolitane prive di fondamento. Credo anche che siano esternazioni cattive che in alcuni casi vanno a minare sia la persona che le attività professionali. Io e mia moglie abbiamo un percorso artistico che è parallelo ma che, a seconda delle richieste che ci sono state e che potrebbero esserci, si può intersecare. E’ successo, ad esempio, con La Talpa perché Mediaset ci ha voluti entrambi, ma noi non ci siamo mai imposti a nessuno. Anche perché questo tipo di potere è appannaggio di altri.


31
luglio

DM LIVE24: 31/7/2010. LA CARRA’ SI LAGNA, BONOLIS REPLICA E DEL MOIGE NON SE NE PUO’ PIU’

Diario della Televisione Italiana del 31 Luglio 2010

>>> Dal Diario di ieri…

  • Si lagna pure la Carrà!

lauretta ha scritto alle 09:51

Raffaella Carrà dal ‘Fiuggi family festival’, ha tuonato contro la Rai. In veste di direttore artistico del ‘Gran Concerto’, programma di musica classica dedicato ai bambini, presentato da Alessandro Greco e in onda su Raitre, sostiene :”Non è stata fatta nessuna pubblicità allo show perchè, per scelte della produzione, non si possono fare spot per programmi per bambini. Ma perchè non si deve sapere che parte il Gran Concerto, ad esempio, venerdì? Mistero! È una domanda a cui non ha saputo dare una risposta nessuno(..)”.

  • Paolo Bonolis (non) replica a Cesare Lanza

lauretta ha scritto alle 19:08

Paolo Bonolis dai microfoni di radio sei replica alle dichiarazioni di Cesare Lanza:” Se io un giorno sentirò l’esigenza di rispondergli lo farò personalmente o per telefono. Ha detto cose talmente pesanti che risultano evidentemente non vere. Ognuno può dire qualunque cosa. Nel momento un cui sente la necessità di dirla è perchè sente la necessità di attirare l’attenzione su di se. Se vuole delirare lo faccia pure e amen. Io non so cosa fare…. Evidentemente a Cesare sono successe delle cose che, non so perchè, ha avuto la necessità di costruirsi altre cose nella mente per rimettere a posto qualche frana esistenziale. Ho lavorato sette anni con lui, anche sua figlia ha lavorato con noi… L’interruzione di un rapporto di lavoro ci sta, è insensato però che si reagisca così, cosa importa alla gente?… Quello che è successo è strano e mi dispiace, ma non mi ha rovinato niente. Quello che aveva qualcosa che non va è lui, ma spero che ora stia meglio”.

  • Ma il tempo per educare i propri figli quando lo trovano?

lauretta ha scritto alle 12:52

Raiuno, la rete spesso preferita dal Moige, per il mese di luglio è stata la meno gradita ai genitori che hanno contattato il Movimento Italiano Genitori. A rendere out la rete ammiraglia sono bastati due programmi : il film Nemico Pubblico e la serie Un medico in famiglia. Anche la concorrenza non è da meno comunque, con Velone, I Mitici anni 80 e i Cesaroni. Tra i programmi top del mese invece c’è il film di canale 5 Rain man, i programmi di Raiuno Superquark e Reazione a catena e la serie teletvisiva su Raidue, Lost (“Sebbene non sia adatta ai ragazzi minori di 12 anni, è un buon prodotto per contenuti e scrittura, ed inoltre è uno dei pochissimi programmi non in replica nei palinsesti Tv del periodo estivo”).