abiti



12
febbraio

IVANA MRAZOVA PRINCIPESSA SEXY DEL FESTIVAL DI SANREMO. ECCO GLI ABITI CHE INDOSSERA’ (FOTO)

Ivana Mrazova

D’accordo, l’abito non fa il monaco e nemmeno la valletta. Ma su un fisichino come quello di Ivana Mrazova la creatività del sarto la noti subito. Eccome se la noti. Oggi andiamo a sbirciare nel dietro le quinte dell’Ariston, dove fervono le prove per i vestiti ed i look che la raggiante ’Ivanka’, presenza femminile del Festival di Sanremo 2012, indosserà durante la kermesse.

Il guardaroba della Mrazova conterrà capi d’alta moda realizzati per l’occasione dagli stilisti più noti. Nella prima puntata del festival, la soubrette porterà in scena gli abiti firmati da Alberta Ferretti. Per la cerimonia d’apertura sono state scelte creazioni in lungo, con colori dal rosso fuoco all’azzurro e al blu, che lasceranno decolletè e schiena nude. Anche l’occhio, si sa, vuole la sua parte.

Per la seconda serata, verranno probabilmente scelti dei vestiti Ferragamo per tre cambi previsti. Lo stilista avrebbe realizzato per Ivana anche un abito lungo a sirena, con un accenno di coda e uno spacco mozzafiato. I colori selezionati – salvo cambiamenti – sarebbero il blu, il grigio metallizzato e il beige. Nella terza puntata, invece, vedremo una Mrazova più ‘rock’.




9
settembre

LA TRIBU’, MISSIONE INDIA: NO ABITI INDIANI, NO PARTY. UN GUARDAROBA ‘LOCAL’ PER I CONCORRENTI DEL REALITY

La Tribù Missione India - No logo

Se solo Naomi Klein sapesse canterebbe vittoria: la Tribù – Missione India sarà il primo reality no-logo della televisione italiana. Meglio tardi che mai: un piccolo passo per le ormai agèe teorie della giornalista canadese che dieci anni fa pubblicava il suo best seller anti-griffe (“No Logo”, appunto), un’enormità per la nostra tv, per lungo tempo morbida in materia di pubblicità occulta e dintorni. Almeno sino a quando non ci si mise la solita Striscia la notizia a castigare un malcostume che si scoprì molto più diffuso di quanto lecitamente sospettabile: dalle sigarette del Maresciallo Rocca alla bottiglia d’acqua minerale dell’assetato Celentano – manco fosse nel deserto del Taklamakan, invece stava a Brugherio -, dalla monella ranocchietta di strass che sbrilluccicava, impudente, sulla spalla della cantante Annalisa Minetti a Pomeriggio Cinque, alle scarpe tricolori di Piero Chiambretti un paio di Sanremo fa.

Una cattiva abitudine, quella dello spot cifrato per abili solutori, che proprio nella fauna da reality ha sguazzato con più simpatia. Celebre il caso di Massimo Caputi, inviato dalla cueva dell’Isola dei Famosi con guardaroba opportunamente (e vistosamente) logato: la Rai venne multata dall’Antitrust, e il giornalista sportivo sopeso dall’Ordine di categoria per due mesi (ché un giornalista, comunque, non dovrebbe far da testimonial ad alcunché). Sempre all’Isola, ma ospite in studio, Mara Venier portò al collo un lezioso ciondolino: peccato fosse della collezione di bijoux da lei sponsorizzata – il che costò alla Rai una multa da 40.000 euro e un’infilata di irritanti sanzioni per Magnolia e per la casa produttrice della pietruzza dello scandalo. E che dire del rientro in Italia per malattia di Massimo Ciavarro? Il ringraziamento pubblico da parte della Mona all’agenzia che assicurò il ritorno in patria sano e salvo dell’attore destò all’ultima Isola più di qualche sospetto (e oltre 200.000 euro di multa).

Sarà forse per queste cifre pazzesche che la produzione della Tribù, in queste ultimissime ore pure alle prese con ben altre grane, avrebbe deciso: i concorrenti li vestiamo noi, e da indiani. Niente t-shirt, canotte, bermuda o gonnelline con scritte e disegnini più o meno evocativi; in pratica, niente sponsor, a prescindere dai ricchi contratti siglati dai partecipanti alla vigilia della partenza. L’ha rivelato il numero di Chi in edicola da oggi.


2
ottobre

DITELO ALLA MONA

Simona Ventura @ Davide Maggio .it
  • Riferite a Simona Ventura che sino a quando non infoltirà il parterre di opinionisti durante le dirette settimanali dell’Isola dei Famosi, il risultato, a meno di cecchipaoniani colpi di scena o di malgiogliane scheccate, non potrà che essere piatto; 
  • Consigliate a Simona Ventura di prendere una decisione netta e definitiva tra il caschetto domenicale e le extension del mercoledi sera
  • Stia attenta Simona Ventura alla scelta dei colori degli abiti. I settimanali rotolamenti con annessa pulizia del palco dello studio potrebbero trasformare l’abito più sobrio nel più maculato abito di Roberto Cavalli;
  • Ricordate a Simona Ventura che il bongiorniano “hai capito” è di per sè sintomo di maleducazione… figuriamoci se ripetuto costantemente durante ogni diretta. Hai capito?
  • Ma soprattutto invitate Simona Ventura, dopo il misero 19% di mercoledi scorso, a… GUARDARSI LE SPALLE!

Tanto per gradire, un’edizione speciale dei nostri Momenti da (NON) Dimenticare con la famosa penitenza di Simona Ventura del novembre 2005.