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Sirene: Rai 1 rischia grosso e si dà al fantasy
di Stefania Stefanelli
26/10/2017 - 12:00

Mamma Rai vuole esagerare. Dopo anni di successi fatti in serie, è proprio il caso di scriverlo, la fiction dell’azienda pubblica ha iniziato a sperimentare con linguaggi nuovi e diversi da quelli riusciti e consolidati della commedia in giallo e del biopic. Così, dopo il noir de I Bastardi di Pizzofalcone e il paranormale de La Porta Rossa, gioca il jolly con una fiction diversa da qualunque altra, e per questo alquanto pericolosa: si intitola Sirene, e debutterà su Rai 1 alle 21.10 di questa sera.Nella serata del giovedì, che appartiene ormai a Don Matteo e ai suoi “seguaci” – ultima la Prof che ha concluso la settima stagione la scorsa settimana – arrivano adesso delle vere e proprie sirenette, quelle stile Ariel di Walt Disney, che vengono sulla terra ferma per salvare la propria specie mischiandosi con gli umani. Nessun sogno, nessun racconto immaginario a fare da parafulmine, proprio una storia fuori dalla realtà, che farà compagnia allo smaliziato pubblico di Rai 1 per sei serate.
Per questo azzardo Rai Fiction si è affidata a Cross Production – Beta – Produttore Associato 21 e a due delle penne più blasonate che aveva a disposizione, quelle di Ivan Cotroneo e Monica Rametta, coloro che hanno firmato in passato un titolo d’avanguardia come Tutti Pazzi per Amore, ma anche Una Grande Famiglia, Sorelle e la più frizzante E’ arrivata la Felicità. I due hanno scritto per la regia di Davide Marengo una storia d’amore e inclusione, mitologia e conoscenza, che gioca molto sull’ironia ed è ambientata a Napoli.
Anche il cast, al pari dell’intero progetto, è variopinto: gli interpreti principali sono Luca Argentero, Valentina Bellè (vista in Grand Hotel, I Medici), Denise Tantucci (Braccialetti Rossi), Maria Pia Calzone (Gomorra), Michele Morrone e Ornella Muti. Saranno loro a dar vita ad una trama particolare, che tanto potrebbe piacere quanto destabilizzare i telespettatori.
Sirene: la trama
Yara (Valentina Bellè) è una sirena che ha abbandonato il mare e, conquistate un paio di complicate gambe su cui camminare, cerca disperatamente sulla terra Ares (Michele Morrone), l’ultimo tritone rimasto nonché suo promesso sposo, che ha cambiato vita diventando una promessa della pallacanestro e mettendo così a rischio la propria specie. Ad aiutarla in questo viaggio e nel tentativo di riportare Ares nel mare ci sono sua madre Marica (Maria Pia Calzone), che con la propria verve metterà in crisi più di un umano; la sorella Irene (Denise Tantucci), che si dedicherà alla causa ambientalista, l’altra sorella Daria (Rosy Franzese) e la zia Ingrid (Ornella Muti). Ma ci sarà soprattutto Salvatore (Luca Argentero), un umano che diventerà il pigmalione di Yara e le spiegherà come riconquistare Ares, in un mondo in cui le donne non hanno il potere assoluto come accade nel mare.
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6 commenti su "Sirene: Rai 1 rischia grosso e si dà al fantasy"
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dumurin dice:
@Mafalda, a dire il vero La Bella e la Bestia, così come pure Cenerentola di due anni prima, erano sì favole ma di fantasy non avevano nulla di nulla: erano semplicissime commedie, avevano eliminato tutta la parte fantastica, la parte più da favola (come la Rai fece pure in precedenza con Cenerentola '80 e con Colpo di fulmine il remake di Cenerentola '80 di Canale 5) mentre favolistica fu La Stella dei Re, una bella favola religiosa. Le uniche in tempi recenti che ebbero una parte veramente fantastica furono Pinocchio e Le Mille e Una Notte - Aladino e Sherazade della Lux. Se si vuol andare indietro nel tempo di fiction (ma allora erano sceneggiati) fantasy in Rai ci furono: Cenerentola con protagonista Virna Lisi e La Bella Addormentata con protagonista Grazia Maria Spina (entrambi film tv perduti), poi Le Avventure di Ciuffettino, Le Avventure di Pinocchio, Nel Mondo di Alice e Le Mille e Una Notte (megacoproduzione con protagonista nientemeno che Catherine Zeta Jones, all'epoca sconosciuta). In ambito teatrale la Rai ha realizzato Bellinda e il Mostro e La Donna Serpente (ma nessuna delle due è stata distribuita in dvd dalla Fabbri Editore nel Gran Teatri della Rai). Poi dopo anni di oblio ci furono Miacarabefana.it e il suo seguito Sos Befana e poi Alì Babà e i quaranta ladroni (produzione franco-italiana passata in sordina). Aggiungiamoci pure Cenrentola - una favola in diretta, ma era un'opera lirica. Di fiction fantasy però le più famose furono quelle di Mediaset degli anni '90: la saga di Fantaghirò, Desideria e l'anello del drago, Sorellina e il Principe del sogno, La Principessa e il Povero, Il Quarto Re e Tristano e Isotta - Il Cuore e la Spada. Quindi di fatto è abbastanza giusto dire che Sirene è la prima fiction fantasy della Rai...
dumurin dice:
Bellissima serie. A proposito dell'articolo: avete sentito che le sirene protagoniste sono proprio le nipoti di Ariel la sirenetta! Se ci avete fatto caso lo hanno detto nel dialogo tra Ingrid e Marica e poi quando Sasà ha chiesto la provenienza e Daria la sirenetta bimba ha parlato di Copenaghen e della zia Ariel!
Patrick dice:
Giusto così? Sperimentano? Certo, ma gli esperimenti non si fanno nel primo canale pubblico, al massimo su Raidue... Vicky... perché i vecchi non si mettono da parte? Semplicemente perché non ci sono giovani in grado di reggere un programma e portarlo al grande successo in quanto sconosciuti (Vedi Serena Rossi e Marcorè). Commercialmente questi esperimenti sono, e si sono rivelati, dei veri e propri fallimenti su tutta la linea. Non siamo negli anni 80 dove la sperimentazione la faceva da padrona perché giravano soldi, queste sono scelte scellerate.
vicky dice:
Almeno sperimentano.A Mediaset solo mafia,solo De Filippi , solo D'Urso e Scotti.Io lunedì guardo Grey's Anatomy ma do uno sguardo al GF e trovo la Blasi bravina ,fresca ma i vecchi perchè non si mettono da parte?
mafalda dice:
Ci tengo a far notare che Rai 1 nel 2014 trasmise la miniserie in due puntate intitolata La bella e la bestia, con Alessandro Preziosi e Blanca Suarez, anch'essa di genere fantasy.
xxxxx dice:
Giusto così. Dal momento che la RAI fa tante fiction, è giusto che sperimenti generi diversi per non annoiare il pubblico. Tuttavia, speriamo che gli effetti speciali siano quantomeno guardabili.