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Rapina al Banco Central non è la brutta copia de La Casa di Carta (ma un po’ ci assomiglia)
di Stefania Stefanelli
18/11/2024 - 14:31
© US Netflix / Tamara Arranz
3.8 /5
Dimenticate La Casa di Carta. Dimenticatela un attimo, se potete e soprattutto se vi è piaciuta, perchè soltanto così potrete dare una vera opportunità alla nuova serie Netflix Rapina al Banco Central. Che merita assolutamente la vostra attenzione.
Rapina al Banco Central: le affinità con La Casa di Carta
Certo, gli elementi in comune con la famosissima serie spagnola sono tanti, troppi. Proprio la provenienza, tanto per cominciare, perchè anche questo prodotto è stato realizzato e ambientato in Spagna, benché a Barcellona e non a Madrid. Il che comporta il coinvolgimento di interpreti locali che avevano già impreziosito la casa de papel, quali Miguel Herrán (lì era Rio), María Pedraza (Alison) e Hovik Keuchkerian (Bogotà).
E questo è niente, perchè ciò che farebbe sovrapporre in maniera automatica le due serie è il fatto che entrambe raccontano una spettacolare rapina, le trattative per farla finire senza spargimenti di sangue e le macchinazioni che hanno portato alla sua realizzazione.
Ma la differenza, fondamentale, è una: Rapina al Banco Central è ispirata ad una storia vera e racconta quanto avvenne il 23 maggio 1981, ovvero tre mesi dopo il tentativo di colpo di Stato al Congresso dei deputati. Quando undici uomini incappucciati entrarono nella sede della Banca centrale di Barcellona e tennero in ostaggio più di duecento persone, minacciando di ucciderle se il governo non avesse rilasciato il colonnello Tejero e altre tre persone a capo del colpo di Stato.
Una storia politica, in primis, che nei cinque episodi disponibili su Netflix si mischia al racconto giornalistico e lo infarcisce con altri elementi drammatici e perfino romantici, mettendo su una narrazione intrigante e coinvolgente.
I protagonisti principali sono José (Herrán), il numero 1 tra i rapinatori (che non hanno nomi di città ma, appunto, numeri per identificarsi); il fotografo Berni (Keuchkerian), reduce da un grave lutto e con problemi di alcolismo; la giovane giornalista Maider (Pedraza), che diventerà per lui come una figlia e che vuole scoprire la verità sulla rapina e infine il commissario Lopez (Isak Ferriz), che indaga e stringerà un patto con lei.
Dunque, se amate questo genere di racconti, non storcete il naso e non pensate a un plagio o a una brutta copia, perchè non lo è. E’ un’altra storia, che vi riporterà inevitabilmente alla mente qualcosa che val la pena ricordare.