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UNA GRANDE FAMIGLIA 2: L’ASSOCIAZIONE ITALIANA GENITORI CONTRO LA STORIA OMOSESSUALE DEL FIGLIO DI LAURA RENGONI

Stefania Stefanelli

di Stefania Stefanelli

09/11/2013 - 15:47

UNA GRANDE FAMIGLIA 2: L’ASSOCIAZIONE ITALIANA GENITORI CONTRO LA STORIA OMOSESSUALE DEL FIGLIO DI LAURA RENGONI

Una Grande Famiglia 2 - Flavio Pistilli e Luca Peracino

Una Grande Famiglia 2 sta crescendo puntata dopo puntata e, come per ogni successo che si rispetti, non poteva mancare la polemica. Ecco dunque che l’Associazione Italiana Genitori, nella figura del Presidente Fabrizio Azzolini, ha denunciato al Forum delle Associazioni familiari la storia d’amore omosessuale tra Nicolò (Luca Peracino), figlio di Laura Rengoni (Sonia Bergamasco), e Davide (Flavio Pistilli).

Una Grande Famiglia 2: è polemica per la storia omosessuale tra Nicolò e Davide

Di cosa parliamo? Nell’arco delle sei puntate della prima serie, Laura scopriva che suo figlio era omosessuale e che si stava innamorando di un operaio dell’azienda di famiglia. La madre non riusciva ad accettarlo, anche per le sue accese convinzioni religiose, e provava a nascondere la testa sotto la sabbia pur di non dover fare i conti con la realtà. In questa seconda stagione, giunta al quarto appuntamento e al 21.37% di share, Laura si sta invece sforzando di comprendere il figlio, che intanto è andato a vivere con Davide.

E per farlo frequenta l’associazione Agedo (Associazione Genitori di figli Omosessuali) consigliatale dal fratello Raoul (Giorgio Marchesi). Il confronto fra lei e gli altri genitori, per esempio Leonardo (Cesare Bocci), che a differenza della donna la prende con ironia e senza drammi eccessivi, secondo l’Associazione Italiana Genitori -come leggiamo su Libero- è stato imposto al pubblico a casa, senza dare ai telespettatori la possibilità di decidere se volevano o meno affrontarlo. Una posizione che a molti sembrerà retrograda e decisamente superata ma che, indipendentemente dalle convinzioni di ciascuno, arriva in ritardo rispetto ai passi (quasi da gigante) che la tv ha fatto negli ultimi tempi sul tema omosessualità.

Senza voler tornare troppo indietro nel tempo e sottolineare come nella serie cult Commesse uno dei personaggi principali era gay (il Romeo di Franco Castellano), basta citare Io e mio figlio, il cui fuoco della narrazione era proprio il difficile approccio di un padre all’omosessualità del figlio, per notare come il tema sia stato sdoganato anche in tv. Per non parlare, uscendo dall’ambito fiction ed entrando in quello talent, dell’abbraccio visto sul palco di The Voice tra la concorrente Silvia Capasso e la sua compagna.

L’interesse acceso dalla storia narrata in Una Grande Famiglia 2 deve dunque avere anche altre radici oltre alla sola questione “gay”. Ad infastidire pare sia stata la differenza di età tra i due protagonisti, definiti “un ragazzo di 18 anni e un uomo adulto” ma la differenza, a onor del vero, non è eclatante visto che parliamo comunque di due ragazzi giovani. Ma forse a colpire duro è stato anche il mettere in scena i limiti, a volte sottolineati da scrittura e recitazione in maniera anche troppo caricaturale, che una personalità cattolica come quella di Laura può tirar fuori al confronto del “problema”. Ci saranno strascichi?

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15 commenti su "UNA GRANDE FAMIGLIA 2: L’ASSOCIAZIONE ITALIANA GENITORI CONTRO LA STORIA OMOSESSUALE DEL FIGLIO DI LAURA RENGONI"

  1. Sono queste associazioni che fanno restare il nostro paese nel medioevo,queste corporazioni di bigotti e moralisti che culturalmente e socialmente sono ferme al passato..mentre il mondo si evolve...

  2. Ma veramente queste associazioni non hanno di meglio da fare?! scandalizzarsi per una storia omosessuale in una fiction?! Dopo la levata di scudi per il finale aperto della prima serie adesso si parte con la crociata contro la storia omosessuale?! Il medioevo è finito da un pezzo e mi sorprende che si dia ancora voce a questi trogloditi. A quando qualcuno che si indigna perché i traffici di Edoardo Rengoni potrebbero invogliare alla truffa?! o il comportamento di Chiara Raul potrebbe dare il via alla moda di cornificarsi tra fratelli e cognati?! Ma mi faccia il piacere, come diceva il grande Totò!

  3. mimì chiaramente sei un troll. Se non lo sei, auguri e tante cose belle. Ne hai bisogno. E ora una dedica: "I uomini sessuali sono gente tali e quali come noi. Noi normali. Sanno ridere sanno piangere sanno battere le mani. Proprio come alle persone sani". (Checco Zalone)

  4. Che palle 'sta gente. Ipocriti e ben felici di vivere nel loro piccolo mondo perbenista e fasullo. No, grazie. Preferisco vivere.

  5. non capisco molto bene il ragionamento di mimi. che i "gay siano ovunque" e che "il mondo deve loro tutto" mi sembra discutibile, ma rendiamoci comunque conto che l'omosessualità, che piaccia o meno, è una realtà che esiste dovunque. che sia poi immoralità e che è contro la legge di dio... beh, gesù non diceva "chi è senza peccato, scagli la prima pietra?"