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SERVIZIO PUBBLICO, MICHELE SANTORO VS TRAVAGLIO: DIFENDI SEMPRE GRILLO! (VIDEO)

di Marco Leardi

15/11/2013 - 12:13

SERVIZIO PUBBLICO, MICHELE SANTORO VS TRAVAGLIO: DIFENDI SEMPRE GRILLO! (VIDEO)

Michele Santoro, Marco Travaglio

Una tirata d’orecchie del tutto inconsueta, dunque memorabile. Ci voleva Beppe Grillo per far litigare i due: ieri sera, in diretta su La7, Michele Santoro ha “bisticciato” con Marco Travaglio, rimproverando al giornalista di voler sempre difendere il leader del Movimento Cinque Stelle. Lo scambio di battute è durato pochi secondi, il tempo di far volare scintille tra il conduttore e l’editorialista di Servizio Pubblico, solitamente concordi sulle tesi del dibattito. Salvo eccezioni.

Come anticipato, a scatenare il botta e risposta è stata un’affermazione pronunciata da Beppe Grillo in un servizio appena trasmesso. Parlando di Piergiorgio Peluso, figlio del ministro Annamaria Cancellieri, il comico ha accusato: “è stato dentro una società che stava fallendo, c’è stato un anno e ha ricevuto 3,6 milioni di euro per non dire le cose che ha visto” riferendosi alla buonuscita milionaria elargitagli dalla società Fonsai, di cui fu Direttore Generale. Al rientro in studio, però, Santoro ha precisato: “Peluso i soldi li ha presi per aver detto le cose che ha visto“.

La chiosa santoriana non è stata condivisa da Travaglio, che invece concordava con il leader del Movimento Cinque Stelle. Ne è nata una contro-precisazione, col giornalista deciso ad imporre la propria opinione. Il tira e molla è durato ben poco, perché ad un tratto Santoro, spazientito, ha detto al collega: “non è che devi difendere sempre Grillo, qualunque cosa dica!

Ma che c’entra Grillo? Semmai è lui ad aver copiato quello che settimana scorsa abbiamo detto noi sul Fatto, e non viceversa” ha replicato Travaglio, spiegando che quella versione dei fatti era stata proposta per prima dal suo quotidiano. Fine del bisticcio.

Non è certo la prima volta che accade, ma è pur vero che non capita spesso di vedere Santoro e Travaglio in contraddizione. Stavolta, poi, Michelone ha pure rifilato una tirata d’orecchie al fido collega: difendi sempre Grillo! Ahi.

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